Suono (batteria)

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Suono (batteria)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Batteria
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%
Esempi audio
Componente Spiegazione Audio (Ogg Vorbis)
Rullante rullante
rullante con sordina
battente sul bordo
Grancassa grancassa con sordina
Tom-tom tom da 8 pollici
tom da 12 pollici
tom a terra (timpano)
Charleston charleston chiuso
charleston aperto
charleston aperto e chiuso tramite l'azione dei pedali
Crash percussione
Ride percussione normale
percussione sulla campana
percussione sul bordo
Ritmi tipico ritmo rock sul charleston
tipico ritmo rock sul piatto ride

Il suono del tamburo dipende dallo spessore e dalla lunghezza del fusto, nonché dal materiale con cui è realizzato. Qui si analizza il suono della batteria con fusti in legno.

  • Un fusto sottile (oggi si arriva al minimo a 5mm, ma esistono da 6, o da 7) conferisce un suono molto risonante, aperto, ricco di armonici, ma di basso volume. Questo poiché un fusto sottile tende a vibrare di più se percosso; infatti l'energia data dal colpo viene utilizzata in gran parte nella vibrazione del fusto del tamburo, dunque quella rimanente che dovrebbe dare volume al colpo è bassa: il suono che deriverà sarà più risonante e caldo ma con minor volume.
  • un fusto spesso (dagli 8 ai 10-12mm) conserverà meglio l'energia data al momento della percussione, la sua rigidità provoca una scarsa dispersione di energia sul fusto. Il suono sarà molto più potente, incentrato sulla nota di base e con pochi armonici che vengono dati dalla vibrazione del fusto. Tuttavia un fusto spesso avrà un suono più freddo di uno sottile, per il fatto di non avere quella gamma di frequenze (i batteristi lo chiamano "corpo") data dalla vibrazione del legno, cioè dall'aumento di suoni in uscita.

La lunghezza del fusto influisce prevalentemente sulla velocità di risposta del tamburo, cioè sulla durata della nota prodotta, ma a parità di diametro influenza pesantemente anche l'intonazione del tamburo stesso.

  • un fusto lungo (fusto power) assicura un lungo sustain della nota emessa (usato tipicamente nel rock), poiché l'energia del colpo viene trattenuta all'interno per un tempo maggiore che in un fusto corto. Per lo stesso motivo il fusto lungo è meno sensibile ai suoni piano, poiché per innescare una buona vibrazione in un tamburo a fusto lungo è necessario un colpo più forte che su un fusto corto.
  • un fusto corto (fusto standard) assicura un breve sustain della nota (usato tipicamente nel jazz ma non solo). Il fusto corto assicura una rapida risposta del tamburo e a parità di figura ritmica il fusto corto permette una esecuzione comprensibile anche a volume pianissimo.

Questa distinzione non è netta ed ogni parametro è influenzato in parte dagli altri.

Quindi:

  • Fusto sottile e corto: suono risonante, caldo, armonico, ma poco volume (usato tipicamente nel jazz).
  • Fusto sottile e lungo: suono risonante, medio volume, versatile.
  • Fusto Spesso e corto : suono imponente, suono incentrato prevalentemente sulla risonanza, usati per la costruzione dei rullanti.
  • Fusto spesso e lungo : suono imponente, molto focalizzato sulla nota fondamentale, poco risonante, suono un po' freddo.

Inoltre il fusto spesso è molto più sensibile di quello sottile al cambio di pelli diverse, poiché il contributo al suono globale di un fusto spesso è minore e contribuisce solo a fare da amplificatore alle pelli. Al contrario un fusto sottile genera meno differenze di suono tra una pelle e l'altra poiché reagisce subito alla vibrazione del colpo, facendo dominare il proprio suono su quello della pelle. Le caratteristiche sonore vengono influenzate anche da come lo strato di legno è stato realizzato, se con le venature orizzontali o verticali: nel caso di venatura verticale, la nota fondamentale, cioè il suono emesso senza produzione di armoniche, scende leggermente di tonalità, poiché il suono si propaga più velocemente attraverso esse. Nel caso di venatura orizzontale (tipico nei rullanti), l'onda sonora si rifrange, cioè viene in qualche modo frenata dalle venature, quindi si ottiene una produzione più elevata di armoniche che nel caso di venature verticali. Nessuna casa costruttrice di tamburi ad oggi specifica la disposizione dei legni nei tamburi, quindi non è in generale possibile conoscere con anticipo questa caratteristica.

Le case costruttrici più celebri sono Premier, Slingerland, Gretsch, Ludwig, Sonor, Tama, Mapex. In America nasce, prima del 1900, la Rogers, denominata "La Cadillac delle batterie". Nota per l'innovazione della meccanica (Swiv-o-matic), ancora oggi, benché assorbita dalla Yamaha oramai dagli anni 80, è la marca i cui pezzi mantengono le più alte quotazioni tra i collezionisti.

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