Letteratura ladina
Le leggende tradizione orale e scrittura dei testi
[modifica]La letteratura ladina nella forma di raccolte di testi trasmessi oralmente delle antiche leggende e saghe, ha una origine risalente nei secoli, ma è mancata la loro fissazione in forma scritta fino all'opera di Jan Batista Alton, che negli ultimi due decenni dell'Ottocento (1845-1900) nel periodo asburgico si è adoperato per la conservazione della cultura e della lingua ladina.[1] Come il primo poeta ladino viene considerato Angelo Trebo da Marebbe (1862 -1888); ha scritto 27 poesie e tre opere incompiute: Le dles castel Stries (1884), Le Scioz de San Jenn (1885) e Trei dis regina[2]. Di poco successiva è l'attività di Giuseppe Wolf che avevo appreso da una donna della val di Fiemme che gli aveva fatto da infermiera durante una sua malattia mentre era ragazzo. Con grande sua meraviglia si accorse che le leggende erano conosciute solo da pochissime persone. Il Wolf ebbe l'indubbio merito di raccoglierle, ma, secondo lo spirito del tempo, intercalò i testi originali con sue ricostruzioni anche arbitrarie e le diffuse esclusivamente in lingua tedesca.
Nel 1807 Matie Ploner (1770-1844) ha scritto sei racconti brevi popolari e due poesie. Oltre a questi testi originali, dal XIX secolo sono state scritte anche diverse traduzioni di religiosi destinate ai chierici del seminario di Bressanone. La Storia d'S. Genofefa. Tradotta da Jan Matî Declara nel 1879, è definita il primo libro stampato in ladino.
- 1807: Matie Ploner: 6 aneddoti popolari corti e 150 parole gardenesi. («s:La vedla muta», «L vedl mut»).23
- 1813: Johann Peter Rungaudie: «s:La Stacions o' la via della S. Crousch» (Le stazioni o la via crucis) in gardenese.
- 1836: Una traduzione del catechismo con i dieci comandamenti in badiotto.
- 1844: Joani Gregorio Domenego Caisar (1821-1867): «Satira bela longa e piena de pear» (Satira bella lunga e piena di pepe) in ampezzano.
- 1848: Cyprian Pescosta: «Badiotisches Schützenlied» (Canzone degli Schützen in badiotto).
- 1856: Giosef Brunel (1826-1892): una poesia di 30 quartine per una messa novella. Inoltre ha scritto testi di teatro e racconti popolari.
- 1865: Jakob Pitscheider, Karl Maneschg und Putzer: un catechismo ampio, tradotto in badiotto.
- 1879: Matteo Declara,: «s:Storia di Santa Genoveffa che si autodefinisce: «Prum liber lading» (Primo libro ladino).
- (1862-1888): Angelo Trebo, 24 poesie e alcune opere teatrali.
Autori
[modifica]Autori su Wikisource in lingua italiana
[modifica]- Ujep Antone Vian
- Leo Runggaldier
- Ujep Antone Perathoner
- Jan Batista Ploner
- Wilhelm Moroder-Lusenberg
- Matie Ploner
- Franz Moroder
- Giosef Brunel
- Angelo Trebo
- Vigil Perathoner
- Vigil Perathoner
- Firmiliano Degasper Meneguto
- Micurà de Rü
- Josef Taibon
- Gustavo Venturi
- Silvestro Arduino Franceschi
- Ernesto Majoni Coleto
- Giovan Battista Zacchia
- Hugo de Rossi
- Jan Matî Declara
- Giovan Battista Musner
- Michele Agostini
- Giosef BrunelGiosef Brunel
Autori su oldwikisource
[modifica](nella sezione ladina di Wikisource multilingue con opere in grafia moderna)
- Michele Agostini
- Tone Agreiter
- Jan Batista Alton
- Bruno Apollonio
- Giosef Brunel
- Janmatî Declara
- Franz Moroder
- Leo Runggaldier
- Micurà de Rü
- Jan Batista Ploner
- Angelo Trebo
- Wilhelm Moroder-Lusenberg
- Letteratura ladina/Testi in badiotto
- Letteratura ladina/Testi in gardenese
- Letteratura ladina/Testi in fassano
- Letteratura ladina/Testi in fodom
- Letteratura ladina/Testi in ampezzano
- Letteratura ladina/Testi tradotti in ladino
- Letteratura ladina/I primi documenti scritti