Un principio del programma di formazione internazionale "Leggere Wikipedia in classe" è che deve adattarsi alla situazione nazionale per essere pertinente rispetto al contesto di applicazione.
Informazioni sul contesto
Italia
San Marino
Svizzera italiana
Calendario scolastico
Quando la scuola inizia per gli insegnanti?
Quando gli insegnanti hanno tempo libero?
Quali sono i periodi dell'anno più intensi per gli insegnanti?
Settembre: inizio lezioni
Ottobre
Novembre
Dicembre: vacanze di natale e mese corto
Gennaio: fine secondo quadrimestre
Febbraio
Marzo
Aprile: gite scolastiche
Maggio: fine secondo quadrimestre
Giugno: fine lezioni
Luglio: esami di maturità
Agosto: chiusura scuole
Orari scuola: 8:00 alle 14:00. Consigli di classe e altre riunioni nel pomeriggio
Ambiti di apprendimento
Quali sono le principali materie e i principali argomenti che gli studenti studiano nella scuola secondaria?
Scienze umane (psicologia, antropologia, sociologia, metodologia della ricerca)
Matematica[2] (aritmetica e algebra, geometria, relazioni e funzioni, dati e previsioni, elementi di informatica) e in alcuni informatica.
Fisica
Scienze naturali (scienze della terra, biologia, chimica)
Storia dell'arte
Diritto ed economia (economia politica, diritto)
Discipline grafiche e pittoriche, Discipline geometriche, Discipline plastiche e scultoree, Laboratorio artistico)
Scienze motorie e sportive
Educazione civica
Qualificazioni e comptenze degli insegnanti
Qual è il livello medio degli insegnanti nella nazione?
Ci sono opportunità di sviluppo professionale per gli insegnanti, sostenute da istituzioni pubbliche o private?
Livello medio degli insegnanti
Laurea di Vecchio Ordinamento, Laurea Specialistica o Magistrale di Nuovo Ordinamento, Diploma accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento DPR 19/2016 e DM 259/2017[3]
Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico-pratici) DPR 19/2016 e DM 259/2017[3]
Gli insegnanti devono avere un titolo di studio corrispondente alla materiale di insegnamento e devono aver maturato un numero adeguato di CFU che devono essere comparate con le tabelle del MIUR. 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche[4].
Sviluppo professionale
La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale (comma 124 della Legge 107 del 2015).
MIUR e UniFi Presentazione la Piattaforma ELISA - Strategie antibullismo
Competenze digitali ed ostilità nei linguaggi
Convegni con diritto di esonero (nota 3096 del 2 febbraio 2016
l’assegnazione ai docenti di una card personale per la formazione;
la definizione di un Piano nazionale di formazione (triennale), con relative risorse finanziarie;
l’inserimento nel piano triennale dell’offerta formativa di ogni singola scuola della ricognizione dei bisogni formativi e delle azioni formative progettate
il riconoscimento della partecipazione alla ricerca, alla formazione, alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente.
Politiche nazionali e locali
Ci sono politiche educative o priorità strategiche sul tema di media e information literacy, competenze digitali e altri indicatori di competenze nel settore di digitale e tecnologia?
Le competenze digitali e la media literacy sono inserite nelle competenze nazionali?
Piano nazionale scuola digitale (PNSD), 2015
Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica con particolare riferimento a cittadinanza digitale (uso responsabile degli strumenti tecnologici, sensibilizzazione verso i rischi, contrasto al linguaggio dell'odio), 2020.
Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3[1]
L’acquisizione delle competenze digitali, come peraltro sottolineato dal Profilo è, certo, tema sviluppato nel primo biennio di ciascun percorso all’interno della disciplina Matematica. Ma è, al contempo, frutto del lavoro “sul campo” in tutte le discipline. L’utilizzo delle TIC, infatti, è strumentale al miglioramento del lavoro in classe e come supporto allo studio, alla verifica, alla ricerca, al recupero e agli approfondimenti personali degli studenti
competenze di cittadinanza
1. imparare ad imparare;
2. progettare;
3. comunicare;
4. collaborare e partecipare;
5. agire in modo autonomo e responsabile;
6. risolvere i problemi;
7. individuare collegamenti e relazioni;
8. acquisire ed interpretare l’informazione).
Materiale didattico
Le scuole possono adottare i libri di testo. L’adozione non è obbligatoria per gli insegnanti e per le scuole. La procedura per l’adozione prevede che gli insegnanti scelgano i libri di testo, così come i materiali didattici per le classi in cui insegnano. Gli insegnanti poi sottopongono la propria scelta al Collegio dei docenti che formalmente adotta i libri. Gli insegnanti possono confermare i libri di testo adottati l’anno precedente, o possono adottarne di nuovi. In questo caso, i libri possono essere in versione digitale o mista (per versione mista si intende una versione cartacea, cartacea e digitale o totalmente digitale, tutte accompagnate da contenuti digitali integrativi). In ogni caso, i libri di testo e i materiali didattici devono essere coerenti con il curricolo, con il PTOF della scuola e nel rispetto dei limiti generali di spesa. Le scuole possono creare, per specifiche materie, i propri materiali didattici che gli alunni utilizzeranno come libri di testo. Gli insegnanti elaborano tali materiali durante le ore di lezione e in collaborazione con altri insegnanti anche di altre classi e con gli studenti. Il lavoro viene svolto sotto la supervisione di un insegnante che assicura la qualità scientifica e didattica del prodotto. Le scuole devono registrare il proprio lavoro, ottenere la relativa licenza e inviare i materiali creati al ministero entro la fine dell’anno scolastico, al fine di condividere e distribuirli gratuitamente ad altre scuole statali[5].
↑Decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 59; Per la scuola secondaria bisogna guardare il DPR 19/2016; Titoli di accesso sul sito del Ministero dell'Istruzione https://www.miur.gov.it/titoli-di-accesso da controllare con il Dm 259/2017 ed eventualmente integrare il piano di studi con CFU mancanti.