Dipartimento:Wikiversità/Promozione/Interprogettualità e WMI/doc dicembre 16

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Il titolo di questa pagina non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Memoria interprogetto da presentare all'assemblea di Wikimedia Italia.


La versione aggiornata del documento è consultabile qui.

Trento, 10 dicembre 2016

Dichiarazione congiunta[modifica]

Siamo utenti attivi di Wikiversità. Contribuiamo dall'Italia. Ci rivolgiamo a Wikimedia Italia in quanto capitolo italiano della WMF, di cui condividiamo fortemente l'impegno per l'open content e le libertà digitali.

Abbiamo un sogno (cit.); il movimento di diffusione della cultura attraverso la rete, promosso con clamoroso successo da Wikipedia e dai suoi utenti, può avere orizzonti più vasti, articolazioni più varie, dar vita a una vera infrastruttura culturale integrata e pervasiva. Questo può accadere solo in parte all'interno di Wikipedia, per non stravolgerne la natura di enciclopedia, il cui buon nome e la cui autorevolezza, faticosamente conquistati e difesi, i wikipediani tendono (giustamente) a salvaguardare da sperimentalismi troppo audaci.

Per questo, e per esprimere il meglio della vocazione individuale di ciascuno, noi ci impegnamo attivamente, nello stesso spirito collaborativo e volontaristico che ha fatto grande Wikipedia; dedichiamo tempo, energie, passione e competenze a costruire, giorno dopo giorno, progetti differenziati, ognuno con una forte identità e coscienza della propria mission. Lo facciamo anche perché è convinzione di tutti noi che quella società italiana di cui siamo parte attiva possa trarre beneficio da una diffusione partecipativa e partecipata della conoscenza, e dell'amore per essa, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, riscoprendo in forme nuove quella vocazione alla creatività e al volontariato che le è propria da sempre.

Qualcuno di voi ricorderà i primi passi di Wikipedia in italiano, la crescita faticosa degli anni dal 2001 al 2003, sorretta da una fiducia incrollabile e finalmente premiata dalla rete e dalla società. Anche noi, ognuno dei nostri progetti, siamo partiti da zero, e spesso con difficoltà non minori, sia perché operiamo in ambiti più specifici, sia perché l'offerta di contenuti su internet si fa ogni giorno più varia e non basta più la buona volontà, come poteva essere nei primi anni Duemila, per emergere e differenziarsi. Questo ci dà però un vantaggio: siamo chiamati a guardare olte i confini di ogni singolo progetto, a cercare di costruire una comunità attivamente dialogante a livello interprogetto, tesa a offrire al lettore contenuti il più possibile integrati. La specificità dei progetti, infatti, li rende per forza complementari, anzi quella di completarsi a vicenda è la loro ragion d'essre fin dal principio. Questo percorso d'integrazione dei contenuti non sarà rapidissimo, è frenato da qualche ostacolo tecnico (comunque superabile, come la transclusione interprogetto) ma dimostra fin d'ora che la creatività e l'apertura (i nostri punti di forza) ci indicano una strada ambiziosa ma molto concreta, che esalti le potenzialità dei progetti WMF in tutti i campi della conoscenza.

L'integrazione è anche fare squadra: è lo spirito che porta wikipediani di tutto il mondo, e wikimediani di tutti i progetti, a costruire insieme una realtà come Commons, mettendo in comune il lavoro fatto. Le comunità più piccole sono particolarmente sensibili a questo spirito: non in tutte ci sono utenti esperti di grafica o di programmazione; anche nella ricerca di dialoghi con realtà esterne, per ora faticosa ma che portiamo avanti con tenacia, ci giova presentarci come parte di un ambito più vasto e più completo. Wikiversità (ma anche Wikipedia), senza Wikisource, non potrebbe contare su una raccolta di testi online di qualità, indispensabili per esempio quando si parla di leggi o di letteratura, o dovrebbe affidarsi a risorse esterne; mentre Wikisource non offre (sarebbe dispersivo) quegli apparati critici e didattici che il lettore può trovare su Wikibooks o su Wikiversità.

Per tutti questi motivi, crediamo che sia importante che Wikimedia Italia prosegua nel suo fondamentale impegno di promozione, anche a livello istituzionale, di tutti i progetti WMF, attraverso le iniziative che abbiamo visto e apprezzato negli anni, e che questo avvenga con una particolare attenzione alle specificità e potenzialità dei singoli progetti. Questo richiede una conoscenza forse più approfondita degli stessi, delle dinamiche interne alle varie comunità di utenti, e un dialogo più fitto che le faccia sentire pienamente partecipi delle attività di WMI. A questo scopo vorremmo sottoporre alcune proposte che abbiamo elaborato insieme.

Per finire, crediamo sia utile sottolineare che gli utenti di progetti più piccoli possono essere facilmente motivati ad attivarsi in WMI, sia per lo spirito pionieristico e quindi dinamico che li caratterizza, sia per la necessità di dar voce ai progetti stessi. Sta anche a WMI incoraggiare questa potenziale partecipazione.

Un referente interprogetto[modifica]

Il referente interprogetto sarebbe una figura interna a WMI. Idealmente sarebbe un volontario con una certa esperienza nei rapporti con soggetti anche istituzionali (scuole, università, musei, biblioteche) e comunque disposto ad attivarsi in tal senso. Sarebbe inquadrato nell'associazione in maniera analoga ai coordinatori nazionali di progetto (e potrebbe anche cumulare i due incarichi, purché sia fortemente motivato sulle tematiche interprogettuali). Avrebbe il compito di mantenere contatti frequenti con tutti i progetti, soprattutto con le comunità piccole che lo richiedono, seguendone l'evoluzione e le dinamiche interne e suggerendo occasioni per promuoverli. Sarebbe l'interlocutore cui rivolgersi per tutte le richieste a WMI. Dovrebbe informare con una certa regolarità gli organi sociali sull'evoluzione dei progetti e delle attività interprogetto. Avrebbe, inoltre, la responsabilità di informare (con un semplice link in tutti i bar) su bandi e altre iniziative di interesse promosse da WMI.

Communicazioni di WMI ai progetti[modifica]

Allo scopo di poter adottare le opportune iniziative, sia come comunità, sia come singoli utenti, sia, per quelli che lo sono, come soci WMI, voremmo essere informati per tempo, tramite link al bar di tutti i progetti (o di quelli, di volta in volta, chiamati in causa), su tutte le attività di interesse, quali in particolare:

  • Bandi di interesse (finanziamento di progetti, borse, eventualmente assunzioni);
  • Assemblee, per far pervenire eventuali comunicazioni (ovviamente nemmeno questo è un diritto, ma crediamo sia nell'interesse della mission di WMI);
  • Raduni, edit-a-thon e simili in Italia, anche non organizzati da WMI, ma di cui questa è a conoscenza;
  • Rapporti di WMI con WMF e con altri soggetti, per esempio istituzionali, nella misura in cui siano conivolti, attivamente o passivamente, i progetti;
  • In particolare qualsiasi attività, anche meramente esplorativa, che abbia per oggetto servizi analoghi ai nostri progetti, offerti da soggetti esterni;
  • Produzione e diffusione di materiale promozionale, in relazione alla possibilità di far conoscere le attività dei progetti;
  • Materiale analogo del passato recente, allo scopo di far pervenire eventuali pareri e suggerimenti;
  • Incontri a livello scolastico e universitario in cui sono coinvolti i progetti;
  • ...

Branding piú inclusivo[modifica]

Apprezziamo gli sforzi di WMI per una nomenclatura inclusiva nei documenti interni, dove spesso si parla (giustamente) di "progetti Wikimedia" e non di un progetto singolo. Coerentemente, ci piacerebbe che, quando è il caso, ci fosse più attenzione a questo aspetto anche nei rapporti coll'esterno; per esempio suggeriamo di valutare se il "Wikipediano in residenza" non possa più appropriatamente essere, di nome e di fatto, un "Wikimediano in residenza", orientato a operare su più progetti e anche a livello interprogetto. Ci rendiamo conto che ai soggetti esterni interessa per lo più "collaborare con Wikipedia" e questo è già lodevole, ma crediamo che in certi casi possano essere informati e sensibilizzati anche sulle potenzialità degli altri progetti.

Incarichiamo Mizardellorsa di esporre e rappresentare, anche oralmente, le nostre richieste e proposte agli organi di Wikimedia Italia.

Seguono le firme degli utenti:

(Le firme sotto il nome del progetto indicano gli utenti attivi in quel progetto. Si può comunque firmare anche a titolo individuale).

Wikiversità

(discussione)

A titolo individuale

Wikiversità[modifica]

Le nostre richieste sono esposte, per la maggior parte, nella dichiarazione congiunta. In particolare appoggiamo fortemente la proposta di istituire un referente interprogetto presso WMI, visto che in occasione del raduno dell'11 giugno si sono verificati malintesi che con una comunicazione più curata si sarebbero potuti evitare. Teniamo però particolarmente a far conoscere alcune iniziative che ci stanno a cuore e che crediamo meritino l'appoggio, ed eventualmente in prospettiva il supporto attivo, di WMI:

  • Di concerto con Wikisource, contatti esplorativi con la Sezione ladina dell'Università degli studi di Bolzano e col Sovrintendente alle scuole delle località ladine; è stato riscontrato un interesse che fa ben sperare (questi soggetti sono per natura molto cauti);
  • Sono avvenuti contatti promettenti con Vikidia, una wiki didattica per lettori giovanissimi esterna a WMF, in vista di possibili collaborazioni;
  • Stiamo studiando l'implementazione degli Open Badges un progetto lanciato nel 2012 da Mozilla in uno sforzo per standardizzare il riconoscimento di competenze ed esperienze all'interno ed all'esterno dell'istruzione formale. Visto anche quanto rapidamente si sta diffondendo, crediamo che questa sia il passo in avanti più rilevante nel mondo dell'eLearning dalla comparsa dei primiOCW. Crediamo inoltre che il futuro di Wikiversity dipenderà dalla capacità di adattarsi a questo cambiamento e che questa sia la direzione più promettente per attirare una comunità solida su questo progetto. Avremmo intenzione di promuovere (e implementare se necessario) in prima persona l'inclusione di un sistema di rilascio Badges attraverso Wikimedia. Utente:Lucubro ha un sistema in mente per garantire una certificazione di qualità che si basa sul modello peer-to-peer adottato già con successo da Peer 2 Peer University. Brevemente è la comunità ad eleggere "mentori" che possono rilasciare badge a studenti e farli diventare a loro volta mentori, così che la comunità si auto-alimenti. I badges potrebbero riconoscere anche impegni sostanziali nella creazione di risorse, non soltanto nella loro fruizione, dando così ancora più concretezza alla frase "imparare facendo".
  • Incoraggiamo la diffusione delle biblioteche scolastiche innovative; per cogliere in tempo utile queste occasioni (recentemente è uscito un bando del MIUR) sarebbe prezioso coordinarci col progetto scuole di Wikipedia;
  • Siamo attivamente impegnati nella promozione del progetto anche sui social media;
  • Segnaliamo che nel 2017 ricorrerà il decennale di Wikiversità, che ci piacerebbe evidenziare con opportune iniziative;
  • Seguiamo con vivo interesse la sperimentazione, sull'adozione degli ebook come libri di testo nelle scuole e il superamento dei problemi burocratici connessi.
  • Ci si sta sforzando di coprire l'area dei Bisogni educativi speciali, con iniziative interprogetto: in particolare per gli ipovedenti mettere a disposizione in formato epub ingrandibili a piacere i testi degli autori previsti dai programmi scolastici.
  • Abbiamo una pagina Facebook che riguarda Wikiversità e che stiamo tentando di usarla per farla conoscere a più persone possibili

Ci rendiamo conto che non è compito di WMI, ma per conoscenza, e visto che molti soci sono wikipediani attivi: lamentiamo una scarsa attenzione della comunità wikipediana alle nostre richieste, che peraltro non hanno nulla di stravagante, rientrando nel solco di prassi consolidate; questo in parte avviene anche perché la discussione su quel progetto rischia di essere, a nostro sommesso parere, a volte dispersiva e autoreferenziale. Rischia di farsi strada la sensazione che si debba "sapere come muoversi"; naturalmente non è così, ma sarebbe nell'interesse di quella comunità dare un'immagine di sé più attivamente dialogante coll'esterno (e poi tanto esterni non siamo). Queste nostre impressioni sono certamente discutibili, ma in un'ottica interprogettuale la comunicazione dovrebbe essere una priorità da incoraggiare in tutti i modi. È vero che ultimamente alcuni ci hanno scritto per segnalarci iniziative e questo lo apprezziamo molto.