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Nosografia psichiatrica (DSM e ICD)

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Nosografia psichiatrica (DSM e ICD)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Psichiatria
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 25%

I disturbi psichiatrici data la loro natura hanno da sempre posto diverse difficoltà dal punto di vista diagnostico, dato che al contrario della maggior parte delle patologie non sono classificabili tramite variazioni di componenti materiali quali i parametri biochimici di laboratorio.

Per ovviare a questo evidente problema negli anni si è cercato di applicare un approccio schematico e nosografico nella classificazione dei disturbi psichiatrici, in modo tale da permettere una più semplice ed oggettiva diagnosi.

Attualmente in psichiatria esistono vari metodi di classificazione: i più impiegati ed apprezzati sono il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM) redatto dalla American Psychiatric Association e la International Classification of Diseases (ICD) rilasciata dal WHO.

La prima edizione del DSM venne pubblicata nel lontano 1952. Attualmente la più recente è la quinta, rilasciata nel 2013 e aggiornata nel marzo 2022 con l'edizione DSM V TR (ossia Text Revision).

Il DSM descrive più di 370 malattie psichiatriche, ognuna con i propri peculiari sintomi raccolti in base a dati epidemiologici e criteri diagnostici, e generalmente raggruppate in varie aree.

Il DSM V suddivide i disturbi psichiatrici in:

  • Disturbi nel neurosviluppo: ad esempio la disabilità intellettiva (prima nota con il termine "ritardo mentale") e i disturbi dello spettro autistico.
  • Spettro della schizofrenia ed altri disturbi psicotici.
  • Disturbi bipolari e altri disturbi correlati.
  • Disturbi depressivi.
  • Disturbi d'ansia.
  • Disturbi ossessivo-compulsivi e altri disturbi correlati.
  • Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti.
  • Disturbi dissociativi.
  • Disturbi da sintomi somatici.
  • Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
  • Disturbi dell'evacuazione.
  • Disturbi del ritmo sonno-veglia.
  • Disfunzioni sessuali.
  • Disforia di genere.
  • Disturbi da comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta.
  • Disturbi correlati a sostanze.
  • Disturbi neurocognitivi.
  • Disturbi della personalità.
  • Disturbi parafilici.
  • Altri disturbi mentali.

Il DSM V TR, uscito nel 2022, presenta tra le varie modifiche una riscrittura nella presentazione dei vari disturbi, alcune modifiche ai criteri diagnostici e alle tipologie di disturbi (ad esempio, è stato ripristinato il disturbo dell'umore non specificato ed è stato aggiunto il disturbo da lutto persistente).

La ICD (attualmente all'undicesima versione, pubblicata nel 2018 e adottata ufficialmente nel gennaio 2022) rappresenta la classificazione ufficiale redatta dal WHO e contiene in maniera schematizzata tutte le malattie riconosciute a livello internazionale: i disturbi psichiatrici vengono descritti nel capitolo 7.

Esistono vari formati, come ad esempio quello per l'utilizzo clinico e quello impiegabile in fase di ricerca. La ICD 11 viene utilizzata come classificazione ufficiale nelle cartelle cliniche; tuttavia, il DSM risulta all'atto pratico quello maggiormente impiegato nella pratica clinica, in quanto ritenuto più dettagliato ed esaustivo.