Liturgia
Liturgia è un termine che deriva dalla parola greca λειτουργία, che può essere translitterata come leitourghía, e significa "lavoro comunitario, della gente". In quanto tale, il termine non ha esclusivamente ambiti di applicazione religiosi, sebbene questi ne siano indubbiamente i più noti. Nel corso dei secoli, però, le differenze dei riti liturgici furono anche il segno di una differenziazione su base nazionale o, a volte anche di diverse interpretazioni dottrinali. Gli esempi più chiari sono per i riti orientali, ma prima dell'affermarsi del rito romano, anche in occidente si avevano riti nazionali, come il mozarabico in Spagna e quello Gallicano in Francia.
Origine del termine
[modifica]Nell'antica Atene la liturgia (da léiton=luogo degli affari pubblici, ed érgon=opera) era il servizio imposto dalla legge ai cittadini più ricchi per pagare opere pubbliche, in particolare feste o spettacoli teatrali, per cui lo Stato non si assumeva l'onere di pagarne i costi.[1] In ambito religioso indica le forme pubbliche della preghiera e i vari riti.
La liturgia cristiana
[modifica]Le forme della liturgia cristiana possono variare a seconda delle chiese. Gli elementi comuni alle chiese con tradizione liturgica sono i seguenti:
- L'anno liturgico, cioè il calendario delle varie festività
- i sacramenti e i sacramentali, cioè i vari riti celebrati, come il battesimo, la eucarestia o benedizioni per circostanze particolari.
- I testi e le musiche delle preghiere. Fin dai tempi apostolici i testi più usati della liturgia cristiana sono i salmi (vedi anche musica sacra).
La liturgia nella religione cattolica
[modifica]Per la Chiesa Cattolica, la liturgia è l'esercizio del sacerdozio di Cristo ad opera del popolo dei battezzati. Nelle celebrazioni liturgiche Cristo agisce e si rende presente alla comunità riunita.
Il Concilio Vaticano II ha definito la Liturgia come "fonte e culmine della azione della Chiesa" nella Costituzione conciliare Sacrosantunctum Concilium (n°10) (1964).
La liturgia definisce la forma e il contenuto delle celebrazioni religiose solenni, ma anche l'ordinario e il proprio dei riti quotidiani, quali la Messa, i sacramenti, la liturgia delle ore.
I riti dell'Eucarestia si suddividono in quattro gruppi: la liturgia iniziale (o d'apertura), la liturgia della parola, la liturgia eucaristica ed i riti di congedo. La liturgia iniziale, comincia con il canto d'inizio, con l'ingresso del celebrante ed il segno della Croce che apre la Santa Messa.
Segue il riconoscimento dei propri peccati (ad es. mediante il Confesso), il Gloria (un inno che non viene recitato nei giorni feriali ed in Quaresima e in Avvento), la Colletta (ovvero una preghiera recitata o cantata dal sacerdote che raccoglie le orazioni di tutti i fedeli). La liturgia della parola, consiste nella lettura di passi della Bibbia: le prime due letture possono essere effettuate da tutti i fedeli (generalmente la prima risale al Vecchio Testamento e la seconda alle Lettere degli Apostoli) mentre la terza, la più importante, viene effettuata solo dai fedeli che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine.
Tra le due letture vi è un canto responsoriale proveniente dal libro dei salmi. La terza lettura è un passo del Vangelo e rappresenta l'argomento che si celebra in quella domenica. Dopo l'omelia del celebrante, si recita il Credo (preghiera che riassume tutti i principi fondamentali della dottrina cattolica) le Preghiere dei Fedeli, il Santo.
Si entra così nella liturgia eucaristica, il momento centrale dell'Eucarestia: infatti, il celebrante, dopo aver offerto a Dio il pane e il vino, essi diventano Corpo e Sangue di Cristo. Questo rito, è ritenuto fondamentale, perché è stato comandato direttamente da Gesù nell'Ultima Cena e veniva recitato già dagli apostoli. Seguono altre brevi preghiere (tra cui la recita del Padre Nostro), la consegna ai fedeli dell'Eucarestia, la benedizione finale.
La Chiesa segue, durante l'anno, un ciclo definito "anno liturgico". L'anno liturgico inizia la prima domenica d'Avvento (generalmente fra novembre e dicembre). L'Avvento comprende alcune settimane (nella tradizione romana quattro, in quella ambrosiana sei) ed è un periodo di riflessione e preghiera in attesa del Natale, in cui non si recita il Gloria. Il colore delle vesti e degli addobbi è il viola, eccetto la terza domenica detta "Gaudete" quando il colore può essere il rosa (quasi una pausa nel cammino penitenziale verso il Natale). All'interno dell'Avvento si celebra la solennità dell'Immacolata Concezione (8 dicembre). Il tempo di Natale si apre con la messa di mezzanotte della vigilia e si conclude la domenica del Battesimo di Gesù. Il tempo di Natale contempla Gesù Bambino e si chiude, appunto, con il ricordo del Battesimo che Gesù ebbe all'età di trent'anni e che venne fatto da suo cugino Giovanni il Battista. Dopo il Battesimo, Gesù iniziò la sua predicazione. Il colore delle vesti è bianco. Inizia il Tempo Ordinario, un breve periodo d'intervallo fra il Natale e la Quaresima che comincia il mercoledì delle Ceneri, esattamente quaranta giorni prima della domenica delle Palme. La Quaresima, cinque domeniche, è un tempo di riflessione e di conversione. In segno di ciò, il colore è viola, eccetto la quarta domenica detta "Laetare" quando il colore può essere rosa, per sottolineare che anche in un periodo di meditazione non deve mancare la speranza cristiana nella Provvidenza divina e nella Resurrezione. La domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme, in groppa a un asino, apre quindi la Settimana Santa, al cui interno (dal Venerdì Santo alla Domenica di Resurrezione) si inserisce il Triduo Pasquale, il periodo centrale dell'anno liturgico. Nel Triduo si ricordano l'istituzione del sacerdozio come servizio e l'istituzione dell'Eucarestia (Giovedì Santo), la dolorosa Passione e la Morte di Cristo (Venerdì Santo), Gesù nel Sepolcro (Sabato Santo) e infine, nella domenica di Pasqua, la Resurrezione di Cristo che "sconfigge la morte e salva così l'umanità". Dopo il Tempo di Pasqua (colore bianco) inizia il Tempo Ordinario (colore verde). Nel Tempo Ordinario, si riflette sugli insegnamenti di Gesù e si medita su come applicarli nella vita ordinaria. Altri colori dei paramenti liturgici sono il rosso (nelle ricorrenze dei santi martiri) e il bianco (nelle ricorrenze che celebrano la Madonna e dei santi non martiri, come dottori della chiesa o pastori). In alcuni santuari mariani nelle feste dedicate alla Madonna è ammesso il colore azzurro.
La Eucaristia
[modifica]Fra tutti i sacramenti la eucarestia costituisce il "sacramento principale": memoriale della Pasqua di morte e resurrezione di Cristo, annuncio della sua venuta finale (Parusia).
La Liturgia delle ore
[modifica]La Liturgia delle ore costituisce la preghiera con la quale i fedeli, e soprattutto i sacri ministri, santificano il corso del tempo della giornata.
È organizzata attorno ai salmi e ad altre letture bibliche, alle quali si aggiungono preghiere nate nella tradizione della chiesa cattolica.
Si struttura attorno alle due ore principali delle Lodi mattutine e dei Vespri, che si recitano rispettivamente al mattino e alla sera. Le altre ore sono l'Ufficio delle letture, nel quale si fa una lettura più abbondante della Bibbia e dei padri della chiesa, l'Ora media, da recitarsi a metà della giornata, e la Compieta, che è la preghiera prima del riposo notturno.
Note
[modifica]La Liturgia della chiesa Cattolica è essenzialmente la presenza di Cristo risorto che attraverso il memoriale della sua morte e resurrezione rende attuale il mistero della salvezza, per cui tutti uniti a Cristo rendiamo grazie al Padre e da Lui, per Cristo, riceviamo lo Spirito Santo fonte di vita e di salvezza eterna. I 'Sacramenti' e tutto quanto costituisce i riti cristiani non sono che momenti di salvezza che trasformano la nostra vita in Cristo. Essi sono stati dati per arricchire la vita umana di quei valori divini che santificano tutta la vita sia personale che sociale.
Collegamenti esterni
[modifica]- Anno liturgico
- Liturgia del giorno
- Liturgia bizantina
- La Liturgia nella Chiesa Anglicana
- Liturgia monastica dal Monastero San Vincenzo M. di Bassano Romano
- Forum liturgici: rito romano, rito ambrosiano, rito antico.
- Enciclopedia del 900 Treccani