Guida all'uso del dizionario latino (superiori)

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Guida all'uso del dizionario latino (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Grammatica latina per le superiori 1
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Fondamentale per una corretta e rapida traduzione di una Versione dal Latino all'Italiano è sicuramente avere una capacità di buon utilizzo del dizionario latino. Qui di seguito è fornita una guida basilare all'uso dello stesso.

Prima di tutto bisogna comprendere come è strutturata una pagina di dizionario.

Conoscere come è strutturata una voce nel dizionario è fondamentale per poterlo usare rapidamente e proficuamente. La voce è l'unità di base del dizionario nel quale sono raccolte le informazioni relative al vocabolario o meglio lemma.

Il lemma si trova evidenziato in grassetto e collocato a inizio riga. Solitamente nei dizionari di latino è indicata sul lemma anche la quantità vocalica delle sillabe. Nel caso di lemmi che hanno il medesimo significante (cioè la medesima forma) ma significato diverso essi sono disposti in ordine progressivo anticipati da un numero arabo.

Le informazioni contenute nel dizionario sono le seguenti:

  • la classificazione grammaticale cioè l'insieme delle informazioni grammaticali del voabolo cioè la categoria morfologica (es. se è un sostantivo, un aggettivo, un verbo, ecc.) designata con una abbreviazione, il genere, la coniugazione se un verbo, ecc. Se esso è un forma flessiva (nominale o verbale) il dizionare indicherà anche la flessione delle voci più importanti (paradigma nominale o verbale). Tra parentesi tonda sono indicate anche le informazioni di natura sintattica (come la reggenza dei casi o di una preposizione). Talvolta il dizionario con un "pallino" indica anche casi di irregolarità o particolarità morfologiche.
  • in alcuni dizionari sono presenti anche tramite "piccoli rombi" l'indicazione dell'indice di frequenza di tale lemma nei testi latini.
  • i significati delle parole, che sono indicati in successione e segnalati con un numero arabo progressivo, vanno dal significato primario poi ai significati secondari. Talvolta il dizionario può segnalare con trasl. se il significato è traslato o se appartiene ad un settore specialistico.
  • gli esempi d'autore che sono delle citazioni di testi latini autentici in cui si presenta la parola. La citazione riferisce il nome dell'autore (in alcuni casi accompagnati dal luogo) almenoché non sia una frase di uso comune.
  • le costruzioni particolari che sono costrutti sintattici, in cui è presenta la parola, che è necessario evidenziare per la loro significatività e ricorrenza.
  • le locuzioni particolari cioè frasi idiomatiche, proverbi, modi di dire, a cui seguono particolari traduzioni in italiano.

Spesso la difficoltà maggiore sorge nel dover trovare la voce sul dizionario quando questa nel testo da tradurre ricorre come parola flessiva declinata o coniugata. Preliminarmente va individuato il tema distinguendolo dalla desinenza. In presenza di desinenze omografe cioè uguali nella forma ma diverse nella funzione (esempio -a può essere desinenza di I, II, III declinazione nominale e anche 2a persona singolare dell'imperativo presente della I coniugazione verbale), occorre individuare le diverse opzioni e comparle nel contesto del testo da tradurre e nella struttura grammaticale.

Per le forme derivanti dal perfetto o dal supino di verbi della coniugazione irregolare, i dizionari solitamente segnalano l'indicativo perfetto e participio perfetto di tali verbi, tramite cui arrivare alla prima forma del paradigma.

Anche un sostantivo della III declinazione può dare difficoltà nel ricercare il lemma sul dizionario nel nominativo singolare di appartenenza. Per trovarlo bisogna prima di tutto risalire alla forma del genitivo singolare, individuando il tema e aggiungendo la desinenza -is. Per risalire al nominativo bisognerà ricordarsi a memoria o a somiglianza con altre parole latine o italiane.