Recupero per l'atletica leggera
Organizzare bene i tempi di recupero fra un'attività e l'altra è essenziale per un corretto allenamento.
Il recupero deve essere rapportato al tipo di sforzo richiesto dall'allenamento (in particolare alla sua intensità). In genere dopo il recupero la respirazione ed il ritmo cardiaco devono tornare ai livelli del riscaldamento mentre l'acido lattico non deve superare valori eccessivi (non deve provocare dolore muscolare). Queste regole non devono essere osservate troppo rigidamente, soprattutto per chi inizia la pratica sportiva, l'importante è che le prestazioni fisiche rimangano abbastanza costanti e che dopo l'allenamento la stanchezza venga smaltita in poco tempo.
Allenamento anaerobico
[modifica]Spesso l'allenamento comporta l'esecuzione di esercizi anaerobici (qualsiasi esercizio che comporti un accumulo di acido lattico talvolta anche corse di mezzofondo), in questo caso è bene mantenere un ritmo cardiaco abbastanza elevato sia prima che dopo l'esercizio (o gli esercizi), per evitare l'accumulo dell'acido lattico (che deve essere smaltito in seguito). Nonostante ciò è necessario recuperare il fiato (la respirazione rimane elevata anche per bruciare l'acido lattico, comunque questo meccanismo fisiologico non garantisce lo smaltimento completo e perde efficacia se il soggetto è fuori allenamento debilitato o eccessivamente stanco). È consigliabile eseguire alcuni esercizi di mobilità e stretching o qualche andatura durante il recupero per mantenere caldi i muscoli e smaltire l'acido lattico più velocemente. I tempi di recupero in per corse come i 400 sono sui 4 minuti quando si eseguono delle ripetute. Alla fine dell'allenamento è bene effettuare il defaticamento appena ripreso il fiato.
Allenamento aerobico
[modifica]Per gli esercizi aerobici (che non provocano un accumulo significativo di acido lattico) il recupero deve solo riportare il ritmo cardiorespiratorio ad un livello accettabile. Di solito sono sufficienti due minuti.