Gli effetti speciali
Molto più usati nel cinema e nella televisione, gli effetti speciali sono una serie complessa di interventi che, con l'aiuto della tecnologia digitale e grazie alla manipolabilità che la tecnica del video consente, un autore introduce nella propria opera video, producendo scenografie virtuali e immagini in movimento che la ripresa ottica da sola non sarebbe in grado di restituire.
Sono il prodotto di una somma di competenze afferenti a diversi campi del sapere, la fisica, l'ottica, l'elettronica, la robotica, la fotografia, i software, gli hardware, unita ad una furbizia creativa che l'autore mette in campo al fine di ottenere un risultato visibile da tutti ma da lui solo immaginato. Gli effetti speciali sono normalmente usati e abusati nel cinema di cassetta e negli spot pubblicitari televisivi, perché destinati a produrre spettacolo, stupore e attenzione in uno spettatore annoiato dalla normalità, e che proprio per questo vengono chiamati speciali. L'evoluzione e il sopravvento del digitale, il miglioramento delle velocità di elaborazione e delle memorie dei computers hanno reso possibile l'adozione e la diffusione di questi effetti nelle produzioni dei video d'arte. Il compositing, il matte painting, la motion graphic, il bluescreen, l'alpha channel, il morphing, il rotoscoping, sono tecniche (trucchi) per la produzione di effetti speciali sulle videoclips e che sovente sono inglobati nelle opzioni di software di editing sia consumer o professionali.
Spesso gli effetti speciali grazie alla loro spettacolarità prendono il sopravvento sul contenuto del messaggio fino a sostituirlo. Proprio per questo nelle arti visive gli artisti più bravi sono molto attenti a limitare al minimo indispensabile la manipolazione dell'immagine, facendone semmai un contenuto linguistico e comunque sempre coerente o in subordine al messaggio e alla sostanza della loro poetica.
Alcuni esempi[modifica]
- Coniglioviola, Romantici, 2007 3'49"
- Massimo Pianese, Map 09, 2009 3'27"
- Angelo Sarleti, Voyeur x 4, 2006 6'58"
- Fujiko, dogma 13=paranoia 38, 2009 2'47"