Interventi sulla città a livello europeo (urbanistica)

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Interventi sulla città a livello europeo (urbanistica)
Tipo di risorsa Tipo: appunti
Materia di appartenenza Materia: Urbanistica

Si hanno varie filiere che la comunità europea ha adottato sul tema della riqualificazione della città e del recupero di questa. In particolare una delle voci della filiera riguarda gli interventi a livello di quartiere, che possono avvenire attraverso due diverse modalità:

Progetti pilota urbani[modifica]

Si sono sviluppati in diverse fasi e hanno visto un iniziale finanziamento di 33 progetti e in un secondo tempo di ulteriori 26 progetti, coinvolgendo in totale 59 città. Tale iniziativa basata su progetti a bando ha visto la premiazione di soli 33 progetti selezionati da un elenco molto più vasto di proposte con una percentuale di finanziamento di circa 1 progetto ogni 15 presentati.

Tali progetti pilota sono nati con la finalità di individuare e selezionare dei progetti che fossero particolarmente significativi riguardo a diversi aspetti e che fornissero risposte soddisfacenti ai problemi posti in essere all'interno del già citato libro verde. Sono stati perciò premiati e finanziati quei progetti che hanno affrontato determinati temi trovando soluzioni esemplari che fossero trasferibili e riproponibili anche in altri contesti e realtà afflitte da problemi analoghi.

Tra le città italiane che si sono aggiudicate i finanziamenti nella prima fase del progetto vi sono Venezia e Genova, avendo una completa mancanza di finanziamenti per quanto riguarda la parte centrale e meridionale della penisola, in quanto i progetti a bando per loro natura non valutano la provenienza delle proposte ma unicamente la validità dei loro contenuti. In particolare per Genova è stato premiato e finanziato il progetto CIVIS, riguardante il centro storico, il quale è stato frazionato in 13 sottoprogetti e che è divenuto riferimento importante anche per interventi in città del medio oriente.

Il bando in generale presenta alcune voci legate ad un'unica tipologia di azione, in modo che le risposte contenute nei progetti presentati dalle diverse amministrazioni pubbliche possano divenire emblematiche per la risoluzione della particolare tematica oggetto del bando. Si creano in tal modo alcuni progetti di riferimento, detti appunto progetti pilota, consultabili nel caso in cui altre amministrazioni locali si trovassero a dover affrontare problematiche simili. Tra i progetti posti all'attenzione delle pubbliche amministrazioni della comunità europea non si hanno solo progetti che hanno avuto a lungo termine esito positivo. Questo risulta altrettanto importante in quanto dall'analisi di questi progetti possono essere evitati errori già commessi in passato.

Al fine di rendere consultabili in modo più agevole tutti questi progetti finanziati è stato creato a livello europeo uno schema, ovvero una sorta di indice, contenente una descrizione sommaria dei punti sviluppati all'interno dei 59 progetti. Per entrare in concreto in contatto con i progetti veri e proprio inoltre è stato creato un archivio informatico che ha però il difetto di contenere spesso materiale disomogeneo, ovvero progetti la cui impaginazione o logica di redazione è assolutamente diversa, creando di conseguenza una grande difficoltà di comparazione tra i diversi elaborati. Nonostante ciò all'interno dell'archivio sono presenti anche tutti i riferimenti necessari a contattare le persone responsabili dei singoli progetti, le quali sono sempre tenute a fornire spiegazioni circa eventuali dubbi sul merito degli stessi progetti.

Progetti urbani[modifica]

Diversi dai progetti pilota urbani in quanto progetti a bando aperto, assomigliano invece molto ai PRIU italiani. Come i PRIU invitano infatti ad individuare i principali problemi di criticità in specifiche realtà territoriali o città. La filosofia non è più quindi quella che promuoveva i progetti pilota caratterizzati dalla soluzione esemplare di problemi potenzialmente analoghi in diversi contesti, ma in questo caso viene analizzato un problema specifico, legato ad una specifica città, la soluzione del quale non è necessario che sia riproponibile in altri contesti che probabilmente, data la specificità del tema, non presenteranno mai una situazione analoga. Anche all'interno dei progetti urban Genova ha ottenuto il finanziamento per una propria iniziativa. La politica comunitaria è stata molto incisiva in quanto ha generato un vasta partecipazione delle città europee, alcune delle quali per non avendo ricevuto alcun finanziamento hanno comunque preso coscienza di alcune loro criticità cercando di risolverle. Anche il finanziamento dei progetti urban, data la loro importanza, è stato portato avanti in più fasi, cercando in tal modo di promuovere il maggior numero di iniziative. A tale proposito si sottolinea ancora una volta che Genova ha ricevuto finanziamenti sia nella prima fase (sestri-cornigliano) che nella seconda (centro storico).

Esempi virtuosi di pubbliche amministrazioni europee[modifica]

L'amministrazione di riferimento per quel che riguarda l'ecologia e la sostenibilità è sicuramente quella svedese. Il sistema svedese, come in Italia, risulta diviso in aree di pertinenza, ma in Svezia non si ha un salto tra amministrazione territoriale e nazionale, inoltre tutti gli amministratori sono obbligati a fare viaggi all'estero per avere un confronto diretto con le esperienze delle altre realtà europee cercando di assimilarne gli aspetti migliori. In campo ambientale l'amministrazione di riferimento è invece quella olandese della quale si ricorda uno dei primi interventi davvero riusciti di città ad impatto zero, la città di Ecolonia.

Caso emblematico di amministrazione partecipata dai cittadini è quello tedesco ed in particolare viene citata l'esperienza berlinese. Quello di Berlino può infatti essere consideralo l'unico caso al mondo davvero riuscito di amministrazione partecipata che ha portato alla riqualificazione di un intero quartiere con il completo consenso della popolazione e con spese minime. La riqualificazione di tale quartiere ha permesso anche il raggiungimento di punte di ecologia tra le più elevate con una naturalezza tale che i cittadini non vi fanno nemmeno più caso. In particolare sono stati risolti in modo ottimale i problemi legati alla risorsa dell'acqua potabile, annoso problema dell'area mitteleuropea. Il progetto nello specifico si riferisce al quartiere di Croisberg situato nell'estrema periferia di Berlino ovest, in una zona che in passato era adiacente al muro della città. Il quartiere si è trovato nel corso della sua storia a passare dall'essere assolutamente centrale rispetto alla città ritrovandosi invece ai confini della partizione di quest'ultima.

Il progetto nasce in opposizione ad un progetto non gradito dalla popolazione stessa. Per rendere realizzabile questa controproposta ogni condominio, senza alcuna esclusione, si è dotato di un tecnico e sono stati rilevati tutti i problemi del quartiere e delle singole unità abitative creando un abaco molto dettagliato e pressoché perfetto di tutte le tipologie di problemi presenti in modo da rendere più agevole risalire alle possibili soluzioni anche sulla base delle possibilità economiche degli abitanti.

Attraverso una rappresentatività del 100% dei cittadini il progetto, detto recupero urbano prudente di Berlino, è stato presentato al senato, che ha fatto marcia indietro rispetto alla precedente proposta, adottando il piano presentato dal quartiere e affidando la realizzazione del progetto stesso ad una società creata dal quartiere che si è occupata anche dell'intera gestione dei finanziamenti. Il modello proposto in questo quartiere si è diffuso anche alla Berlino est con ulteriori integrazioni ed è stato combinato con modalità di intervento tipiche dei paesi dell'est. Come detto inoltre il caso di Berlino risulta essere anche un esempio importante dal punto di vista ecologico.

In tale ottica infatti le fognature sono poste fuori terra, questo per assecondare la conformazione naturale del luogo ed scongiurare eventuali inquinamenti della falda acquifera. Berlino è poi dotata sia di un piano regolatore che di un piano ecologico, la città ha quindi una seconda mappatura che individua i suoi principali aspetti naturalistici, arrivando ad un elevatissimo grado di dettaglio che contempla ad esempio l'indicazione delle specie ittiche che si trovano in un determinato corso d'acqua.

Dopo aver elencato le iniziative valide promosse dall'unità europea si ricordano però anche gli errori commessi da quest'ultima. Il progetto finanziato riguardante la riqualificazione di Barcellona ne è un chiaro esempio. Il progetto ha infatti portato ad uno sventramento della città e del suo centro storico creando un ampio spazio nel quale sono stati inseriti una serie di nuovi edifici. Il progetto seppur sia a favore della salubrità del luogo, prima molto congestionato e soffocato, ha però portato alla distruzione indiscriminata parte del patrimonio storico, come acquedotti romani.

Anche il tema della partecipazione dal basso non sempre porta a risultati soddisfacenti, o per meglio dire, in alcuni casi non è sempre conveniente seguire acriticamente le indicazioni fornite dai cittadini, specialmente quando vengono trattati temi sui quali non tutti hanno la competenza necessaria. Si distinguono a tal fine livelli di competenza orizzontali, rispetto ai quali gli attori in causa hanno pari competenze, e verticali, rispetto ai quali invece gli attori non dispongono di pari competenze, e il cui giudizio risulta molto meno influente. Si hanno per questo scopo anche tecniche che permettono di razionalizzare e valutare matematicamente le opinioni di tutti i soggetti per capire i motivi di assenso o dissenso, trovando soluzioni ai problemi, informando ad esempio la base, rendendola più competente e dandogli così la possibilità di espressione. Se non si agisce in tal modo la partecipazione risulta puramente demagogica e deleteria.