Memorizzazione dei dati

Da Wikiversità, l'apprendimento libero.
lezione
lezione
Memorizzazione dei dati
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Informatica

Nei calcolatori elettronici tutti i dati sono rappresentati sotto forma di sequenze di Bit. Un bit è un elemento che può assumere due valori logici: 0 o 1.

In generale i bit non sono isolati ma sono reggruppati in gruppi detti: Byte. In generale la definizione di BYTE è la seguente: " un gruppo di bit indirizzabile".

Con indirizzabile si intende dire che è possibile specificarlo mediante un "indirizzo", cioè che è possibile indicarlo precisamente. Si utilizza il termine indirizzo in quanto, normalmente, in un calcolatore sono disponibili moltissimi Byte organizzati in sequenza, che si possono indicare (indirizzare) puntualmente con un numero naturale da 0 a n, come se fossero gli edifici di una via.

Normalmente nei calcolatori moderni si utilizzano byte composti da 8 bit.

I Bit all'interno di un Byte non hanno un significato "specifico" ma hanno un ordine specifico.

Il significato del bit o del byte dipende dal contesto e quindi, a priori, senza il contesto, non è possibile capire il significato di una sequenza di bit.

La codifica dei bit[modifica]

Per assegnare un significato ai bit di un byte occorre specificare delle regole di codifica, cioè una regola di interpretazione.

Come indicato precedentemente un bit può assumere solo due valori: 0 e 1. Un esempio tipico di grandezza a due valori è data dai concetti VERO e FALSO.

Se associamo il concetto di VERO a 1 e di FALSO a 0, possiamo utilizzare un bit per indicare se una certa cosa sia vera o falsa.

Se da un bit passiamo ad un byte, le possibilità di rappresentazione aumentano; con 8 bit possiamo infatti ottenere 2*2*2*2*2*2*2*2 (2 elevato 8) = 256 combinazioni diverse.

Se diamo un valore numerico binario ai bit e consideriamo le potenze di 2 partendo da destra, possiamo vedere i bit come la rappresentazione delle seguenti potenze di due:

128 64 32 16 8 4 2 1

Assumendo che

  • Un bit = 1 indichi che la potenza di due è da considerare
  • Un bit = 0 indichi che la potenza di due è da scartare
  • Il valore del BYTE è da calcolarsi sommando tutte le potenze di due con il bit = 1

possiamo rappresentare i numeri naturali da 0 a 255.

Alternativamente possiamo definire uno standard per associare le lettere dell'alfabeto ad alcune delle 256 combinazioni:

  • A -> 01000001
  • B -> 01000010
  • ...

Osservando attentamente la sequenza di bit che abbiamo associato alla lettera A possiamo osservare che, interpretandola mediante la codifica numerica dei numeri naturali, otterremmo il numero 65.

Nella tecnica corrente esistono molte modalità standard per effettuare la "CODIFICA" dei dati ed anche codifiche "PROPRIETARIE", ciòe senza una "standardizzazione" riconosciuta.