Logica sillogistica aristotelica
L’Órganon è l'insieme delle opere di Aristotele che tratta di Logica.
La dialettica
[modifica]La dialettica è una téchne, e come tale può quindi essere insegnata, che consiste nel vincere una discussione confutando la tesi dell’avversario. La vittoria viene decretata dal pubblico.
Argomentazione dialettica aristotelica
[modifica]Premesse comuni
A sostiene una tesi a B sostiene una tesi b
Per affermare dialetticamente la propria tesi:
A deve confutare b B deve confutare a
Cioè Dimostrare che
da b deriva una conclusione b1 da a deriva una conclusione a1
b1 contraddice o a1 contraddice
Le premesse comuni
Regole del bravo dialettico
[modifica]- Deve conoscere il significato delle parole, che è sempre dato da una definizione, composta da:
- Genere prossimo: ambito di appartenenza del termine
- Differenze specifiche: ciò che distingue un termine dagli altri del suo stesso genere
- Deve sapere come formare correttamente le proposizioni
Sillogismo
[modifica]Il Sillogismo è il ragionamento aristotelico per antonomasia
Mentre i singoli termini non possono essere né veri né falsi, la proposizione può diventare vera, se i termini sono nella realtà congiunti, falsa, se son disgiunti, ad esempio “Socrate è un uomo” è vera, poiché nella realtà, l’ente di “Socrate” è congiunto con il genere “uomo”; da queste proposizioni che vengono studiate da Socrate vengono escluse le esclamazioni, le preghiere, i comandi, le invocazioni, eccetera.
Il termine sillogismo deriva dal greco sylloghismós e significa ragionamento. Viene usato per indicare un procedimento deduttivo che permette, partendo da alcune premesse, di ricavare una conclusione che deriva da esse.
Ogni sillogismo è formato da tre proposizioni: due premesse (una maggiore, che di solito compare per prima, e una minore) e una conclusione, legate tra loro dal termine medio, presente in entrambe le premesse, ma non nella conclusione. Un esempio di sillogismo potrebbe essere:
Tutti i rettili hanno le squame. (Premessa maggiore)
Tutti i serpenti hanno le squame. (Premessa minore)
Tutti i serpenti sono rettili. (Conclusione)
E' importante però tenere a mente che validità e verità sono due concetti ben distinti: la logica alla base dei sillogismi si interessa della validità, intesa come correttezza, dei ragionamenti, ma non tiene conto della verità del contenuto. Si tratta quindi di una logica formale.
I sillogismi, inoltre, si basano su tre importanti assiomi:
- il principio di non contraddizione, che afferma: "é impossibile che il medesimo attributo, nello stesso tempo, convenga e non convenga alla medesima cosa e sotto il medesimo riguardo."
- il principio di identità, secondo cui ogni cosa è uguale a se stessa;
- il principio del terzo escluso, per cui una proposizione può essere o vera o falsa, senza altre alternative.
I giudizi
[modifica]I sillogismi sono composti da giudizi, ossia proposizioni dichiarative, che si distinguono sotto tre aspetti: in base a quello modale, ad esempio, si dividono in giudizi necessari (indicano ciò che è in un determinato modo e non potrebbe essere altrimenti), contingenti (indicano ciò che è in un modo, ma potrebbe anche essere diversamente), possibili (indicano ciò che non è in un determinato modo, ma potrebbe esserlo) e impossibili (indicano ciò che non è in un modo e non potrebbe essere altrimenti). I teoremi geometrici e matematici sono giudizi necessari, ad esempio, mentre la frase "piove" è un giudizio contingente, dato che potrebbe essere sia vera che falsa senza alcuna contraddizione in base al luogo in cui ci si trova.
Dal punto di vista quantitativo i giudizi possono essere universali o particolari, mentre da quello qualitativo affermativi o negativi, per cui i giudizi possono essere divisi in universali affermativi (tutti gli A sono B), particolari affermativi (alcuni A sono B), universali negativi (nessun A è B) o particolari negativi (alcuni A non sono B). Attraverso il quadrato aristotelico i filosofi medievali evidenziarono le relazioni presenti tra i vari tipi di giudizio descritti da Aristotele e identificarono ogni giudizio con una vocale: gli universali affermativi con la A, i particolari affermativi con la I (in base alle prime due vocali del verbo adfirmo), gli universali negativi con la E e i particolari negativi con la O (in base alle vocali del verbo nego).
Se due preposizioni sono contrarie si escludono a vicenda, quindi non possono essere entrambe vere contemporaneamente. Possono però essere entrambe false. Le subcontrarie, invece, possono essere entrambe vere ma non entrambe false. Per quanto riguarda le subalterne, se la proposizione particolare è vera o falsa, anche l'universale lo è, ma il ragionamento contrario non è valido. Le contraddittorie infine si escludono a vicenda, ma a differenza delle contrarie, non possono mai essere entrambe false.
Figure e modi del sillogismo
[modifica]I sillogismi possono essere divisi in varie categorie. In base al ruolo svolto dal termine medio nelle premesse, ad esempio, si distinguono quattro figure:
- I figura: il termine medio è soggetto nella prima premessa e predicato nella seconda;
- II figura: il termine medio è predicato in entrambe;
- III figura: il termine medio è soggetto in entrambe;
- IV figura: il termine medio è predicato nella prima premessa e soggetto nella seconda.
Il modo di un sillogismo dipende invece dal tipo di giudizi di cui è composto (A, I, E o O). I modi possibili sono ben 256, ma Aristotele ne individuò solo 14 validi, che poi i filosofi medievali portarono a 19 analizzando anche quelli appartenenti alla quarta figura. I modi sono contraddistinti da vocali che indicano la quantità e la qualità dei giudizi che li compongono e sono:
- Barbara, celarent, darii e ferio, appartenenti alla I figura;
- Cesare, camestres, festino e baroco, appartenenti alla II figura;
- darapti, felapton, disamis, datasi, bocardo e ferison, appartenenti alla III figura;
- baralipton, celantes, dabitis, fapesmo e frisesomorum, appartenenti alla IV figura.
Quiz
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