Analisi matematica > Esistenza del limite per funzioni reali di variabile reale
- Indice delle lezioni di:
- Torna al corso:
Vediamo ora alcuni importanti criteri di esistenza del limite.
In altri termini, se una funzione ha due limiti (sempre con fissato), allora necessariamente questi devono essere uguali.
Notazione
|
Quando vogliamo indicare che un numero reale è reale oppure , scriviamo che , dove .
|
Ragioniamo per assurdo e supponiamo che esistano effettivamente due limiti e distinti. Se sono limiti distinti, distinti saranno anche i rispettivi intorni e dunque .
Per la definizione di limite si ha rispettivamente, considerando questi intorni disgiunti,
-
Ma allora
e questo è impossibile, perché è un punto di accumulazione e quindi anche , contraddicendo l'ipotesi che erano disgiunti. Dunque si ha per forza che
.
È bene non farsi ingannare da alcuni metodi "meccanici" tipici dell'insegnamento delle scuole superiori (quali, ad esempio, calcolare il limite di una funzione che tende a calcolando semplicemente il valore di ...). Una cosa del genere è possibile (anche se priva di ogni senso, se fatta in questo modo meccanico...) soltanto in particolari casi di funzioni. Ma in generale, ciò potrebbe anche non avere alcun senso in quanto potrebbe non essere nemmeno un punto del dominio della funzione!
Vediamo ora una proposizione che ci dimostra quanto invece sia molto più importante il comportamento di una funzione in opportuni intorni.
Sia il limite di per . Per la definizione di limite si ha
- .
Ponendo , abbiamo che per ogni nell'intervallo (se le due funzioni assumono gli stessi valori in , continueranno a farlo nell'intersezione).
Dunque
- .
Pertanto
Teorema (limite delle restrizioni)
[modifica]
Sia il limite di . Sempre per la definizione di limite, abbiamo
- .
Ma e dunque la definizione sopra vale a maggior ragione per , dal momento che vale per ogni escluso e . In definitiva
e dunque
Concludiamo questa non certo leggera ma fondamentale lezione con un teorema molto importante che ci può aiutare a stabilire quando esiste il limite di una funzione.
Teorema (esistenza del limite rispetto alle successioni convergenti)
[modifica]
. Supponiamo e consideriamo una successione convergente a in .
Confrontiamo ora le due definizioni, quella di limite di funzione e di limite di una successione:
Siccome è una successione in , ogni appartiene ad . Inoltre, ogni con appartiene anche a intorno di , perché la successione converge ad per ipotesi.
Mettendo insieme le cose, . In definitiva:
.
. Supponiamo ora che per ogni successione convergente ad .
Per assurdo, supponiamo che se si ha l'ipotesi, non accade che . Allora, negando la definizione di limite, otteniamo:
cioè, per ogni intervallo di , esiste almeno un intersecato questo intervallo per cui si ha che , per un qualche intervallo del limite.
Poniamo allora
- .
e
Per la negazione della definizione di limite che abbiamo dato prima, ed è certamente contenuto in . Allora, per l'assioma della scelta, esiste una funzione tale che , per ogni .
Ma è dunque una successione in tale che e e conseguentemente ma .
Questo contraddice la tesi.
Altri progetti