L'identità
Avvertire il problema dell'identità, è porsi una domanda di consapevolezza e riguarda tutti gli individui che si chiedono "cosa ci faccio qui e cosa sto facendo"... Gli artisti sono particolarmente sensibili a queste domande, perché si sentono quotidianamente chiamati a dare delle risposte. Le opere che producono infatti scaturiscono spesso da domande di questo genere e costituiscono spesso delle risposte.
Il ruolo che gioca nella società contemporanea, nel sistema dell'arte, con la critica, nella relazione con gli altri artisti, e soprattutto il ruolo del proprio lavoro sono gli interrogativi che inquietano l'artista in ogni tempo e per ogni generazione.
La ridefinizione dell'identità dell'artista ha bisogno di rimettere i puntini sulle i, e partendo daccapo afferma che l'arte la fanno gli artisti nel loro luogo di lavoro, qualunque e ovunque esso sia, affermando anche che qualunque cosa faccia l'artista al lavoro è arte!
È con questo spirito che in America, di fronte alle bugie della televisione sull'andamento della guerra del Vietnam, di fronte all'ipocrisia conformista degli stereotipi comunicativi imposti dallo strapotere prevalente dei media capaci di determinare la qualità e la forma della percezione, alcuni artisti cominciano a rivoluzionare il linguaggio dell'arte, anteponendo la vita, il comportamento dell'artista alla produzione delle opere, negando o esagerando la produzione degli oggetti e con provocazioni di tipo neo dadaista.
Affermando che la vita è arte, il problema dell'identità diventa centrale.
Così, in solo qualche esempio:
- Bruce Nauman, in Walking in the Studio, del 1968
- John Baldessari, in I Am making Art, del 1971
- Vito Acconci, in Theme Song, 1973 prodotto da art/tapes/22[1]
Più recenti:
- Stefano Pasquini, One day laughing in this surreal earth, del 2008
La definizione dell'identità passa quasi sempre nella produzione dell'opera, per gli artisti, i poeti, gli scrittori ecc. e molto spesso per la presa di posizione nei confronti di una condizione esistenziale che si intende rovesciare o cambiare drasticamente, a volte parlando per sè, a volte interpretando il tutti.
Note
[modifica]- ↑ Uno dei centri di produzione italiani vedi art/tapes/22