Il diaframma
In fotografia il diaframma è l'apertura circolare o poligonale incorporata nell'obiettivo che ha il compito di controllare l'intensità della luce che raggiunge il sensore nel tempo in cui l'otturatore resta aperto. Il diaframma svolge anche un'altra funzione, ovvero quella di regolare la profondità di campo ma questa funzione la vedremo più avanti.
La maggior parte delle fotocamere dispone di un diaframma di ampiezza regolabile (simile al funzionamento dell'iride dell'occhio) e questo dispositivo è contenuto all'interno nell'obiettivo ed è costituito da lamelle metalliche che si regolano cambiando il loro diametro.
Il passaggio da un valore standard all'altro provoca il passaggio del doppio o della metà della luce. Un esempio: scattiamo una fotografia usando il diaframma f/5,6; se ne scattiamo un'altra usando il diaframma f/8 entrerà la metà della luce rispetto a prima, se invece scattiamo una terza fotografia usando un diaframma f/4 entrerà il doppio della luce rispetto a f/5,6. Questo passaggio di un valore standard all'altro si chiama “stop”. Quindi diaframmando (cioè chiudendo il diaframma di un valore o di 1 stop) si dimezza la quantità di luce che entra a impressionare la pellicola o i sensori; chiudendolo di 2 stop si diminuisce la luce a 1/4, chiudendolo di 3 divisioni a 1/8 e così via. Vediamo di seguito parte della scala vista sopra dove compaiono valori intermedi di un terzo di stop:
Ovviamente il passaggio dal diaframma f/5,6 a f/6,3 non è uno stop ma un terzo di stop. Quindi in questo caso ho chiuso il diaframma di un terzo di stop.
Numeri alti, come per esempio f/45 indicano diaframmi chiusi, invece numeri bassi come per esempio f/2, indicano diaframmi aperti. Siccome i numeri dell'apertura del diaframma esprimono un rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro dell'apertura del diaframma risulterà che, come dicevamo, a valori più bassi di f corrispondono aperture di diaframma più ampie, di conseguenza a valori più alti corrispondono aperture più chiuse.