Curia Romana

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Curia Romana
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Diritto canonico

La Curia Romana è il complesso di organi ed autorità che costituiscono l'apparato amministrativo della Santa Sede, che coordina e fornisce l'organizzazione necessaria per il corretto funzionamento della Chiesa cattolica e il raggiungimento dei suoi obiettivi. Viene generalmente considerato rappresentare il governo della Chiesa.

Curia nel latino medioevale e dell'epoca successiva, significava "corte", nel senso di "corte reale" piuttosto che in quello di "corte legislativa" (anche se i due significati sono storicamente correlati). La Curia Romana, quindi, è la Corte Papale, ed assiste il Papa nello svolgimento delle sue funzioni.

In questo senso la Curia Romana è cresciuta poco per volta nella storia della Chiesa Cattolica, raggiungendo l'apogeo della sua importanza durante l'ultimo periodo del potere temporale del Papato, cessato de facto nel XIX secolo con l'unificazione all'Italia dello Stato Pontificio e formalmente con i Patti Lateranensi del 1929.

Scopi[modifica]

«Nell'esercizio della sua suprema, piena ed immediata potestà sopra tutta la Chiesa, il romano Pontefice si avvale dei dicasteri della curia romana, che perciò compiono il loro lavoro nel suo nome e nella sua autorità, a vantaggio delle Chiese e al servizio dei sacri pastori.»

(Christus Dominis, 9)

La Segreteria di Stato è l'organo della Curia Romana che collabora più da vicino con il Papa nella guida della Chiesa universale, sia coordinando i vari uffici della Santa Sede che curando i rapporti con gli Stati e gli organismi internazionali.

La segreteria di Stato[modifica]

Struttura[modifica]

È presieduta dal Cardinal Segretario di Stato, il massimo esponente dell'attività politica e diplomatica della Santa Sede. Si articola in due sezioni, la Sezione per gli Affari Generali e la Sezione per le Relazioni con gli Stati, nonché nell' Ufficio del Protocollo.

I Sezione: Affari generali[modifica]

È una sorta di ministero per gli affari interni, si occupa della direzione e del coordinamento di tutti gli uffici della Santa Sede: custodisce il Sigillo papale (con cui vengono autenticati gli atti più importanti del pontefice) e l'anello piscatorio (con cui vengono sigillati i brevi), vigila sugli organi di informazione della Santa Sede (il Portavoce, l'Osservatore Romano, la Radio Vaticana e il Centro Televisivo Vaticano) e pubblica gli Acta Apostolicae Sedis (il bollettino ufficiale della Santa Sede). È posta sotto la direzione del Sostituto per gli Affari Generali (di regola, un arcivescovo titolare, al momento Giovanni Angelo Becciu), coadiuvato dall'Assessore per gli Affari Generali (un prelato), incarico ricoperto dal 16 luglio 2009 da Peter Brian Wells.

II Sezione: Relazioni con gli Stati[modifica]

È l'equivalente di un ministero degli affari esteri; cura, anche attraverso le Nunziature apostoliche, i rapporti diplomatici della Santa Sede con gli Stati stranieri e gli altri organismi internazionali; gli compete anche la stipula di accordi come i concordati. È posta sotto la direzione del Segretario per i Rapporti con gli Stati (di regola, un Arcivescovo titolare, fino al 15 settembre 2006 mons. Giovanni Lajolo, poi mons. Dominique Mamberti), coadiuvato dal Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati (un prelato), ed è assistito da una commissione di Cardinali e Vescovi.

Ufficio del protocollo[modifica]

L'Ufficio del protocollo della Segreteria di Stato, oltre ad occuparsi dei rapporti con il Corpo diplomatico, è incaricato delle procedure relative al placet per i nuovi ambasciatori, dell'accoglienza al loro arrivo in Roma, delle prime visite protocollari al Sostituto per gli Affari Generali per la consegna delle copie delle lettere credenziali e al Segretario per i Rapporti con gli Stati della comunicazione ufficiale dell'udienza solenne per la presentazione delle lettere credenziali al Pontefice e di tutte le altre formalità di rito che riguardano gli altri funzionari diplomatici accreditati presso la Santa Sede. Esso si occupa, inoltre, delle richieste di visite al Santo Padre, dell'invio di Missioni pontificie temporanee o di Inviati speciali, ecc.

Il segretario di Stato[modifica]

Il 1º dicembre 1990, Giovanni Paolo II nominò Segretario di Stato l'arcivescovo Angelo Sodano (già Nunzio Apostolico e, fino a quel momento, Segretario per i Rapporti con gli Stati), creato cardinale il 28 giugno 1991: Sodano è stato inizialmente confermato nel suo ruolo donec aliter provideatur anche da papa Benedetto XVI.

Egli è stato in seguito sostituito con effetto dal 15 settembre 2006 dell'arcivescovo di Genova, cardinale Tarcisio Bertone, già segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.

Storia[modifica]

Dopo il Concilio di Costanza (1418), che mise fine al grande Scisma d'Occidente, il papa assunse sempre di più la duplice veste di capo della Chiesa universale e monarca assoluto dello Stato della Chiesa: per la trattazione degli affari politici della Curia Romana, papa Martino V istituì la Camera Secreta; nel 1487, sotto papa papa Innocenzo VIII, le sue funzioni passarono alla Secreteria Apostolica, una commissione composta da 24 Cardinali Segretari Apostolici e presieduta da un cardinale Secretarius domesticus, a cui Leone X affiancò un esperto di questioni politiche, il Secretarius Intimus (non sempre un prelato), che assunse la direzione pratica degli affari di Stato.

Con l'affermarsi del nepotismo, le funzioni della Segreteria Apostolica passarono al Cardinal Nepote, un congiunto del pontefice, sempre assistito dal Secretarius Intimus, che era anche incaricato di curarne la formazione: sotto Paolo V Borghese, il titolo Secretarius Intimus venne mutato in quello di Segretario di Stato (sempre affiancato al cardinal nipote) e, a partire da papa Innocenzo XI, questa carica poté essere attribuita solo a un cardinale; quando Innocenzo XII, con la bolla Romanum decet pontificem (23 giugno 1692), mise fine al nepotismo, il Segretario di Stato assunse ufficialmente e da solo il suo potere.

Nel 1833 Gregorio XVI prepose alla Segreteria di Stato due segretari, uno per gli affari interni e uno per quelli esteri, ma Pio IX riunì, nel 1846, le due funzioni in una sola persona pur lasciando l'ufficio diviso in due sezioni. Dopo la fine dello Stato Pontificio (1870), la Segreteria di Stato (insieme a tutta la Curia Romana) venne profondamente rinnovata con la Costituzione Apostolica Sapienti Consilio (29 giugno 1908) da papa Pio X; venne nuovamente riformata dopo il Concilio Vaticano II da Paolo VI, con la Costituzione Apostolica Regimini Ecclesiae Universae (15 agosto 1967). Giovanni Paolo II con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus (28 giugno 1988) gli ha conferito l'attuale fisionomia.

Riepilogo delle strutture[modifica]

I seguenti organi o cariche, secondo il sito web ufficiale del Vaticano ([1]), compongono la Curia:

Si deve notare che è normale per ogni diocesi Cattolica Romana avere una curia nella sua amministrazione. Per la Diocesi di Roma, queste funzioni non sono gestite dalla Curia Romana, ma dal Vicariato generale di Sua Santità per la Città di Roma, come previsto dalla costituzione apostolica Ecclesia in Urbe. Il Vicario Generale, tradizionalmente un cardinale, e il vicereggente, che detiene il titolo personale di arcivescovo, supervisionano il governo della diocesi facendo occasionale riferimento al Papa stesso.

Collegamenti esterni[modifica]

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