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Tessuto connettivo

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Tessuto connettivo
Tipo di risorsa Tipo: appunti
Materia di appartenenza Materia: Istologia
Avanzamento Avanzamento: appunti completi al 50%
  • Sostanza intracellulare (extra):
    • Componente amorfa (matrice amorfa)
    • Componente fibrosa (matrice fibrosa)

tessuto propriamente detto:

  • Lasso AMORFA > FIBRE
  • Reticolare: è meno denso (avvolge il m. osseo e org. Parenchimale)
  • Adiposo: pieno di adipociti (accumula riserve energetiche)
  • Denso: AMORFA < FIBRE
    • Fibroso (f. collagene)
    • Reticolare (f. reticolare): sono determinate dal n. fibre
    • Elastico (f. elestache)

Funzione del tessuto connettivo: nutrimento, difesa, e meccanica

Gli organi del tessuto connettivo:

  • T. cartilagine
  • T. osseo (sostegno e regola l'omeostasi del Ca)
  • Sangue e linfa
  • T. emopoietico:
    • Mieloide: localizzazione: midollo osseo
    • Linfoide: local.: timo, linfonodi, milza, tonsille

colorazione:

  • Sostanza extracellulare:
    • Azzurro: fibre
    • Bianco: amorfa
    • Le cell. sono colorate in rosso e sono distante tra loro

COMPONENTE SOSTANZA INTRA-CELL.:

  • Comp. Amorfa:
    • Acqua
    • Glicosamminoglicani (GAG):

polisaccaridi lineari. Costituiti da unità disaccaridiche ripetute tantissime volte. Acido uranico + amminozuccheri.. Gag hanno un elevato contenuto di gruppi ionici, sono fortemente basofili (hanno caratteristiche acide) e legano grosse quantità di molecole d'acqua.

      • Tipi di glicosamminoglicani:
  • Hyaluronom:
    • Local.: t. connettivo denso (derma) liquido sinoviale, lamine basali epiteliali, non contiene zolfo, elevata viscosità
  • Dermaton sulfate
  • Cheraton sulfate
  • Eparan
  • Eparina (heparon sulfate): interno dei masticati e viene rilasciata per la coagulazione del sangue
    • Proteoglicani: + glucosio

sono da un asse principale (asse proteico) di acido ialuronico e degli assi secondari che si ramificano su quello principale (formati dalle gag). L'attacco tra gag e a. ialuronico avviene tramite l'interposizione di proteine globulari. I proteoglicani fungono da:

  • Filtro (da e verso i capillari)
  • Capacità recettoriali: eparina + solfato -> fgf(fattore di crescita si fibroblasti)
    • Glicoproteine: + proteine
  • Fibronectina: +
  • Laminina: +
  • Osteopontina: osso
  • Condronectina: cartilagine
  • Osteonectina: osso

Funzione delle glicoproteine è l'ancoraggio che queste attuano tra matrice cellulare e t. connettivo:

La cellula aderisce alla matrice attraverso una struttura: l'adesione focale e negli osteoclasti Podosomi. Le adesioni focali hanno funzione di legame mediante l'utilizzo del legame della glicoproteina con delle proteine di membrana (integrina) formate da due subunità (alfa e beta), quest'ultime hanno dominio extracellulare ed ancorano la cell. di glicoproteina (ad. Focale). A sua volta l'integrina è collegat nel citoplasma con microfilamenti alfa-actina (alfa-actinina, vincolino, talina)

da fare il citoscheletro: microfilamenti di actina, f. intermedi, micortuboli

fibre del connettivo

  • Fibre di collagene: (in blu) in grande quantità

Al m.e. dopo il trattamento di impregnazione (di “fosfotungstato” che occupa gli spazi) sono caratterizzate da una striatura (zona scura). La molecola base, il tropocollagene del peso di 300 KDa (kilodalton), si associa a tante altre molecole identiche formando la fibra collagene. È formato da 3 filamenti ad elica formati da amminoacidi e da zuccheri (idrossiprolina + prolina + glicine). La triplice elica è stabilizzata da legami idrogeno (tra amminoacidi idrossilati) e si ritiene che anche la vit. C rientri nella funzione. Le cell. di tropocollagene si legano tra loro tramite legami covalenti.

    • Sintesi di tropocollagene
    • Tipi di collagene: i tre filamenti che compongono il tropocollagene possono essere disposti in maniera differente, così da formare i 4 tipi di collagene.
  • F. reticolari: sono differenziate e date come per le f. collaggene da una associazione di tropocollagene, a sola differenza che sono più esili perché più staccate tra loro, poiché formano fibre reticolari. Durante il processo di colorazione si notano: molte cellule (rispetto alla matrice extracell.) poche fibre, molta matrice amorfa.
  • F. elastiche: sono polimeri di tropoelastina + fibrillina. La fibrillina si associa all'esterno della cellula e attraverso l'esocitosi si associa alla tropoelastina. La tropoelastina fa da impregnante che unisce le fibrilline tra loro il chè dà al composto doti elastiche. Caratteristica delle f. elastiche è la capacità di allungarsi perché dispongono in modo arricciato (ciò è dato da vari legami deboli) quando la fibra è rilassata, invece quando sono sollecita da una forza meccanica si distendono.

Origine delle cell. del t. connettivo: le cell. del connettivo derivano dal cell. di mesenchima indifferenziato (mesoderma embrionale):

  • Chondroblasto
  • Adipocita
  • Fibroblasto
  • Osteoblasto
  • Cell. mesoeteliali (pleure peritoneo)
  • Cell. endoteliali (periciti)

origine del sangue, cellule emapoietiche indifferenziate (staminali)

  • Linfocita b
  • Monocita
  • Mastocita
  • Megacarocita (proteine)
  • Eritrociti
  • Neutrofili
  • Basofilo

classificazione cell. del connettivo: capacità si spostamento (non fondamentale l'importante è sapere le cell. del connettivo):

1) cell. residenti fisse (non si muovono ma non in senso assoluto):

a. FIBROBLASTO:

  • Funz.: produrre matrice extracell. (glicoproteine, fibre collagene…)
  • Local.: si trova in tutti i connettivi propriamente detti
  • Cell. principali dei propriamente detti
  • All'interno sono formati dai filamenti citoscheletrici di dimentina
  • Forma adesioni focali con glicoproteine della matrice extracell.
  • Forma: non è costante poiché è dovuta al suo momento funzionale :

1. quiescente: piccolo e acidofilo (+ golgi e nucleo)

2. in produzione: grandi dimensioni e nucleo molto grande, forma fusata citoplasma basofilo e si ha produzione di matrice extracell.

b. ADIPOCITI: hanno scarso movimento. Sono cellule grandissime (nell'ordine di 80 μm (micron). Il loro nucleo (deformato dalla pressione della goccia lipidica) è spostato in periferia come anche per il citoscheletro. La loro funzione è quella di accumulare lipidi, durante il processo di fissazione i lipidi si perdono e rimane solo il citoplasma e il nucleo. C'è però un altro metodo di fissazione che permette di far rimanere la goccia lipidica che diventa di colore rosso. La capacità metabolica dell'adipocita: ha origine mesenchimale, prende lipidi dal circolo sanguigno, per poter acquisire i lipidi le cell. adipocitiche vi sono sulla superficie recettori specifici (LDL, HDL (hight density lipidic), VLDL) circolano nel sangue e i recettorilegano questi elementi che vengono scomposti da enzimi che trasformano in trigliceridi le sostanze in eccesso. C'ho per litogenesi cioè nella produzione di chilocromi, complessi lipidici che si sono avuti nella digestione e circolano nel sangue. A parte i lipidi a volte se per eccesso di proteine o zuccheri vengono inglobati questi elementi nelle cell. adipocitiche che grazie a organi del REL molto sviluppati permettono di formare lipidi da proteine e zuccheri. Il contrario avviene nella lipolisi che scindono i trigliceridi in nuovi zuccheri.

2) Cell. residenti mobili (si muovono limitatamente nel tessuto stesso):

a. PLASMACELLULE: il Citoplasma basofilo è pieno di REGranulare. Producono anticorpi in risposta dell'antigene. Gli anticorpi o agiscono direttamente o mediante una risposta indiretta con macrofagi e mastociti. Sulla superficie dei mastociti vi sono gli anticorpi IGE responsabili della risposta allergica che ha una funzione di difesa. Le plasmacellule hanno un grande nucleo.

b. MASTOCITA: ha colorazione blu ed ha dimensioni medio grandi. Il citoplasma è pieno di granuli basali (questi granuli sono pieni di eparina e istamina). Durante la degranulazine dei mastociti l'eparina svolge una funzione di anticoagulante e l'istamina invece attua la vasodilatazione e aumenta la permeabilità di membrana. Questo processo può essere alterato poiché sottoposto ad allergie che all'aumento del numero di eventi (contatto tra antigene e anticorpo) diminuisce notevolmente il tempo della reazione allergica.

c. MACROFAGI: sono cell. dotate della facoltà di fagocitosi. Derivano da monociti [il monocita può fare la fagocitosi all'interno del sangue] -> a loro volta derivante da midollo osseo. I monociti sono in circolo nel sangue e quando vi è la necessità che arrivano nel t. connettivo tramite sostanza chemioattrattanti (citochine) che trasformano i monociti (nel sangue) in macrofagi (nel t. conn.). I macrofagi contengono i lisosomi che rilasciano:

- lisozima: reazione antibatterica

- operossidasi: ioni superossido, ossido nitrico

- lattoferrina

inoltre sono in grado di produrre sostanze (eritropoietina) per stimolare il midollo osseo a creare nuove cell.

La forma del macrofago cambia con l'attacco dell'antigene, la membrana diventa ondulante che tende a circondare l'antigene per inglobarlo, ciò implica un citoscheletro molto sviluppato e dinamico. I fibroblasti i mastociti e i macrofagi hanno i filamenti intermedi di vimentina.

3) Cell. migranti (migrano da un tessuto ad un altro):

a. Linfociti

b. Granulociti neutrofili: dalle fotografie viste sono con citoplasma e nucleo sono nettamente visibili

c. Granulociti eosinofilo (acidofilo): nelle foto si notano gli organuli acidofili che ricoprono totalmente la cellula

d. Granulociti basofilo (sono i mastociti nel sangue): nelle foto si notano gli organuli basofilo che ricoprono la cell.