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Morfosintassi latina

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Morfosintassi latina
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Grammatica latina

Prima declinazione

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Questa è la prima delle cinque declinazioni latine. I sostantivi che vi appartengono hanno il nominativo in ed il genitivo in -ae.

Hanno uguale uscita:

  • Nominativo e vocativo singolare ().
  • Genitivo e dativo singolare, nominativo e vocativo plurale (-ae).
  • Dativo ed ablativo plurale (-īs).

L'ablativo singolare differisce dal nominativo e dal vocativo singolare solo per la quantità dell'uscita .

Seguono la prima declinazione anche gli aggettivi femminili della prima classe del tipo bona, -ae (= buona).

Sostantivi femminili

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La prima declinazione comprende sostantivi per lo più femminili col tema in .

  • Silvă corōnat aquas. Ovidio = La foresta circonda le acque.

Modello: silva, -ae = selva, foresta.

Caso Singolare Plurale
Nominativo silv-ă = la foresta silv-ae = le foreste
Genitivo silv-ae = della foresta silv-ārŭm = delle foreste
Dativo silv-ae = alla foresta silv-īs = alle foreste
Accusativo silv-ăm = la foresta silv-ās = le foreste
Vocativo silv-ă = oh foresta! silv-ae = oh foreste!
Ablativo silv-ā = con la foresta silv-īs = con le foreste

Modello: rosa, -ae = rosa.

Caso Singolare Plurale
Nominativo ros-ă = la rosa ros-ae = le rose
Genitivo ros-ae = della rosa ros-ārŭm = delle rose
Dativo ros-ae = alla rosa ros-īs = alle rose
Accusativo ros-ăm = la rosa ros-ās = le rose
Vocativo ros-ă = oh rosa! ros-ae = oh rose!
Ablativo ros-ā = con la rosa ros-īs = con le rose

Modello: fabula, -ae = favola.

Caso Singolare Plurale
Nominativo fabul-ă = la favola fabul-ae = le favole
Genitivo fabul-ae = della favola fabul-ārŭm = delle favole
Dativo fabul-ae = alla favola fabul-īs = alle favole
Accusativo fabul-ăm = la favola fabul-ās = le favole
Vocativo fabul-ă = oh favola! fabul-ae = oh favole!
Ablativo fabul-ā = con la favola fabul-īs = con le favola

Ugualmente si declina tabula (= tavola)....

Sostantivi maschili

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I sostantivi maschili si declinano come quelli femminili.

  • Nautis stellă refūlget. Orazio = La stella risplende ai marinai.

Modello: nauta, -ae = marinaio, navigante.

Caso Singolare Plurale
Nominativo naut-ă = il marinaio naut-ae = i marinai
Genitivo naut-ae = del marinaio naut-ārŭm = dei marinai
Dativo naut-ae = al marinaio naut-īs = ai marinai
Accusativo naut-ăm = il marinaio naut-ās = i marinai
Vocativo naut-ă = oh marinaio! naut-ae = oh marinai!
Ablativo naut-ā = con il marinaio naut-īs = con i marinai

Ugualmente si declinano poëta, -ae (= poeta), advĕna, -ae (= straniero)....

Seconda Declinazione

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La seconda declinazione comprende sostantivi maschili, femminili e neutri. È opportuno svolgere tutti gli esercizi finali per verificare il proprio apprendimento.

Hanno uguale uscita:

  • (-i) genitivo singolare (maschile e neutro), nominativo plurale (maschile) e accusativo plurale (maschile);
  • (-um) accusativo singolare (maschile), nominativo-accusativo-vocativo singolare (neutro);
  • (-o) dativo e ablativo singolare (maschile e neutro);
  • (-is) dativo e ablativo plurale (maschile e neutro);
  • (-a) nominativo, accusativo e vocativo plurale (neutro).

Dunque, è facile confondersi; in ogni caso la costruzione della frase aiuta ad evitare gli errori.

Terminazioni
Modello: sostantivi maschili e femminili

Caso Singolare Plurale
Nominativo -us, -er -i
Genitivo -i -orum
Dativo -o -is
Accusativo -um -os
Vocativo -e, -er -i
Ablativo -o -is

Sostantivi maschili e femminili

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La seconda declinazione comprende tre gruppi di sostantivi con tema in (la vocale tematica si è fusa con la desinenza).

Il primo gruppo è formato da sostantivi maschili e femminili in -us.

  • Oculus domini sagīnat equum. Ovidio = L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.

Il secondo gruppo è formato da sostantivi in -er (anticamente uscivano in -ro-s).

Terza Declinazione

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Nella lingua latina la terza declinazione è quella che contiene il maggior numero di sostantivi, appartenenti sia al genere maschile, sia al femminile, sia al neutro. Sono declinati seguendo questo modello gli aggettivi della seconda classe. Questa declinazione contiene nomi sia dal tema consonantico (gli unici della lingua latina), sia dotati della vocale tematica -i-, ma accomunati tra loro dalla desinenza -is del genitivo singolare.

Le desinenze

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Caso Singolare Plurale
Nominativo Desinenze varie -ēs
Genitivo -ĭs -ŭm/-ĭŭm
Dativo -ĭbŭs
Accusativo -ĕm/-ĭm -ēs
Vocativo come il nominativo -ēs
Ablativo -ĕ/-ī -ĭbŭs

desinenze del maschile e del femminile

Caso Singolare Plurale
Nominativo Desinenze varie -ă/-ĭă
Genitivo -ĭs -ŭm/-ĭŭm
Dativo -ĭbŭs
Accusativo come il nominativo -ă/-ĭă
Vocativo come il nominativo -ă/-ĭă
Ablativo -ĕ/-ī -ĭbŭs

desinenze del neutro

I tre gruppi

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Avendo temi molto eterogenei tra di loro, è necessario dividere i sostantivi della terza declinazione in gruppi, in modo da poterli classificare in maniera migliore a seconda delle uscite del genitivo plurale, ablativo singolare, dei casi retti (nominativo, accusativo e vocativo) del neutro plurale e dell'accusativo maschile e femminile singolare.
Una prima distinzione invalsa nella didattica è quella fra sostantivi parisillabi e sostantivi imparisillabi: i sostantivi parisillabi sono quei sostantivi che hanno lo stesso numero di sillabe al nominativo singolare e al genitivo singolare (es. collis, collis o mare, maris); i sostantivi imparisillabi sono quei sostantivi che hanno al genitivo singolare una o più sillabe in più rispetto al nominativo singolare (es. orator, oratoris; os, ossis; iecur, iecinoris).
Anche se non basata su criteri scientifici (in linguistica non esiste il concetto di "parisillabo/imparisillabo", e la variazione del numero delle sillabe è dovuta ad altri motivi), questa distinzione è molto comoda per la memorizzazione dei nomi di terza declinazione che, dunque, si possono classificare in tre gruppi:

  • 1º gruppo: è composto da sostantivi imparisillabi maschili, femminili e neutri, con una sola consonante prima dell'uscita del genitivo singolare. Le desinenze tipiche del 1º gruppo sono:


  • 2º gruppo: è composto da sostantivi parisillabi e da sostantivi imparisillabi con due consonanti davanti alla terminazione del genitivo singolare. Desinenze caratteristiche del 2º gruppo sono:
    • –e all'ablativo singolare.
    • –ium al genitivo plurale.
    • –a nei casi retti del neutro plurale.
    • –em all'accusativo singolare maschile e femminile.
  • 3º gruppo: è composto da sostantivi tutti neutri, che al nominativo singolare escono in –al, –ar o –e. Desinenze tipiche del gruppo sono:
    • –i all'ablativo singolare.
    • –ium al genitivo plurale.
    • –ia nei casi retti del plurale.

1º gruppo e particolarità

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Appartengono a questo gruppo solo sostantivi imparisillabi, alcuni dei quali, però, appaiono parisillabi per il fenomeno fonetico dell'alternanza vocalica (o apofonia), ovvero la variazione nel corso della flessione del timbro e/o della quantità della vocale che precede la desinenza. Tutti questi sostantivi hanno il tema in consonante e possono avere il nominativo/vocativo singolare uguale al puro tema o sigmatico, ovvero costituito dalla desinenza -s, il cui incontro con la consonante tematica può causare variazioni fonetiche (apofonie o alterazioni della consonante) nel tema stesso, che va quindi ottenuto togliendo la desinenza -is al genitivo singolare. Nello specifico, i temi di questi sostantivi si dividono nei seguenti 6 gruppi, tutti interessati da mutamenti fonetici:

  • Temi in labiale

Sono temi terminanti con una consonante labiale, ovvero p o b. Tutti maschili e femminili, sono sigmatici, perciò al nominativo singolare aggiungono una s al puro tema. Talvolta subiscono un'apofonia consistente nella trasformazione di e in ĭ

  • Temi in gutturale

Maschili e femminili, il loro tema termina con una consonante gutturale, ovvero c o g. Anch'essi hanno il nominativo sigmatico, ma la consonante tematica si fonde con la terminazione s, originando la consonante doppia x. Subiscono la stessa apofonia dei nomi in labiale.

  • Temi in dentale

Terminano con una consonante dentale, cioè d o t. Il nominativo dei maschili e dei femminili è sigmatico, ma presenta una particolarità: la dentale si assimila alla s per poi cadere, ricomparendo negli altri casi. I sostantivi neutri in dentale hanno i casi diretti singolari uguali al puro tema, ma nei nomi "lac, lactis" e "cor, cordis" la dentale cade ugualmente. Subiscono le stesse apofonie dei nomi in gutturale e labiale, ma il neutro "caput, capitis" trasforma in ĭ la ŭ.

  • Temi in nasale

Terminanti in consonante nasale, ovvero m o n, hanno il nominativo asigmatico, tranne che nei nomi "sanguins, sanguinis" e "hiems, hiemis" (quest'ultimo è anche il solo tema in -m). Negli altri nomi, i temi che presentano la vocale -o- prima alla nasale, perdono la n al nominativo singolare, mentre i sostantivi con -e- la mantengono in tutta la flessione.

  • Temi in liquida

Il loro tema si chiude con una consonante liquida, cioè l o r, e il nominativo è asigmatico. Un piccolo gruppo terminante in -er di questi sostantivi è soggetto all'apofonia di grado zero, costituita da un affievolirsi della e tale da farla scomparire dal tema negli altri casi della flessione, facendo apparire il termine parisillabo (ciò accade ad esempio in frater, fratris).

  • Temi in sibilante

Dal nominativo asigmatico, mantengono la consonante sibilante s solo in tale caso; in tutto il resto della flessione il fenomeno del rotacismo la trasforma in una liquida r, evento accompagnato da apofonie molto varie nei maschili e nei femminili, che nei neutri si riducono alla trasformazione della u in e oppure o.

Singolare plurale
Nominativo sermo sermones
Genitivo sermonis sermonum
Dativo sermoni sermonibus
Accusativo sermonem sermones
Vocativo sermo sermones
Ablativo sermone sermonibus

declinazione di sermo,onis

Singolare plurale
Nominativo nomen nomina
Genitivo nominis nominum
Dativo nomini nominibus
Accusativo nomen nomina
Vocativo nomen nomina
Ablativo nomine nominibus

declinazione di nomen,nominis


Pur essendo parisillabi, seguono la declinazione del primo gruppo i seguenti sostantivi:

  • accipiter,tris, lo sparviero
  • canis,is: il cane
  • frater,fratris:il fratello
  • iuvenis,is :il giovane
  • mater,matris :la madre
  • panis, is :il pane
  • pater,tris :il padre
  • sedes,is :la sede
  • senex,senis :il vecchio
  • vates,vatis :il vate

Inoltre i sostantivi gigas, gigantis (il gigante) e parens, parentis (il genitore), pur avendo due consonanti prima della desinenza al genitivo, seguono il modello del primo gruppo.

2º gruppo e particolarità

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I nomi maschili e femminili appartenenti al 2º gruppo si declinano come urbs, urbis (la città), mentre quelli neutri come os, ossis (l'osso) Appartengono a questo modello parisillabi e falsi imparisillabi.

Singolare plurale
Nominativo urbs urbes
Genitivo urbis urbium
Dativo urbi urbibus
Accusativo urbem urbes
Vocativo urbs urbes
Ablativo urbe urbibus

declinazione di urbs,urbis

Singolare plurale
Nominativo os ossa
Genitivo ossis ossium
Dativo ossi ossibus
Accusativo os ossa
Vocativo os ossa
Ablativo osse ossibus

declinazione di os,ossis


Pur essendo imparisillabi con una sola consonante prima della desinenza, i seguenti sostantivi si declinano seguendo il modello del 2º gruppo:
Gli imparisillabi:

  • cos,cotis:la mola
  • dos,dotis:la dote
  • faux,faucis:la fauce
  • fraus,fraudis:la frode
  • glis, gliris:il ghiro
  • ius,iuris:il diritto
  • lis,litis:la lite
  • mas,maris:il maschio
  • mus,muris:il topo
  • nix,nivis:la neve

Alcuni nomi di popolo in -as,atis o in -is,itis, come ad esempio:

  • Arpinàs, atis:arpinate
  • Samnìs, itis:sannita
  • Quirìs, itis:quirite

Inoltre Optimates e Penates possono fare, al genitivo plurale, sia optimatium che optimatum, sia penatium che penatum.

Terzo gruppo

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I nomi appartenenti al 3º gruppo si declinano come Animal, animalis (Animale). Sono tutti neutri.

Singolare plurale
Nominativo Animal Animalia
Genitivo Animalis Animalium
Dativo Animali Animalibus
Accusativo Animal Animalia
Vocativo Animal Animalia
Ablativo Animali Animalibus

declinazione di Animal,Animalis


Particolarità della declinazione

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Il "Quarto Gruppo"

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Alcuni nomi parisillabi maschili e femminili con nominativo in -is hanno accusativo singolare in -im e ablativo in -i. Secondo alcune grammatiche questi sostantivi fanno parte di una classe a sé. Si possono inserire in questa classe i sostantivi:

  • Amussis, is: il traguardo
  • Buris, is: la bure
  • Ravis, is: la raucedine
  • Sitis, is: la sete
  • Tussis, is: la tosse
  • Vis: la forza

Inoltre appartengono a questa categoria anche i nomi di città e fiume uscenti, al nominativo, in is. I sostantivi febris (la febbre), puppis (la poppa), turris (la torre), messis (la messe), navis (la nave), classis (la flotta) e securis (la scure) hanno la doppia uscita all'accusativo (-em, -im) e all'ablativo singolare (-e, -i); i nomi ignis (il fuoco), avis (l'uccello), civis (il cittadino), e orbis (il mondo) hanno la doppia uscita solo all'ablativo singolare. Hanno la doppia uscita all'ablativo singolare anche i sostantivi venter (il ventre) e imber (la pioggia).

Particolarità del numero

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vedi anche Singularia tantum

  • Singularia Tantum:
  • Pietas,atis
  • Plebs,plebis
  • Proles,is
  • sanguis,inis
  • senectus,utis
  • vesper,eris
  • Pluralia tantum
  • nomi di feste:
  • Saturnalia,ium
  • Ambarvalia,ium
  • Bacchanalia,ium
  • Lupercalia,ium
  • nomi geografici:
  • Alpes,ium
  • Ciclades,ium
  • Sardes,ium
  • Gades,ium
  • nomi vari:
  • moenia,ium
  • viscera,um
  • penates,ium
  • manes,ium
  • Cambiamento di significato fra singolare e plurale
  • aedes,is(tempio)-->aedes,ium(casa)
  • carcer,eris(carcere)-->carceres,um(cancelli)
  • finis,is(fine)-->fines,ium(confini,territorio)
  • pars,partis(parte)-->partes,ium(partito,parte di un attore)
  • sors,sortis(la sorte)-->Sortes,ium (l'oracolo)

Nomi con declinazione irregolare

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Alcuni nomi hanno una declinazione che presenta alcune irregolarità, fra cui:

  • bos,bovis (il bove): nel singolare è regolare,nel plurale:boves,boum,bubus,boves,boves,bubus
  • femur,femoris (il femore) che può declinare a partire da un secondo tema femin-
  • iecur,iecoris (il fegato) che accanto alla declinazione regolare presenta più spesso la declinazione iecur, iecinoris, iecinori, iecur, iecur, iecinore; plurale: iecinora, ieconorum, ecc. Il latino conosce anche iocur, iocineris (neutro).-
  • iter,itineris (il viaggio) forma tutti i casi, tranne quelli retti dal singolare, dal tema itiner-: iter, itineris, itineri ecc. -
  • Iuppiter,Iovis (Giove) che è declinato nel seguente modo: Juppiter,Jovis,Jovi,Jovem,Juppiter,Iove
  • sus, suis (il suino) che si declina regolarmente ma nel dativo e nell'ablativo plurale presenta due forme: subus e suibus. -
  • vis, roboris (la forza):
singolare:vis, vim, vis, vi (manca di genitivo e dativo, sostituiti da roboris e robori, derivati dal sostantivo equivalente robur)
plurale:vires,virium,viribus,vires,vires,viribus(può significare "le truppe")

Inoltre il sostantivo iugerum,-i (iugero) è di 2° al singolare e di 3° al plurale; il sostantivo vas, vasis (il vaso) è di 3°al singolare e di 2° al plurale; il sostantivo plebs, plebis (la plebe) presenta un nominativo sing. plebes e un genitivo e dativo sing. plebei di 5° declinazione e il sostantivo requies, requietis (il riposo) ha anche l'accusativo sing. requiem e l'ablativo sing. requie.

Nomi greci

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Le desinenze dei nomi greci di terza declinazione sono, perlopiù, usate in poesia. Vanno ricordate:

  • Genitivo singolare in -os
  • Accusativo singolare in -a (Agamemnonem fa Agamemnona)
  • Accusativo singolare in -in oppure -ynper i nomi in -is e -ys al nominativo (Amphipolis fa Amphipolin, Tethys fa Tethym)
  • Accusativo plurale in -as con i nomi di popolo (Macedones fa Macedonas)

Il paradigma

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Il paradigma è una struttura che contiene le forme fondamentali di un verbo, dalle quali si possono ricavare le altre. È composto da:

  • 1° persona singolare - indicativo presente
  • 2° persona singolare - indicativo presente
  • 1° persona singolare - indicativo perfetto
  • Supino attivo (in -um)
  • Infininito presente
Verbo sum
Sum
Es
Est
Sumus
Estis
Sunt

Participio

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Il participio partecipa nella natura di un verbo e di un aggettivo. Come verbo può reggere diversi complementi, come aggettivo concorda in caso, genere e numero con il sostantivo cui riferisce. Presenta tre tempi: presente, perfetto e futuro.

Participio presente

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Si forma aggiungendo al tema del presente questi suffissi:

  • -ans per la prima coniugazione
  • -ens per la seconda e la terza coniugazione
  • -iens per la terza coniugazione

Esprime un rapporto di contemporaneità rispetto all'azione che avviene nella proposizione reggente. Si declina come un aggettivo di seconda classe a una uscita.

Participio futuro

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Si forma aggiungendo al tema del supino i suffissi -urus, -ura, -urum e si declina come un aggettivo di prima classe. Ha solo significato attivo ed esprime un rapporto di posteriorità rispetto all'azione che viene fatta nella proposizione reggente.

Participio perfetto

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Si forma aggiungendo al tema del supino i suffissi -us, -a, -um e si declina come un aggettivo di prima classe e corrisponde al participio passato italiano. Nei verbi attivi ha significato passivo, mentre nei deponenti e semideponenti ha significato attico.

Participio con il verbo Sum

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Il verbo sum ha solo il participio futuro (fut-urus,-a,-um; che sarà).

Coniugazione perifrastica attiva

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Si ottiene con un verbo espresso al participio futuro più il verbo sum. Si traduce in italiano con espressioni <<stare per fare per>>.

Ablativo Assoluto

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L'ablativo assoluto è un costrutto in cui una proposizione ha il soggetto e il verbo in caso ablativo. Non ha legami grammaticali con il resto del periodo.

Periodo ipotetico indipendente

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Esprime la condizione richiesta perché si verifichi quanto viene affermato nella reggente. E'divisa in protasi (parte iniziale) e apodosi (conseguenza). Può essere di 4 tipi:

  • Della realtà: tempi dell'indicativo nella protasi e tutti i modi delle proposizioni principali nell'apodosi
  • Della possibilità: congiuntivo presente (possibilità nel presente o nel futuro) e perfetto (possibilità nel passato) sia nella protasi che nell'apodosi
  • Dell'irrealtà: congiuntivo imperfetto (irrealtà nel presente) e piuccheperfetto (irrealtà nel passato) sia nella protasi che nell'apodosi
  • Misto: consiste in un periodo nel quale l'apodosi è di un tipo mentre la protasi è di un altro