Macrosequenze della sociologia

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Macrosequenze della sociologia
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La sociologia è composta di tre macrosequenze a seconda del contesto sociale che analizza.

  1. Sociologia sistematica
  2. Sociologia critica
  3. Sociologia globale

Sociologia sistematica[modifica]

Nel periodo sistematico la sociologia studia la società industriale avanzata in ogni sua dimensione. È una sociologia composta e avida di classificazione, infatti "sistematico" indica il modo enciclopedico di analizzare tutti i fenomeni.

Il periodo sistematico è inquadrato alla fine della Grande Guerra e cerca di analizzare i fenomeni moderni dinanzi agli avvenimenti di tale portata storica.

Ovviamente l'economia è alla base della sociologia sistematica; ciò soprattutto grazie alla ricostruzione e all'immediato riarmo che segue la prima guerra mondiale. Si genera un nuovo tipo di capitalismo: capitalismo concorrenziale. L'aggettivo concorrenziale non è da confondere, in quanto non implica la competizione ma la coesione tra la domanda e l'offerta. Lo Stato si è inserito nel contesto capitalistico dell'economia dopo la guerra mondiale; il capitalismo, quindi, si trasforma e diviene più semplice e si apre a un nuovo business: ri-organizzazione degli armamenti e deterrenza con gli altri Stati rivali ergo la guerra. Ciò è in perfetta sintonia con quello che è stato l'esempio storico più importante di ripresa economica e bellica che è stata la Germania nazista.

La composizione di un complesso militare industriale fa sì che venga a crearsi una nuova gerarchia sociale che vede "vecchi" protagonisti quali operai e contadini, i primi divengono lavoratori nelle fabbriche d'armi mentre i secondi vengono arruolati in massa per il rinvigorimento dell'esercito nazionale.

Sociologia critica[modifica]

La sociologia critica nasce da un periodo di crisi finanziaria dopo la seconda guerra mondiale. Ci troviamo in un periodo di grande dissesto finanziario. Tale dissesto è causato dalla fortissima inflazione e la causa principale è la forte presenza autonomocentrale della finanza nella vita sociale. Ormai il capitale industriale si muove grazie al capitale finanziario: più aumenta l'innovazione, quindi la tecnologia, più bisogna far ricorso alla finanza; a questo punto quindi nasce il capitale finanziario forte della presenza sempre maggiore della finanza che assuefà il capitalismo.

Il problema fu risolto grazie alla crisi di mercato che si muoveva verso la ripresa.

Sociologia globale[modifica]

La sociologia dell'epoca ha osservato tutti questi fenomeni e si evolve e specializza insieme alla nuova mentalità dell'uomo; un uomo più dedito al tempo libero, agli hobby e al mercato globale. La sociologia globale studia infatti la globalizzazione quale evento che genera effetti in tutto il mondo nei più disparati ambiti della società. La globalizzazione esclude la nazione e in essa vengono a mancare i criteri base della società moderna. L'oggetto dell'indagine cambia: non è più la società nazionale ma la società mondiale, dacché si assiste a un fenomeno detto di mondializzazione (processo di co-abitazione tra più paesi che prevale sui conflitti e sui contrasti). Questo processo però subisce atteggiamenti sempre più rigidi e meno interessati al rapporto etnico e amichevole. Di fatto la globalizzazione oggi è quella unione di coabitazione tra paesi garantita dall'egemonia del paese più forte economicamente sugli altri paesi.
La globalizzazione trova la sua massima evoluzione a partire dagli anni novanta. Nasce durante l'ultima crisi petrolifera avvenuta nel 1970 in cui il mondo occidentale conobbe la consapevolezza dell'esaurimento delle scorte petrolifere. La crisi vedeva inoltre il pericolo dell'"adulterio" delle merci".

Lo Stato che "globalizza" è lo Stato più forte, e lo si identifica su tre livelli di egemonia:

livello industriale
livello militare
livello finanziario
tale egemonia viene identificata come "Asse del potere mondiale"

Con la globalizzazione entra nel globo la legge del mercato e l'asse del potere; il paese che possiede tutto ciò che rientra nell'asse del potere a oggi è l'America Settentrionale. Volendo notare altri paesi egemoni possiamo vedere come la Cina sia uno dei paesi tra i più forti al mondo per via della sua egemonia industriale e finanziaria, l'unica "pecca" è la sua carenza del "livello militare".

In Giappone si assiste, sorprendentemente, alla migliore organizzazione per il risollevamento dalla consapevolezza del mercato industriale internazionale. E tutto ciò all'interno del mercato automobilistico. Si assiste all'assimilazione del fordismo con un correttivo di controllo della produzione e con l'impianto dell'economia globale:

  • Economia globale
  1. Produrre fin quanto assorbe il mercato
  2. De-localizzazione dai luoghi con conflitti sociali
  3. Localizzazione delle parti da assemblare

Nel sistema fordista americano, quello originale, avveniva un fenomeno che consisteva nella "perdita delle merci guaste", l'adulterio delle merci. Il correttivo giapponese si avvaleva del controllo della merce per far sì che essa, se considerata guasta, venisse subito sostituita in modo da ottenere la fiducia e la soddisfazione del cliente. Ciò, inoltre, comportava il quasi annullamento delle perdite e in più grossi profitti dalle sempre più crescenti vendite.
Furono presi in considerazione due principi all'interno del fenomeno della globalizzazione del mercato industriale internazionale avanzato:

  1. produrre dove il lavoro costa meno
  2. vendere dove il lavoro rende meglio

Per, poi, riprendere il passaggio alla finanza da parte del capitalismo, si assiste al fenomeno del capovolgimento del rapporto tra economia reale e finanza.

  • prima: Situazione di equilibrio della produzione
economia reale (80%)
________________
finanza (20%)
  • era globale: Squilibrio produttivo del mercato
finanza (80%)
________________
economia reale (20%)

Tale squilibrio genera la crisi del sistema economico ma ha effetti anche nell'assottigliamento della dimensione umana generando tante delle tematiche sempre attuali che ancora oggi trovano ampio campo di discussione quali ad esempio:

  • La crisi dell'economia industriale
Trasformazione dell'economia industriale in economia "soft".
Toyotismo
Produzione controllata che genera la disoccupazione attraverso la sostituzione della "macchina" all'uomo.
  • Avvento della finanza incontrollata
Inizio dell'era della finanza senza criteri, supportata dalle grandi banche e dai manager.
  • Militarismo e guerra
La guerra diviene componente essenziale delle nazioni globalizzanti e diviene soprattutto sistematica, un dramma permanente dove lo Stato che aggredisce annienta in tutti gli ambiti principali (volendo ricordare l'asse del potere mondiale: economicamente, militarmente e industrialmente) lo Stato aggredito.
Due le entità principali:
1. conflitti etnici
2. conflitti economici
Il militarismo diviene la fonte primaria del business degli Stati "canaglia" (così detto degli Stati che aggrediscono attraverso la propria egemonia Stati "globalmente deboli").