Fodom

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Livinallongo del Col di Lana (Fodóm in ladino[1], Buchenstein in tedesco) è un comune italiano di 1 302 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Pieve di Livinallongo. Fa parte del comprensorio della Ladinia.

Vi si sono svolti alcuni degli episodi più cruenti della prima guerra mondiale, tra cui i combattimenti per il possesso della cima del Col di Lana, infatti tra Arabba e Livinallongo, sono situati due forti: il Forte Ruaz e il Forte Corte.

La sua frazione Arabba è oggi uno dei centri turistici invernali di maggior pregio delle Dolomiti, e fa parte del comprensorio Dolomiti Superski.

Fu parte della Contea Principesca del Tirolo (Impero d'Austria) fino alla fine della prima guerra mondiale, dopodiché passò all'Italia, e nel 1923 venne scorporato dall'ex Tirolo annesso per essere associato alla provincia di Belluno[2].

Geografia fisica[modifica]

Territorio[modifica]

Nel suo territorio è presente la località geologica tipo della formazione di Livinallongo.


Origini del nome[modifica]

Attestato dal 1265 come Livinal e dal 1275 come Livinallongo, il toponimo è composto dall'aggettivo lungo e dal termine ladino livinàl "gola", "vallone franoso". Si tratta quindi di un chiaro riferimento alla morfologia del territorio, esteso sulla stretta e profonda valle del Cordevole.
Il corrispettivo ladino Fodóm viene invece ricollegato al latino fagus "faggio". Ne sarebbe una traduzione il tedesco Buchenstein, composto da Buchen "faggio" e Stein "rocca, castello" (richiamo al castello di Andraz)[3][4].

Storia[modifica]

L'epoca romana[modifica]

I Romani raggiunsero le Alpi già nel III secolo a.C., ma ci vollero anni per assoggettare completamente le fiere popolazioni retiche che abitavano in quest'area. Soltanto con Claudio la zona divenne una provincia (Raetia, Vindelicia e Vallis Poenina). Tuttavia non sembra che l'area di Livinallongo fosse particolarmente battuta. Le iscrizioni ritrovate ai piedi del monte Civetta fanno pensare che si trattasse di una zona di confine in cui la presenza umana fosse solo saltuaria o completamente assente. Non è nemmeno certo se l'attuale comune fosse ricompreso nel territorio di Julium Carnicum, e quindi alla Regio X, o appartenesse alla Rezia.

L'alto medioevo[modifica]

Neppure durante l'alto medioevo la civiltà ha lasciato segni rilevanti. Dopo le invasioni barbariche, il territorio fu soggetto ai Longobardi e quindi ai Franchi, fondatori del Sacro Romano Impero. Con Ottone I la zona dolomitica fu ricompresa nella marca di Verona, a sua volta dipendente dal ducato di Baviera.
Qualcuno sostiene che a questo periodo risalga il Castello di Andraz.

Il basso medioevo[modifica]

Del 1005 è un documento che definisce i confini della contea della Val Pusteria; forse, per la prima volta, vi sono citate alcune località livinellesi.

Con Corrado il Salico la valle di Livinallongo, probabilmente già compresa nella contea della Valle Norica, venne assegnata al nuovo principato vescovile di Bressanone (istituito il 7 giugno 1027). In questo modo, al clero locale spettava anche il potere temporale, ma per amministrare il territorio ci si appoggiava a famiglie feudatarie (i ministeriali). Nella zona ebbero giurisdizione varie casate, perlopiù di origine tedesca: i Rodank, gli Schoeneck, gli Avoscani, gli Stecconi.

È comunque da questo periodo che viene favorito il popolamento del territorio che avveniva solo dietro il consenso dei vescovi. I coloni provenivano soprattutto dalla valle Isarco e dalla val Pusteria.

Attorno al 1141 fu fondata l'abbazia di Novacella con possedimenti anche su Livinallongo: uno scritto del 1142 documenta la donazione al convento del mansus Puchberc qui dicitur Wersil un maso identificabile con Fursil, nella zona di Colle Santa Lucia. È il primo documento che cita con sicurezza la zona. Interessante notare che per prima viene citata l'area di Colle Santa Lucia, in posizione più marginale rispetto a Livinallongo: è probabile che i vescovi si fossero preoccupati di colonizzare per primi i territori di confine.

La peste nera del XIV secolo colpì gravemente la popolazione locale. La decimazione dei servi della gleba provocò l'affrancamento di molti contadini, ma anche l'abbandono di molti terreni da parte dei signori locali. I fondi furono acquistati da Corrado Stuck che tentò di ristabilire la servitù della gleba ma, già nel 1352, Ludovico di Brandeburgo, in accordo con il vescovo Matthäus Andergassen, la aboliva definitivamente.

Società[modifica]

Geografia antropica[modifica]

Frazioni[modifica]

Il comune è suddiviso in 17 vicinie[5] (tra parentesi il toponimo in ladino):

  • Andraz (Andrać) - 84 ab., 1.414 m s.l.m.
  • Arabba (Rèba) - 275 ab. 1.601 m; nota località sciistica e sede di un centro meteorologico dell'Arpav
  • Castello (Ciastèl) - 9 ab., 1.747 m; vi si trova il Castello di Andraz
  • Cherz (Chierz) - 51 ab., 1.651 m
  • Contrin (Contrin) - 18 ab., 1.697 m
  • Corte (La Court) - 33 ab., 1.601 m
  • Davedino (Davedin) - 7 ab., 1.550 m
  • Larzonei (Larcionèi) - 20 ab., 1.577 m
  • Ornella (Ornela) - 67 ab., 1.485 m
  • Palla-Agai (Pala-Daghè) - 17 ab., 1.676 e 1.723 m
  • Pieve di Livinallongo (La Plié da Fodóm) - 245 ab., 1.475 m; Centro principale del comune e sede dello stesso
  • Salesei (Salejei) - 133 ab., 1.400 m
  • Soraruaz (Souraruać)
  • Vallazza (Valacia)
  • Varda (Vèrda) - 38 ab., 1.689 m
  • Visinè di Là (Visiné de Là)
  • Visinè di Qua (Visiné de Qua)

Altre località del territorio[modifica]

Oltre a queste, esistono molte altre località abitate; le principali sono:

  • Alfauro (Fèver) - 47 ab., 1.488 m s.l.m.
  • Brenta (Brenta) - 32 ab., 1.468 m
  • Cernadoi (Cernadou) - 17 ab., 1.512 m
  • Col di Ornella (Cól de Ornela) - 13 ab., 1.500 m
  • Collaz (Colàć)
  • Livinè (Liviné) - 43 ab., 1.485 m
  • Pallua (Palua)
  • Passo Pordoi (Jouf de Pordou) - 5 ab., 2.239 m
  • Pezzei (Pecei) - 17 ab., 1.403 m
  • Pian di Salesei (Plan de Salejei) - 13 ab., 1.193 m
  • Pian Falzarego (Plan de Fauzare) - 1 ab., 1.935 m
  • Renaz (Renać) - 55 ab., 1.450 m
  • Ruaz (Ruać) - 12 ab., 1.342 m
  • Roncat (Roncat) - 3 ab., 1.425 m
  • Sief (Sief) - 9 ab., 1.725 m
  • Sottinghiazza (Sotinglacia) - 4 ab., 1.446 m
  • Sottil (Sotil)

Altre informazioni amministrative[modifica]

Livinallongo è entrato a far parte del Regno d'Italia solo dopo la prima guerra mondiale e successivamente è stato inquadrato nella provincia di Trento. È compreso nella provincia di Belluno dal 1923[6].

Nel 1933 il comune ha cambiato denominazione aggiungendo la specifica "del Col di Lana" in ricordo degli eventi della grande guerra[6].

Il 28-29 ottobre 2007 si è tenuto un referendum consultivo per chiedere che il comune (assieme a quelli di Cortina d'Ampezzo e Colle Santa Lucia) fosse distaccato dal Veneto ed aggregato alla provincia autonoma di Bolzano. Il referendum si è contraddistinto per la netta vittoria dei "sì" e per il superamento dei due quorum qualificati. Ora il comune sta seguendo la procedura prevista dalla Costituzione e dalla legge sui referendum.

Galleria d'immagini[modifica]

Fusties de vita umana encònten ta Fodom da la eté dla pera, dla preistoria, dl mesolitich, canche i prums ciaciadours passova soura i joufs fora per jì da na val a l'autra: al é sté ciapé reperc sun Pordou, sun Ciaulonch, Fauzares, Valparola ez. O an pò ence tré ca l temp retich (l prum milené dant Crist), ciamò puech conesciù per cie che reverda Fodom. Al basta recordé la stela che é vegnuda ciateda dl 1866 sun Mont de Poure con na iscrizion tl alfabet nord-etrusch lassoura. Encuei pòn la vedei tl museum zivich de Bulsan. I Romans ne à nia lascé truepes fusties te nostes vals, tout fora l lingaz ladin y la parzelisazion dl teritore te Ampez y a San Martin de Tor.

L prum medieje che à da cie fé con Fodom, ence sce la val ne vegn nia menzioneda, é l 1027 do Crist, canche l emperadour todesch Konrad II ti scinca al vescul de Persenon la val dl En (Inn) y dl Isarch con laprò bonamenter ence la val da Fodom.

Samben à l vescul de Persenon mané ta Fodom y ta Col colonisadours da la val Isarch y da Puster per runcé plu che ala jiva chest piz y chesta jent se à mescedé con la popolazion che vivova bele chilò. Bele tl undejeisem secul ti ova l vescul scinché valch mesc a la claustra (convent) de Neustift (ti prums documenc pòn lieje i inoms Pouchberg, Puchperc, Wersil per la zona de Col, plu tert Puechenstein y Livinal o Livinalilongo).

La val vegniva spo tost deda ju en feud a signours che scodiva les coutes y les diejimes. Ai fajova da giudesc tl inom dl vescul. Al se trata dles families di Schöneck, di Avoscans, di Stuck y di signours da Villanders. Ma coche ai ciapova tres plu podei à l vescul dezidù de i mudé fora tres i capitans (dal 1426 inant). Chisc é restés tl ciastel d’Andrac enfin a la secolarisazion dl prinzipat vescovil tl 1803. L zenter dla aministrazion é, per chest trat de temp, dagnora sté l ciastel. Chest, someiel, é vegnù venù a la Curia vescovila da Hartwig de Puochenstein bele entourn al 1200. Ti secui vegnus do à l vescul tres deplù perdù sie podei ti confronc dl grof dl Tirol. Sie prinzipat depenova enscí diretamenter dal Imper todesch y formalmenter ne fajòvel nia pert dl Tirol. Ma defat ével dassen lié, o an podessa dì confederé, con el: tl ciamp dla defendura teritoriala per ejempl o dles coutes. L vescul tolova ence pert a la dieta dl Tirol a Dispruch (Tiroler Landtag).

Al ruva l 1400: Tl 1454, 1457, 1458 y dl 1460 él sté te chest piz l cardinal y filosof Nikolaus da Kues (Cusanus), enlaouta vescul de Persenon, che se ova asconù tl ciastel, do che al s'en fova sciampé dant al grof dl Tirol Sigismund. Y sun l ciastel àl scrit o fenì n valgunes de sies operes. Dl 1451 él ence l prum statut scrit (per todesch) dla val da Fodom con laite leges y regolamenc.

La popolazion à abù te duc chisc agn na vita stentousa: ciaresties, l dieje a si patrons (l vescul), debic, malores de vigni sort, la gran mueria. Ma ala é empò steda bona de jì inant, a laoré i ciamps, a tegnì la ciaussa (bestiam), a fé vita de comunité.

Na tesa enteressanta é chela proponuda dal studious Lois Craffonara y che reverda ciamò l Medieve: aladò de el vivòvel tla pert auta de Fodom ciamò tl Medieve na mendranza celtica: Craffonara dij che l inom Artesena, ciapé te n vedl document, é l vedl inom dla mont de Chierz.

Artesena é spo vegnù tradut te mons Urser (mont da la lours): defat ence Artesena à l medem significat (artos=celtich= la lours). Chesta traduzion é gnuda fata da na popolazion che fova bona da descore celtich y che conesciova ence l significat de Artesena. Craffonara á ciapé na autra parola celtica ta Fodom: Rin Cocen, che fossa l Ruf de Ruacei. "Rin" é la paròla celtica per ruf; cocen l é la vedla parola ladina (adoreda ciamò ti prums agn dl 1900 ta Fodom) per l colour "ros".

Tl 1603 adum con Fascia y Mareo formeia Fodom l gran decanat de „Cis et ultra montes" enfin al ann 1788. Dal 1824 inant é Fodom n decanat a pert con laprò la curazia de Calfosch y la espositura de Corvara.

I ruvon al 1797, l ann de Caterina Lanz, l’eroina/sauderina de Spinges, nasciuda a Al Plan y morta ta Fodom. Ala à paré ju dal mur de cortina de Spinges i nemisc franzeisc. Entourn ela él nasciù duta na liejenda. Do agn a Spinges y Persenon éla juda cuega dl preve a Col, spo ta Andrac olàche ala é morta tl 1854.

Tl 1803 él sté la secolarisazion dl prinzipat vescovil de Persenon, da chesta data fej la val da Fodom definitivamenter pert dl Tirol. Tl 1809 él spo sté la insurezion dl Tirol sot a Andreas Hofer contra i franzeisc y i bavareisc. Ai 2 de november 1809, enscì nes conta Pietro Favai y Johann Alton, é 13 fodoms stés bogn de fermé a Plan de Sala, sun col de batalia, 1100 saudés franzeisc per na mes’ora.

Do l 1815, temp de restaurazi on, él belavisa endò ruvé la pesc. Fodom tl 1800 é dagnora sté al de fora di gran avenimenc: giudesc (vicar) de terza classa (Landgericht III. Klasse) dal 1817 al 1849 pro l Certl de Bornech, encandenò, dal 1868 enfin a la pruma vera adum con Ampez formòvel l Capitanat (Bezirkshauptmannschaft) dut ladin. Tl 1848, 1859 y 1866, entant les veres de independenza dl’Italia, à tout pert i fodoms a la defendura dl Tirol y dla Austria.

Spo él vegnù la pruma vera, dret conesciuda da la popolazion ajache i on trueps libri che descor de chest burt temp: al basta demé recordé i laours de Luciana Palla. Cinch agn do la fin dla pruma vera, tl 1923, é la val da Fodom vegnuda destacheda da Bulsan o miec da Trent y lieda a la nueva provinzia de Belun.

Al é ruvé l temp fosch dl fascism, dl nazionalsozialism y dles opzions che à lascé sies pedies ence ta Fodom.

Do la seconda vera à l comun y la popolazion da Fodom damané de vegnì endò tacheda pro al Sudtirol. Sibe l’Austria che la SVP (Südtiroler Volkspartei, nasciuda tl 1945) ova cialé de tré ite tles tratatives empruma per l’autodeterminazion, spo per l’autonomia ence i trei comuns de Souramont, ma Degasperi, l minister talian, se à dassen paré decontra. Fodom, Col y Ampez tl 1946 damanova endò de jì con Bulsan, tl 1947, foradenia, con Trent, ma ai é empò restés pro Belun contra la volonté dla popolazion. Tentatifs de ruvé endò pro Bulsan é vegnus fac tl 1973 con na delibera dl Comun da Fodom y tres n prereferendum ti agn '90.

Y per scluje ju con l 1964 é passé Fodom y Col da la diozesa de Persenon - olache ai audiva bele da plu de 900 agn - sot a chela de Belun y al se à cherpé l ultim fil che liova adum dutes les vals ladines.

L fedom vën rujenà ti chemuns de:

  1. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 356.
  2. Regio Decreto 21 gennaio 1923, n. 93, art. 2
  3. AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 346.
  4. Vito Pallabazzer, I nomi di luogo dell'Alto Cordevole, vol. 3, Leo S. Olschki editore, 1972, p. 93.
  5. Statuto comunale di Livinallongo.
  6. 6,0 6,1 Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3