Sistema elettrico del cuore ed elettrofisiologia 1

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Sistema elettrico del cuore ed elettrofisiologia 1
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Anatomia umana
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%
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Conformazione interna del cuore Anatomia umana Sistema elettrico del cuore ed elettrofisiologia 2

Sistema di conduzione del cuore[modifica]

Fanno parte di tale sistema tre formazioni: il nodo senoatriale, l'atrioventricolare e il fascio di His.

Schema di conduzione elettrica del cuore
Il sistema di conduzione con evidenziati il Nodo senoatriale o nodo di Keith-Flack (1) e quello Nodo atrioventricolare (2) o nodo di Ashoff-Tawara; a valle il fascio AV di His e il sistema ventricolare di Purkinje

Nodo senoatriale[modifica]

È il 10% del tessuto cardiaco e si è differenziato in modo da perdere la capacità di contrarsi per acquisire la capacità di depolarizzarsi (aprire canali ionici a comando in modo da variare la differenza tra cariche elettriche dentro e fuori dalla cellula o di un suo compartimento). La masserella che ha questa caratteristica è situata sotto all'epicardio nella parete posteriore dell'atrio destro del cuore, allo sbocco della vena cava superiore.[1] È costituito da piccole fibre muscolari chiare, disposte a rete, circondato da tessuto connettivo ed è lungo circa 10 mm e largo 5: il suo nome è noto come Nodo senoatriale o di Keith-Flack.[1]

Nodo Atrioventricolare[modifica]

L'altra struttura si trova sotto l'endocardio, nella parte inferiore del setto interatriale, davanti allo sbocco del seno coronarico ed è noto come nodo di Aschoff-Tawara o nodo atrioventricolare, anch'esso è formato da una fitta rete di tessuto muscolare chiaro, ma è più piccolo del precedente infatti è lungo circa 6 mm e largo 3.[1] Queste fibre si inseriscono fra le comuni cellule del miocardio, dirigendosi verso i ventricoli, dove giungono sotto forma di un fascio comune, fascio di His, che successivamente si suddivide in due branche destra e sinistra.

Fascio di His o atrioventricolare[modifica]

Il fascio di His è lungo circa 10 mm, attraversa lo scheletro cardiaco e prosegue nello spessore del setto interventricolare, dove si divide, come accennato, in una branca destra e una sinistra.[1] Si collega alle fibre di Purkinje, che penetrano nel miocardio ventricolare attraversando i muscoli papillari e la parete laterale dei ventricoli. Mentre il tronco del fascio di His è formato da cellule simili a quelle dei due nodi, le due branche sono costituite da cellule piuttosto voluminose, chiamate cellule del Purkinje.[2] La branca destra percorre la parete destra del setto interventricolare raggiungendo il muscolo papillare anteriore, la sinistra invece attraversa il setto e dà origine a un ramo anteriore e uno posteriore, per poi sfioccarsi in una rete simile a quella del ventricolo destro.[3]

L'innervazione cardiaca è sotto il controllo del nervo vago (X nervo cranico) e dell'ortosimpatico. Il sistema nervoso simpatico e il parasimpatico hanno sul cuore, come sugli altri organi un'azione antagonista, infatti il primo rallenta la frequenza cardiaca e il secondo l'aumenta. L'eccitazione del cuore è intrinseca, a carico del nodo senoatriale, che riceve innervazione sia dal sistema parasimpatico che dal simpatico.

Il miocardio invece è innervato solo dal sistema adrenergico, quindi non vi è innervazione diretta del vago sul muscolo cardiaco; il sistema simpatico innerva invece sia il tessuto di conduzione che il muscolo.[4]

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Fiocca, p. 197
  2. JW Hurst, Il Cuore, 12ª ed., Milano, McGraw-Hill, 2009, pp. 77-78, ISBN 978-88-386-3943-2.
  3. Fiocca, p. 199
  4. (EN) O.F. HUTTER e W. TRAUTWEIN, Vagal and sympathetic effects on the pacemaker fibers in the sinus venosus of the heart, in J. Gen. Physiol., vol. 39, nº 5, maggio 1956, pp. 715–33, PMC 2147564, PMID 13319658. URL consultato l'11 agosto 2014.

Bibliografia[modifica]

  • Léo Testut e André Latarjet, Miologia-Angiologia, in Trattato di anatomia umana. Anatomia descrittiva e microscopica – Organogenesi, vol. 2, 5ª ed., Torino, UTET, 1973, ISBN non esistente.
  • Philippe Gorny, Storia illustrata della cardiologia dalla preistoria ai giorni nostri, Milano, Editiemme, 1988, ISBN non esistente.
  • Léo Testut, Collo-Torace-Addome, in Trattato di anatomia topografica, con applicazioni medico-chirurgiche, vol. 2, Torino, UTET, 1998, ISBN 88-02-02194-5.
  • Silvio Fiocca et al., Fondamenti di anatomia e fisiologia umana, 2ª ed., Napoli, Sorbona, 2000, pp. 189-277, ISBN 88-7150-024-5.
  • Frank H. Netter, Cuore: tavole di anatomia e fisiologia normale e patologica, di embriologia e di malattie del cuore, Elsevier, 2002, ISBN 978-88-214-2653-7.
  • John Willis Hurst, Il cuore, 12ª ed., Milano, McGraw-Hill, 2009, ISBN 978-88-386-3943-2.
  • Dee Unglaub Silverthorn, Fisiologia umana. Un approccio integrato, 5ª ed., Pearson, 2010, ISBN 88-7192-963-2.
  • William Francis Ganong et al., Fisiologia medica, Padova, Piccin, 2011, ISBN 978-88-299-2113-3.