Fotogrammetria architettonica

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Fotogrammetria architettonica
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Fotogrammetria architettonica
Restituzione fotogrammetrica risalente al 1974, effettuata con il restitutore universale Wild A2, in occasione del rilievo della Basilica di San Nicola a Bari. Le riprese furono effettuate con il fototeodolite Wild P30

Introduzione alla fotogrammetria architettonica[modifica]

1980 - L'Unità Fotogrammetrica dei Vigili Urbani di Bari impegnata nel rilievo della chiesa di Maria SS. Incoronata a Pescopagano (PZ), danneggiata dal terremoto

La fotogrammetria architettonica è una tecnica, che consente di rilevare forma, dimensioni e posizione di un elemento architettonico mediante una coppia di fotografie opportunamente scattate. Il rilievo con la fotogrammetria architettonica prevede due fasi:

  • la ripresa, il cui prodotto è la coppia di fotogrammi stereometrici. Essa consiste nel fotografare l'oggetto con la camera stereometrica oppure con la camera metrica, posta in due punti distinti e scelti nel rispetto della stereoscopia artificiale.
  • la restituzione, che utilizza la coppia di fotogrammi stereometrici. Con questa operazione, osservando il modello ottico tridimensionale, è possibile rilevare le dimensioni che interessano, oppure si può elaborare una rappresentazione, in proiezione ortogonale, dell'oggetto fotografato.

Oltre che rilevare informazioni dai fotogrammi, in fase di restituzione è possibile riportare nuove informazioni sugli stessi fotogrammi e si parla, perciò, di:

  • fotogrammetria diretta quando viene utilizzata per rilevare le coordinate spaziali di punti appartenenti ad oggetti realmente esistenti.
  • fotogrammetria inversa quando serve per la rappresentazione sui fotogrammi di elementi architettonici progettati o per la ricostruzione virtuale di edifici parzialmente crollati.

Con il passaggio della fotografia dal supporto analogico a quello digitale, grazie all'utilizzo di programmi di modellazione, oggi più che di fotogrammetria inversa si parla di modellazione stereometrica.

Fotogrammetria analogica[modifica]

1980- Rilievo della Cattedrale di Bari con la camera metrica Wild P31

La fotogrammetria analogica, in pratica, sostituisce alla camera con foro stenopeico della fotogrammetria povera. la camera metrica avente come supporto sensibile la pellicola, mentre per la restituzione utilizza i restitutori analogici. La camera metrica supera tutti i problemi dell'orientamento artigianale della fotogrammetria povera, infatti essa:

  • è dotata di un solido treppiedi, che grazie ad una base dotata di livella, consente la messa in stazione con asse verticale della camera stessa;
  • la stessa camera può ruotare intorno all'asse verticale ed orizzontale, generalmente in posizioni predefinite ma note;
  • la base è dotata di un piccolo cannocchiale che, puntato sulla mira del secondo treppiedi, consente di conoscere l'orientamento relativo e, comunque, di verificare le condizioni del caso normale, cioè l'ortogonalità tra asse ottico e base;
  • un filo a piombo, spesso di tipo ottico, consente di misurare con precisione la base.

Per garantire la planeità della superficie sensibile, la camera metrica utilizza lastre fotografiche rettificate o, comunque, è dotata di dispositivi atti a rendere pian la pellicola.

Fotogrammetria digitale[modifica]

Confronto, ai fini della precisione, tra la camera stereometrica Wild C120 ed una camera stereometrica ottenuta con l'accoppiamento di due fotocamere digitale

La fotogrammetria digitale rappresenta un ulteriore passo in avanti della tecnica in esame, nel percorso iniziato con il metodo Cappeller, con la sostituzione dell'immagine digitale a quella analogica. Rispetto all'avvento della fotografia analogica, quello della fotografia digitale può considerarsi una rivoluzione, se si pensa agli studenti che, negli anni settanta, dovevano rilevare le coordinate dai fotogrammi ed inserirle, nel migliore dei casi, in calcolatrici programmabili. Oggi, con un semplice click, si può effettuare lo stesso calcolo con immagini caricate via rete. Ma non è tutto se si aggiunge che:

  • nella camera digitale non sono più indispensabili, per individuare il punto principale e l'orientamento del fotogramma, le marche di riferimento, solitamente impresse sui bordi del fotogramma:
  • la taratura delle camere digitali può essere fatta in casa e personalizzata, considerato che si tratta di correggere un errore sistematico;
  • ai fini dell'esposizione, il fotogramma digitale può essere corretto;
  • la duplicazione dei fotogrammi può essere fatta a costo zero;
  • l'inserimento dei fotogrammi in un programma del tipo StereoFot può essere fatto da chiunque sia veramente interessato;
  • il raddrizzamento delle immagini è ormai alla portata di tutti, se non si ha la pretesa di una precisione micrometrica;
  • dulcis in fundo, è tutt'altro che trascurabile la possibilità di verificare, già al momento della ripresa, la validità dei fotogrammi e la precisione conseguibile.


Bibliografia[modifica]

Video[modifica]

Filmato audio Il rilievo dell'architettura, su YouTube.

Collegamenti esterni[modifica]