Strade (Scuola Guida)

Da Wikiversità, l'apprendimento libero.
Lezione precedente Materia Lezione successiva
Introduzione alla Scuola Guida Scuola Guida Veicoli
lezione
lezione
Strade (Scuola Guida)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Scuola Guida
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

La strada è un'infrastruttura di trasporto destinata alla circolazione di veicoli terrestri (in special modo su ruota) e, in misura marginale, di pedoni e animali. L'insieme delle strade che insistono in un determinato territorio è detto rete stradale.

Storia[modifica]

Nell'antica Grecia si costruivano strade lastricate con solchi longitudinali come sede per le ruote dei carri (sorta di binari di pietra). In Persia avevano iniziato ad ovviare a questo problema con la costruzione della Via reale che collegava la capitale Susa a Sardi. Gli ingegneri della Civiltà romana svilupparono tecniche per la costruzione delle strade; a tale periodo si devono esempi di strade lastricate alcune delle quali ancora oggi visibili nel mondo, come ad esempio in Italia l'Appia Antica o la diffusione delle strade di tronchi su tracciati paludosi.

Descrizione[modifica]

Caratteristiche[modifica]

Generalmente presenta una struttura (spesso composta di materiali lapidei) a strati, da cui il nome, sormontata da una pavimentazione destinata a migliorare l'aderenza delle ruote e il comfort di persone e merci. Spesso è ricoperta da asfalto, ma può anche essere rivestita da piccoli ciottoli ("ciottolato"), da ghiaia ("strada bianca") o, talvolta, da terra battuta ("strada sterrata").

A secondo del tipo di strada può essere ad uno o doppio senso di marcia, ad una o due carreggiate, rettilinea o con presenza di curve, interessata o sovrastata da viadotti o ponti e gallerie o interessata da incroci oppure contornata da marciapiedi e piste ciclabili. Gran parte delle strade comuni sono soggette a segnaletica orizzontale e verticale come da Codice della strada.

La progettazione[modifica]

Una strada si presenta con una sua geometria longitudinale, planimetrica e altimetrica; la definizione di tale geometria rappresenta il progetto della strada.

Lo studio della geometria di una strada comprende oltre allo studio del suo asse anche quello della sua sezione trasversale, che può essere in rilevato (i cigli stradali sono a quota superiore rispetto al piano di campagna), in trincea (i cigli stradali sono a quota inferiore rispetto al piano di campagna) o a mezza costa (un ciglio stradale è a quota superiore rispetto al piano di campagna e l'altro è a quota inferiore).

Fino a non molti anni fa la progettazione delle nuove strade, dal punto di vista planimetrico, era focalizzata sul tracciamento di tratti rettilinei opportunamente raccordati da curve a raggio variabile e fisso, e dal punto di vista altimetrico composta da tratti a pendenza (longitudinale) costante, detti "livellette", anch'essi raccordati con curve circolari. Oggi il discorso si è rovesciato: planimetricamente la si considera composta da una successione di curve a raggio variabile (clotoidi) e solo eventualmente rettifili, mentre altimetricamente le livellette sono raccordate da curve paraboliche. Oltre a ciò si eseguono i calcoli per soddisfare i criteri di sicurezza di Lamm.

Il progetto della sezione trasversale consiste in prima approssimazione nella scelta del "tipo di strada" (come appresso indicato).

Un'importanza preponderante occupano nella progettazione stradale considerazioni di tipo geologico, dal momento che problemi relativi a questo ambito possono in alcuni casi spingere il progettista a modificare radicalmente il tracciato inizialmente scelto a causa di problemi anche gravi di questa natura. Per questo motivo è anche necessario, durante la progettazione, verificare con uno studio geologico e geotecnico la fattibilità dell'opera. I problemi più comunemente riscontrabili sono quelli relativi ai possibili cedimenti a causa delle scarse caratteristiche portanti dei terreni sottostanti, pericolo di frane nelle zone circostanti il tracciato (compreso il rischio di innescarle in corso d'opera), e dissesti idrogeologici in generale. In generale i fattori di instabilità relativi alla realizzazione e alla manutenzione di una strada si suddividono in:

  • fattori geologici, che comprendono tutte le caratteristiche geologiche dei terreni attraversati con le relative problematiche in caso di portanza non sufficiente o di presenza di discontinuità tali da rappresentare un rischio di cedimento;
  • fattori idrogeologici, dal momento che la presenza di acqua nel sottosuolo può rappresentare un notevole problema diminuendo le caratteristiche di resistenza del terreno, o in presenza di materiali che rigonfiano a contatto con l'acqua l'alternanza di presenza (eventi piovosi) e assenza (periodi secchi) di acqua nel terreno può portare alla fratturazione dello stesso e/o della strada. Questo fenomeno può presentarsi anche a causa del ciclo gelo/disgelo, che provoca appunto un aumento e diminuzione rispettivamente del volume del terreno;
  • fattori idrologici, dal momento che le acque piovane determinano un'azione potenzialmente dannosa sia in caso di ruscellamento che di moto incanalato; nel primo caso si ha un'azione erosiva estesa e, in caso di eventi piovosi di forte intensità, si può avere un abbattimento delle caratteristiche portanti tali da provocare lo scivolamento della sede stradale; nel secondo caso si ha solo l'azione erosiva che tuttavia, essendo concentrata, è di notevole entità e può generare dissesti.

Tuttavia è possibile anche realizzare una strada attraversando zone in cui ci sono problemi di questo tipo, naturalmente predisponendo opere civili particolari. In caso di passaggio in versanti a rischio frana, ad esempio, si possono realizzare interventi protettivi e preventivi quali reti paramassi, chiodature, rimboschimento, opere drenanti.