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Le Procedure di Scrittura (superiori)

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Le Procedure di Scrittura (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materie:
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Scrivere richiede una capacità di Progettare ciò che si andrà a fare senza avere il bisogno di dover sempre stare a controllare se si sta seguendo il giusto procedimento di scrittura. È fondamentale per questo saper riconoscere le Fasi di lavoro e le Procedure Metodologiche con cui Scrivere un Testo. Il compito di questa Lezione è proprio quello di fornire lo Schema Base con cui realizzare Testi di Media Lunghezza che sono i tipici usati a scuola (Saggio Breve, Articoli, Temi, Relazioni ecc.). Le Fasi del Procedimento di Scrittura sono tre:

  • Prescrittura: In cui si operano le operazioni preliminari alla stesura del Testo.
  • Scrittura: In cui si opera la stesura vera e propria del Testo.
  • Postscrittura: In cui si operano le operazioni successive alla stesura del Testo e principalmente la Revisione e Messa A Punto dello stesso.

Prescrittura

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La Prescrittura comprendere quattro operazioni fondamentali:

  • Pianificazione del Lavoro.
  • Raccolta della Documentazione.
  • Ideazione.
  • Produzione della Scaletta.

Pianificazione del Lavoro

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La prima cosa da fare è Pianificare il Proprio Lavoro.

Bisogna innanzitutto Pianificare il Tempo. Se ci sono vincoli esterni di durata bisogna saper pianificare il tempo del proprio lavoro in base alle ore consentite. Ugualmente il tempo va distribuito pure quando il tempo concesso è molto ampio (come ad esempio su più giornate) oppure non vi è un limite temporale. È utile progettare una Tabella di Lavoro da rispettare quanto più possibile in modo tale da non sforare (ad esempio se si hanno tre ore: 45 minuti si dedicano alla Progettazione, 90 alla Stesura e 45 alla Rilettura e Correzione).

Si deve poi anche Pianificare la Lunghezza del Testo che se Imposta va rispettata e se nel caso non lo fosse cioè Non ci sono Limiti di Lunghezza va sempre ricordato che il Successo del Testo spesso è Determinato dalla sua Lunghezza e che la Brevità è solitamente apprezzata.

Va poi Valutato l'Argomento che solitamente in ambito scolastico e universitario è Stabilito da altri pertanto va attentamente letto e valutato. Se invece l'Argomento è Scelto Autonomamente bisogna essere sicuri di conoscere l'argomento a sufficienza.

Va anche Valutato il Destinatario che può essere già Indicato in questo caso vanno considerate le Caratteristiche, le sue Aspettative e il Contesto in cui sarà letto. Va inoltre riflettuto anche sulla Collocazione Editoriale che in Testo avrà e in caso non sia decisa da altri va indicata e su di essa basato il Registro Linguistico.

In ultimo va Scelto il Modello di Scrittura e la Tipologia Testuale se non è stato già Imposto e va riflettuto sulle sue Caratteristiche. Ugualmente va Valutata anche la Tipologia Testuale a cui il Modello di Scrittura fa Prevalentemente Riferimento: Argomentativa, Narrativa, Descrittiva, ecc..

Raccolta della Documentazione

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La Raccolta della Documentazione è una fase molto importante per la progettazione del Testo che si andrà a scrivere. Nella scuola solitamente il Contenuto del Testo si basa esclusivamente su quanto già studiato ma esso può essere integrato dall'insegnante con degli ulteriori Documenti oppure dallo studente stesso che si può basare su Varie Tipologie di Fonti. Varie sono le Fonti che si possono consultare come quelle a Stampa che sono le migliori ma anche le più dispendiose di tempo, oppure quelle di Internet di facile accesso e rapida consultazione, oppure le fonti Audiovisive che possono essere molto esplicative, oppure si possono compiere delle vere e proprie indagini sul campo utilizzando Fonti di Ricerca Diretta.

Dato che le Fonti sono tante si deve avere bene in mente un Criterio di Selezione del materiale utile ai propri fini. Per questo le Fonti vanno Lette attentamente Sottolineando, Prendendo Appunti, facendo Brevi Riassunto o Schedature e basandosi su un Criterio di Selezione della Documentazione Classificando la Documentazione Raccolta secondo Varie Voci come ad esempio raccogliendole in varie cartelle del computer e disponendole come un archivio.

Ideazione

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La Fase di Ideazione in realtà si svolge in contemporanea con la Raccolta della Documentazione. Infatti la mente è portata mentre Raccoglie Informazioni a Produrre Idee. Chiaramente questo sforzo intellettivo va Organizzato e soprattutto raccolto. Quindi con la massima Concentrazione e solitamente in silenzio esso va strutturato in una "Scaletta" in modo tale da fissare le Idee per iscritto e soprattutto in modo sistemato. Chiaramente oltre che alla "Scaletta" si possono anche usare Schemi o altro. Questo sta alla libera scelta di chi scrive.

Vari sono gli Schemi Realizzabili per Aiutare l'Ideazione:

  • Diagramma di Flusso: Bisogna prima di tutto Elencare in modo Verticale le Idee anche in Ordine Casuale cercando di sintetizzarle in Parole Vhiave. Successivamente le Parole o Frasi vanno raccolte in Nuclei Associativi in base a determinati Criteri Logici liberamente scelti (cronologico, di causa-effetto, ecc.) e infine esse vanno disposte in base ad una Successione Logica.
  • Schema ad Albero: Bisogna prima di tutto Individuare l'Argomento Principale (Topic) e porlo al Primo Posto. Da esso vanno fatti discendere gli Argomenti Secondari. Da questi ultimi ulteriori Argomenti Secondari ad essi. Infine vanno collegati fra di loro seguendo i Nessi Logici.
  • Schema a Mappa: Bisogna prima di tutto Individuare l'Argomento Principale (Topic) e porlo al Primo Posto. Intorno ad esso, a Raggiera, vanno poste alcune Parole o Brevi Frasi che si associano ad esso stesso come Collegamento Logico o come Informazione Aggiuntiva. Bisogna porre molte idee al Primo Livello di Raggiera e poi vanno Creati Successivi Livelli.

La paura e spesso la realtà più brutta per uno studente è quella di restare fermi, "bloccati" davanti al foglio bianco non riuscendo a trovare idee. Ebbene una prima cosa da fare in questi casi è cercare di Farsi Venire le Idee partendo da una Idea Iniziale. Trovata l'Idea Iniziale varii sono i procedimenti per trovarne altri. Si può usare un criterio di Analogia o per Contrario rispetto all'Idea Iniziale, oppure per Vicinanza Cronologica, o Vicinanza Geografica, o Definizione, o Esemplificazione, o Generalizzazione, o Suddivisione Interna, o Confronto con Esperienze Personali, o Inserendo Statistiche e Documentazione Varia oppure Aneddoti, Proverbi, Storielle, Citazioni, ecc..

Chiaramente tutte queste Idee saranno molto confuse e non avranno una propria sistemazione iniziale ecco perché esse vanno riportate ad un ordine logico seguendo un Criterio Logico. Varie sono le Tipologie di Criteri Utilizzabili:

  • Criterio di Causa-Effetto: Dove utilizzando un Diagramma di Flusso si può creare un sistema basato sulle Cause e gli Effetti degli stessi cercando di collegare le varie Idee.
  • Criterio di Narrazione: Dove utilizzando un Diagramma di Flusso o uno Schema ad Albero si può ordinare le Idee secondo una Sequenza Narrativa delle stesse.
  • Criterio di Confronto-Contrasto: Dove utilizzando una Tabella o uno Schema grafico si può mettere a Confronto di Somiglianze e Differenze tra le varie Idee.

Produzione della Scaletta

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L'ultima cosa da fare in questa fase è quella di realizzare una Scaletta la quale è uno strumento molto utile a creare una Traccia di ciò che si dovrà fare. Essa consiste in una Lista di punti disposti in Ordine Verticali e Sottopunti che saranno da base per lo sviluppo di altri Paragrafi.

Prima di fare la Scaletta vanno Rilette tutti gli Appunti contenenti le Idee e Definito l' Argomento Principale del Testo Distinguendo ciò che è rilevante da ciò che non lo è e Cancellando quindi ciò che è superfluo. A questo punto vanno individuati gli Argomenti Secondari e posto Graficamente in rilievo l'Argomento Principale da cui dipendono. Gli Argomenti Minori vanno posti in Posizione Subordinata e vanno creati collegamenti grafici (come ad esempio una Freccia) tra Argomenti Affini. Va poi individuato un Concetto Chiave tra i Gruppi di idee e infine una Gerarchia tra le Varie Idee in base al Criterio Logico scelto (esempio Cronologico, di Causa-Effetto, ecc.).

In base all'Ordine Gerarchivo va trascritto poi "in Bella Copia" il tutto in una Lista Verticale a cui ogni Punto va assegnato un Titolo e gli stessi Punti sono a loro volta suddivisi in Sottopunti che corrispondono all'Articolazione del Testo. Se si usa un Computer si possono usare i Comandi "Aumenta Rientro" e "Riduci Rientro" per creare i dislivelli tra i vari Punti e Sottopunti. In ultimo va Riletto il tutto e Controllato se rispetta una Coerenza Logica. Questa operazione va ripetuta anche nel caso di apporto di Modifiche in corso d'opera perché la Scaletta, e il Testo, deve sempre avere una Propria Coerenza Logica.

Scrittura

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Svolte le operazioni di Prescrittura si passa alla Fase di Scrittura con la vera e propria Stesura del Testo.

Scelta del Registro Linguistico e Stilistico

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Prima di scrivere il Testo l'Autore deve chiedere in che Registro Linguistico, cioè quale Soluzione Lessicale, Morfologica e Sintattica, deve usare. È chiaro che questo dipende molto dal Contesto Extratestuale in cui si va a muovere (il Registro varierà da un Contesto Scolastico ad uno Professionale ad esempio). Vi è una Varietà di Registri Linguistici ma per comodità solitamente essi si riportano a tre Tipologie:

  • Registro Informale: Che si utilizza in situazioni come Lettere Personali, Articoli che tendono a Riprodurre il Parlato, "Canovacci" Televisivi e riproduce il Linguaggio Tipico Colloquiale Giornaliero tra Famiglia e Amici.
  • Registro Standard: Che si utilizza in Ambito Disciplinare, in Ambito Giornalistico, sul Lavoro, in Televisione, ecc..
  • Registro Formale: Che si utilizza in Saggi, Atti Pubblici, e in Circostanze Ufficiali, Conversazioni Colte, Conferenze, ecc.. Esso si Distingue ulteriormente in un Registro Formale Colto (o Aulico o Solenne) adatto a Testi Scientifici e Letterari, Conferenze, Celebrazioni Ufficiali, ecc. e in un Registro Formale Burocratico tipico della Legge, delle Comunicazioni Ufficiali, delle Pratiche d'Ufficio.

Il Registro Linguistico va scelto in modo Adeguato rispetto al contesto in cui si inserisce il Testo. Una volta scelto esso va mantenuto in maniera Costante per tutto il Testo. Su di esso va poi basata sia la Morfologia, che la Sintassi, che il Lessico. In particolare:

  • Per la Morfosintassi: Se si usa un Registro Informale bisogna usare forme verbali e pronominali tipiche del parlato periodando con coordinate e frasi piuttosto brevi e imitando costrutti tipici del parlato. Se invece si usa il Registro Standard vanno usate le forme tipiche del parlato e il periodare deve essere prevalentemente paratattico con modesto uso di subordinate. Infine se si usa il Registro Formale vanno evitate Forme e Costrutti tipici del Parlato e vanno rispettate rigorosamente le regole grammaticali mentre il periodare deve essere preferibilmente ipotetico con molte subordinate.
  • Per il Lessico: Se si usa un Registro Informale va adottato un Lessico Comune utilizzano Espressioni Colloquiali o Gergali o Dialettali, Diminutivi, Superlativi, Espressioni Esclamativi evitando Termini Colti o Molto Formali. Se si usa un Registro Standard invece il Lessico deve essere di facile comprensione evitando parole o espressioni raffinate ma anche frasi fatte e espressioni convenzionali. Se infine si usa un Registro Formale va usato un lessico colto con ricchezza di vocaboli, più o meno specialistico e arricchito da figure retoriche.

Oltre al Registro Linguistico gioca molto anche lo Stile che uno adotta. Questo viene detto Registro Stilistico e dipende molto dal contesto in cui si fa ruotare il Testo cioè se esso sarà uno scritto epico, lirico, giornalistico ecc. oppure dalle tradizioni dell'autore che può essere barocco, petrarchesco, verghiano ecc. Anche qui in base a questa Scelta dovrà cambiare la Sintassi, il Lessico e la Retorica.

Prima di tutto lo Stile va adattato al Proprio Stile Personale che ognuno ha. Di seguito esso va adattato alla Situazione Comunicativa in cui si scrive il Testo. Una volta scelto il Registro Stilitico va mantenuto per tutto il testo. Vanno utilizzate anche le più importanti Figure Retoriche. Per quanto riguarda la Sintassi si può scegliere tra varie tipologie:

  • Complessa e difficile con prevalenza di periodi ipotetici.
  • Chiara e semplice con periodi paratattici con coordinazione per asindeto o polisindeto e costrutti lineari.
  • Alternanza di strutture sintattiche ampie e complesse e frasi incisive e concentrate
  • Costrutti e forme grammaticali simili al parlato con anacoluti, ellissi, frasi nominali, discorsi diretti, ecc.
  • Con esclamazioni e interrogazioni retoriche.

Per quanto riguarda invece il Lessico esso può avere diverse caratteristiche:

  • Semplice e Sobrio con prevalenza di sostantivi e verbi.
  • Ridondante e ricco di aggettivazioni.
  • Denotativo, Referenziale, Realistico.
  • Connotativo, Simbolico, Evocativo.
  • Letterario con parole e immagini dotte.
  • Popolare, Basso.
  • Con mescolanza di lessico "alto" e "basso".
  • Gergale.
  • Specialistico.

Stesura del Corpo Centrale del Testo

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Come abbiamo già visto, il Testo solitamente si divide in tre sezioni: Introduzione, Corpo Centrale e Conclusione. È però sicuramente il Corpo Centrale ad essere la parte più importante perché è solitamente dove si snoda il discorso dell'Argomento Oggetto del Testo. Ed è proprio a questo che va prioritariamente data importanza di realizzazione concentrando in esso lo sviluppo dei punti della Scaletta.

Bisogna trasformare ogni Punto della Scaletta in un Paragrafo mantenendo anche nella stesura la Numerazione provvisoriamente e la Titolazione dei Punti e Sottopunti. Se si Scrive a Mano è consigliabile lasciare abbastanza spazio a margine per eventuali correzioni mentre se si usa il Computer si può usare il comando "Struttura" di Word nel Menù "Visualizza" sulla Barra degli Strumenti.

Abbiamo detto che la stesura del Corpo Centrale consiste in sostanza nello sviluppare i Punti della Scaletta come Paragrafi che sono porzioni di Testo tra due a capo che hanno una unitarietà di significato, di struttura morfosintattica e autonomia rispetto agli altri. Un Paragrafo può essere formato anche da una Unica Frase oppure da Più Frasi se trattano dello Stesso Argomento. Non bisogna andare a Capo tra frasi di uno stesso Paragrafo e inoltre le Frasi non devono essere troppo lunghe (non più di quattro-cinque righe) mentre i Paragrafi non più di dieci-quindici righe (sul web anche trenta righe). Bisogna Andare da Capo invece quando si termina il Paragrafo sia se si scrive a mano sia al computer (premendo "Invio" e lasciando, solitamente, rientrando di qualche battuta) perché convenzionalmente fa capire che è finito l'Argomento e a capo si inizia un Nuovo Argomento.

Ciò che va assicurato al Testo è che abbia Coesione e Coerenza e quindi queste due caratteristiche vanno rapportate anche ai Paragrafi che devono essere Coesi e Coerenti.

Per dare Coesione ai Paragrafi cioè compattezza interna ottenuta attraverso il collegamento tra le sue parti sia su un piano di Coesione Semantico che di Coesione Grammaticale. La Coesione Semantica, che è volta a rendere "autosufficiente" il Paragrafo rispetto agli altri, è ottenuta ponendo prima di tutto in rilievo l'Argomento Principale (Topic) ponendolo nella Frase Iniziale ("Frase Tematica") e sviluppando intorno ad esso le Frasi Successive. Il Contenuto di un Paragrafo chiaramente varia a seconda della Tipologia Testuale. In un Testo Descrittivo ci saranno Paragrafi dedicati alla Descrizione. In un Testo Descrittivo Informativo ci sarà una Enumerazione degli Elementi connessi all'Argomenti Centrale o in cui si articola oppure una Classificazione accorpati intorno a Caratteristiche simili. In un Testo Narrativo si cercherà di mantenere un Senso Cronologico all'interno del Paragrafo e lasciando agli altri Paragrafi lo sviluppo delle Sequenze Narrative Successive. In un Testo Argomentativo (come il Saggio o il Tema o l'Articolo di Opinione, ecc.) ci saranno Paragrafi dedicati esclusivamente all'Argomentazione (a favore o contro la Tesi sostenuta). L'Argomento va sempre tenuto al centro infatti va definito, vanno portati esempi su di esso, va confrontato con eventuali altre soggetti, va usato un metodo di botta e risposta quasi come se si stesse parlando con un oppositore che emette contrasti e se si presenta un evento vanno indicati la causa scatenante e ciò che ha prodotto come effetto adottando cioè il procedimento di causa-effetto.

Per quanto riguarda invece la Coesione Grammaticale' volta alla "Autosufficienza" linguistica sul piano Morfologico, Sintattico e Lessicale, essa deve tener conto della varie parti del Testo quali:

  • Desinenze e le Concordanze: Che vanno sempre tenute conto facendo attenzione al numero e al genere delle parole e tra soggetto e predicato.
  • Verbi: Cercando di mantenere Tempi costanti e soprattutto concordanti in Modo e Tempi tra proposizione principali e subordinate.
  • Pronomi e Aggettivi: Usandoli in sostituzione di parole e nomi già usati in precedenza.
  • Connettivi: Usandoli in maniera opportuna sia tra le parole che tra le parti del Discorso interno alla Frase o tra una Frase ed un'altra. Connettivi quali Congiunzioni, Avverbi, Locuzioni Avverbiali che possono avere Legami di Vario Tipo (Cronologico, Spaziale, Logico, ecc.).
  • Lessico: Cercando di mantenere la Medesima Area Semantica tra Parole Chiave del Paragrafo e le altre.

La Coerenza tra Paragrafi invece riguarda invece la Relazione tra Paragrafi in particolare il precedente e il successivo che devono essere tra loro Coerenti. Anche qui si può parlare di una Coerenza Semantica quando vi è una Continuità di Significato mentre si parlerà di Coerenza Logica se vie è un Criterio Logico in cui sono stati disposti i Paragrafi in Successione. La Coerenza Logica si può ottenere in vario modo e molto si gioca sul rapporto insito tra i Contenuti dei Paragrafi che può essere di tipo Cronologico, Spaziale, di Causa-Effetto o di Somiglianza-Opposizione. Per ottenere questi collegamenti spesso si fa uso dei Connettivi che possono avere Forme Nominai o Verbali che rimandano a Parole del Paragrafo Precedente oppure Congiunzioni, Avverbi, Locuzioni, ecc..

Stesura di Introduzione e Conclusione

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Dopo che si è completata la stesura del Corpo Centrale si deve passare alla Realizzazione della Introduzione e della Conclusione e poi a dare un Titolo al Testo.

L' Introduzione ha tipicamente la funzione di anticipare in modo globale l'Argomento del Testo e delineandone anche i confini. L'Introduzione deve essere quanto più Stringata e Chiara oltre che cercare di Coinvolgere il Lettore. Varie sono le Tipologie di Introduzione:

  • Inquadramento Sintetico dell'Argomento: In questo caso si può o Anticipare ciò che si dirà oppure Riformulare l'eventuale Traccia avuta oppure fornire brevemente l'Informazione Preventiva dell'Argomento Principale del Testo.
  • Domande: In questo caso si usa il porre domande al Lettore affinché sia sentano Coinvolti come un un Colloquio.
  • Affermazioni: In questo caso si afferma da subito la propria opinione che si cercherà di sviluppare nel Testo.
  • Citazioni: In questo caso per dare Autorevolezza al Testo si cita in modo preventivo la Frase di un Personaggio Famoso, o un Proverbio o un Breve Brano Letterario.
  • Fatti: In questo caso ci si collega ad un Fatto Storico accaduto.
  • In Medias Res: In questo caso si entra direttamente nell'Argomento senza alcuna Introduzione.

Per quanto riguarda la Conclusione essa ha il compito di riassumere il Contenuto e lo Scopo Essenziale del Testo congedandosi dal lettore. Essa deve quindi essere Coerente con le parti esposte prima. Anche qui ci sono Varie Tipologie di Conclusione:

  • Riassunto Sintetico dell'Argomento: In questo caso si riassume sinteticamente i passaggi principali del Testo.
  • Domande: In questo caso si lascia al lettore dare una risposta alla questione lasciando la discussione a parte riproponendo al massimo le problematicità incontrate affrontando la questione.
  • Affermazioni: In questo caso si affermano in modo perentorio o meno le conclusioni che si è validamente dimostrato nel Testo.
  • Citazioni: In questo caso per dare Autorevolezza al Testo si cita a conclusione la Frase di un Personaggio Famoso, o un Proverbio o un Breve Brano Letterario che arricchisce il Testo.
  • Fatti: In questo caso ci si collega ad un Fatto Storico accaduto che conferma quanto è stato detto.
  • Nessuna Conclusione: In questo caso si ritiene che il Discorso già è sufficientemente chiaro e pertanto può far a meno della Conclusione.

Il Titolo

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Al termine della Realizzazione del Testo va ad esso assegnato un Titolo sia che sia prescritto dalla Traccia, sia che lo richiede la forma di testo, sia per una semplice rifinitura del Testo ed Estrema Forma di Sintesi. Il Titolo solitamente è o un Nome, o un Sintagma o una Piccola Frase (Verbale o Nominale) che ha la funzione di sintetizzare il Contenuto e lo Scopo di Attirare il Lettore invogliandolo a leggere il Testo. Il Titolo può avere sia Carattere Denotativo se si limita a far riferimento in modo oggettivo ad un elemento del Testo oppure Connotativo se vi da un proprio Commento o Interpretazione Soggettiva. Molto spesso al Titolo si accompagna un Sottotitolo che amplia il significato del Titolo oppure negli Articolo di Giornali si affianca a loro anche l' Occhiello. Per le Pagine Web il Titolo è molto importante anche perché serve ad Indirizzare la Navigazione. Un particolare tipo di Titolo può essere ritenuto l'"Oggetto" di un Messaggio di Posta Elettronica. I Titoli possono essere composti non solo per Testi propri ma anche di altri (in questo caso si svolgerà la professione giornalistica del "Titolista").

Se il Titolo è stato richiesto dalla Consegna (per ad esempio una prova scolastica o di concorso) bisogna leggere attentamente la prescrizione. In base alla Tipologia di Testo si deve poi decidere tra un Titolo Denotativo (in questo caso si può partire da una frase riassuntiva del Testo e poi la si riduce fino ad arrivare ad una Sola Parola, o ad un Sintagma, o ad una Breve Frase) o un Titolo Connotativo lasciando in questo caso correre la Fantasia e i Flussi di Pensieri che vengono in mente appuntandoli. Poi vanno rilette e vanno rielaborate utilizzando Figure Retoriche (come nel Giornalismo) oppure Tecniche Pubblicitarie (con Frasi ad Effetto, Neologismi, Sigle, ecc.). Alla fine eventualmente si può aggiungere Sottotitolo o Occhiello, per Approfondire e Ampliare il Contenuto del Titolo.

Postscrittura

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Nell'ultima fase cioè quella di Postscrittura ci si prepara a ricopiare la "Brutta Copia" in "Bella Copia" compiendo un lavoro di Revisione e Perfezionamento del Testo. La Revisione del Testo investe la ricerca di eventuali errori sia nel Contenuto, che nell'Organizzazione, che nella Correttezza Formale del Testo.

La Revisione non va avviate subito dopo aver completato la "Brutta Copia" questo perché svolgerla subito può portare ad essere poco concentrati sulla caccia agli errori. Si lascia Passare del Tempo quindi qualche minuto dopo di che si avvia la Rilettura globale del testo con spirito attento e critico vedendo se è stata rispettata la Consegna e le Prescrizioni soprattutto sulla Lunghezza del Testo (se si usa il Computer su Word si può usare il Comando "Conteggio Parole" in "Strumenti"). In ultimo bisogna entrare nei panni del Destinatario e usando un Criterio di Valutazione critica valutare quanto si è scritto in modo tale che si possono compiere delle correzioni per renderlo migliore.

Bisogna prima di tutto controllare che il Testo corrisponde alla Tipologia Testuale scelta e che sia pertinente all' Argomento cioè non si sia usciti "Fuori Tema". Va controllato che si sia rispettato anche l'ordine della Scaletta e che comunque il Testo abbia un ordine logico. Vanno infine rispettate le Proporzioni tra Introduzione, Svolgimento e Conclusione (la parte dello Svolgimento deve essere più lunga delle altre due).

Il Controllo va fatto poi anche Paragrafo per Paragrafo controllando da prima se si è andati a Capo ad ogni Nuovo Paragrafo o che invece sbagliando lo si sia fatto. Va controllata anche la Lunghezza di questi che non deve essere nè troppo breve nè troppo lunga. Inoltre il Paragrafo deve dare sempre buona visibilità all' Argomento Principale e deve essere Coeso e Coerente e legato con gli opportuni Connettivi agli altri Paragrafi.

Per quanto riguarda la Correttezza Formale del Testo va prima di tutto controllata l' Ortografia usando eventualmente il Dizionario in caso di dubbi. Va accertata anche la Correttezza Grammatica (Morfologia, Sintassi e Lessico) e la Efficacia della Punteggiatura. Se serve vanno effettuati dei Cambiamenti volti ad eliminare ad esempio Parole Superflue o Trasformare Subordinate in Coordinate o viceversa o la Forma Passiva di un Verbo in Attiva o viceversa.

In conclusione, dopo il Controllo, bisogna trascrivere il tutto "In Bella Copia". La Trascrizione può essere fatta a Mano oppure al Computer curando anche la Presentazione Grafica per renderlo comprensibile e accattivante a chi legge.

Se si Scrive a Mano vanno usati Fogli di Carta Adeguata e una Grafia Chiara e Comprensibile. Va scritto su una Colonna e vanno lasciati adeguati Margini che non siano troppo larghi ma neppure assenti soprattutto va lasciato spazio a Destra per eventuali correzioni degli insegnanti (se è un compito). Va fatto un Rientro ad ogni Paragrafo o se si vuole si può lasciare una Riga. Si possono anche mettere Sottotitoli a margine dei Paragrafi o prima ricordandosi di non mettere il Punto Fermo dopo i Sottotitoli. Le Citazioni vanno messe tra Virgolette mentre le Parole Straniere ancora non stabilmente usati nella Lingua Italiana vanno Sottolineate o anche esse messe tra Virgolette. Solitamente le Citazioni di Libri di Testo e Saggi non vanno fra Virgole ma vengono Sottolineati mentre ci vanno le Riviste o i Quotidiani. Mentre si trascrive va fatta attenzione infine agli Errori Ortografici di Distrazione e va ricordato di porre il Titolo Sopra il Testo in Posizione Centrale e più Grande Rispetto al Testo.

Se si Scrive al Computer per prima cosa va Impostata la Impaginazione e la Paragrafazione usando il Comando "Paragrafo" nel Menu "Formato". Va scelto il Tipo di Carattere (solitamente "Times New Roman", "Courier", "Ariel" o "Verdana") e il Corpo (solitamente è consigliabile il 12). Vanno rispettate le Convenzioni Redazionali (ad esempio Corsivi per le Parole Straniere e Titoli di Libri, Virgolette per Citazioni e per Nomi di Riviste ecc.). Vanno Numerate le Pagine, le Note, le Tabelle, ecc.. Va Inserito il Titolo Generale e i Titoli dei Paragrafi dato che questi sono un ottimo richiamo e contatto per il Lettore se spedito per Posta Elettronica o Pubblicato sul Web. Va Controllato anche che non vi siano Errori di Ortografia o di Stampa usando Eventualmente il Correttore Automatico. Vanno creati degli Indici. Completato tutto questo il Documento va Accuratamente Salvato facendone Eventualmente una Copia e Archiviandolo in una Cartella. Se il Testo va Esposto Oralmente si può predisporre delle Slide per una Presentazione con Power Point.