Esercizi alla chitarra
Introduzione agli esercizi di chitarra
[modifica]Cerchiamo di distinguere due casi: quello di un principiante che si avvicina per la prima volta alla chitarra e quella del musicista in formazione, che decide di migliorare le proprie performance nei brani veloci. Entrambi hanno bisogno degli stessi esercizi, nel primo caso concentrando l'attenzione del rendere ugualmente reattive le dita della mano sinistra meno utilizzate (anulare e mignolo) con le altre (indice e medio), imparare a sfruttarle e rafforzare la muscolatura. Invece coloro che conoscono meglio le capacità delle proprie abilità con lo strumento e vogliono spingersi oltre, necessitano di un esercizio costante e duraturo nel tempo per rafforzare le attuali possibilità (migliorare la precisione, ottimizzare il tocco...) riuscendo piano piano a aumentare la velocità di esecuzione. La velocità è un accessorio, prima di questo vengono molte altre caratteristiche, distintive di una esecuzione piacevole ad ascoltarsi.
In definitiva, si consiglia di eseguire questi esercizi accompagnati da un metronomo utilizzando velocità inizialmente bassa ma sempre crescente. Cominciare piano e quando ci si sente sicuri, l'esecuzione è pulita e scorrevole, aumentare la velocità del metronomo. Uno dei consigli che si possono dare per incrementare la velocità è quello di restare col plettro più vicini possibile alla corda perché se il movimento è minimo, la velocità potrà essere maggiore. Una raccomandazione: pazienza! Ci vuole pazienza per ottenere buoni risultati e se portiamo pazienza, studiamo con costanza, anche per poco tempo al giorno otterremo dei miglioramenti. Talvolta accade che il giorno successivo sappiamo affrontare meglio gli esercizi del giorno prima perché durante la notte (così si dice) il nostro cervello rielabora quello che si è studiato durante il giorno. Un altro consiglio da poter dare è quello di esercitarsi talvolta guardandosi allo specchio per vedere che cosa stiamo facendo.
Un consiglio |
lasciate fuori la chitarra dalla custodia, in modo che sia facile prenderla anche per pochi minuti. Questo vi invoglierà ad esercitarvi ogni qual volta vi sarà possibile. |
Esercizi per la mano destra
[modifica]Ora che abbiamo imparato ad accordare la chitarra, vediamo di prendere confidenza con lo strumento.
Intanto teniamo chiaro questo concetto: se è importante che la mano sinistra impari a premere correttamente i vari tasti in corrispondenza delle corde, è altrettanto importante che la mano destra impari a pizzicare le corde corrispondenti. In altre parole se la sinistra preme la terza corda, la destra deve pizzicare la terza corda, non la seconda ne la quarta. E qui ci troviamo di fronte ad un bivio, perché la destra può pizzicare le corde con le dita oppure utilizzando il plettro. La scelta è del tutto personale e dettata nella maggior parte dei casi dal tipo di musica che si vuol suonare. L'impostazione classica prevede ovviamente l'utilizzo delle dita, mentre la chitarra rock impone l'uso del plettro. L'utilizzo delle dita rende più agevole l'esecuzione per esempio, degli arpeggi, con la possibilità di prendere più corde contemporaneamente. Perciò sembra che il miglior modo di affrontare la questione sia di imparare ad utilizzare entrambi i sistemi. In questa parte trattiamo l'utilizzo del plettro.
Esistono vari tipi di plettri che si differenziano per lo spessore. I plettri sottili sono morbidi, mentre i plettri spessi sono duri. Diverso è l'impatto che questi hanno sulle corde. Un plettro duro consente un suono più deciso, più dinamico, per contro un plettro morbido permette una miglior scorrevolezza quando si tratta di passare da una corda all'altra. La scelta è personale, tuttavia teniamo presente che un plettro morbido si presta meglio per l'accompagnamento quando dobbiamo suonare accordi, per fare la cosiddetta ritmica e permettendo di amalgamare meglio i suono delle corde. Un plettro duro si presta meglio per l'esecuzione di assoli perché migliora l'attacco del suono. Ma questa non è la regola ed ognuno è libero di fare come vuole.
Dunque una delle prime cose che la destra deve fare è imparare a “mirare” le corde e lo deve fare in maniera istintiva, cioè gli occhi non devono guardare ciò che sta facendo la mano, e la mano si deve muovere da sola andando a pescare le corde giuste. Il primo esercizio ci metterà in grado di suonare le corde (che per il momento NON saranno premute dalla mano sinistra) senza sbagliare mira e soprattutto senza guardare ( anche se all'inizio sarà inevitabile dare un'occhiata a quello che stiamo facendo ). Dovremo arrivare a fare un ragionamento del genere: appoggio la mano alle corde e mi dico: ora voglio suonare la quinta corda e il plettro dovrà andare a pizzicare a colpo sicuro la quinta corda. Quando saremo capaci di fare ciò avremo già raggiunto un bel risultato.
Useremo due tipi di pennata. La prima indirizza i colpi del plettro sempre verso il basso, la seconda li alterna, cioè un colpo in giù e il successivo in su. Questo secondo tipo di pennata è sicuramente più impegnativo, anche perché non ci deve essere differenza di intensità sonora tra il colpo dato in giù e quello dato in su.
Dunque partiamo dalla sesta corda, colpendola col plettro verso il basso, poi facciamo lo stesso con la quinta corda e così via fino ad arrivare alla prima e tornando indietro. Ripetiamo tante volte cercando di mantenere un ritmo costante. A questo proposito può essere utile eseguire l'esercizio usando un metronomo che scandisca il tempo. Si parte con un tempo lento e si cerca di incrementare la velocità passando a velocità più alte solo quando non si commettono più errori con la precedente velocità.
Il secondo esercizio prevede dei salti di corda, e qui la faccenda si fa seria. Suoniamo dunque le corde ( sempre con colpi del plettro solo in giù ) in quest'ordine:
sesta corda – quarta corda quinta corda – terza corda quarta corda – seconda corda terza corda – prima corda quarta corda – seconda corda quinta corda – terza corda sesta corda – quarta corda
Anche in questo caso bisogna ripetere finché non si sbaglia più, incrementando la velocità di esecuzione.
Ora mettiamo in azione la pennata alternata. In pratica si tratta di ripetere i due esercizi precedenti ma dovremo colpire le corde una volta in giù e una in su (sesta corda in giù, quinta in su, quarta in giù e così via). Lo schemino seguente vi faciliterà le cose.
Corde consecutive
- 6° corda – giù
- 5° corda - su
- 4° corda - giù
- 3° corda – su
- 2° corda – giù
- 1° corda – su e ritorno
Salto di corda
- 6° corda – giù
- 4° corda – su
- 5° corda – giù
- 3° corda – su
- 4° corda – giù
- 2° corda – su
- 3° corda – giù
- 1° corda – su
- 4° corda – giù
- 2° corda – su
- 5° corda – giù
- 3° corda – su
- 6° corda – giù
- 4° corda – su
Visto che a questo punto avremo già acquistato una certa familiarità con lo strumento, non parleremo più di numeri di corda ma di note. Non si dirà più terza corda, ma corda SOL, non più quinta corda ma corda LA eccetera. Non parleremo più neanche di metronomo, poiché resta sottinteso che gli esercizi andranno eseguiti a tempo con incremento della velocità man mano che non si sbaglia più.
Esercizi per la mano sinistra
[modifica]È giunto il momento di mettere in azione la mano sinistra, combinandola con la destra.
Le dita della sinistra devono premere le corde in corrispondenza dei vari tasti esercitando una giusta pressione: non troppo debole perché altrimenti la nota non risuonerà, né troppo forte per non indolenzire subito i muscoli. Inoltre il dito non dovrà posizionarsi proprio al centro del tasto, ma piuttosto spostato verso la barretta metallica che delimita il tasto stesso (naturalmente quella inferiore...).
Eseguiremo ora dei cromatismi, cioè note che si susseguono di semitono in semitono. Le dita della sinistra da utilizzare sono quattro: indice, medio, anulare, mignolo. L'indice premerà un tasto e la destra suonerà la rispettiva corda con una pennata in giù, il medio premerà il tasto successivo (attenzione, l'indice non si solleverà ma continuerà a tenere premuto il suo tasto), la destra suonerà con una pennata in su, poi l'anulare premerà il tasto successivo (destra pennata in giù) e poi toccherà al mignolo (destra pennata in su). Le dita non dovranno mai sollevarsi dai tasti. Solo quando avremo suonato la nota premuta dal mignolo, allora potremo sollevare tutte le dita e spostarle alla corda successiva per ripetere il giochetto. Si parte dalla corda Mi basso, ma conviene premere i tasti a partire dal quinto tasto, e non dalla cima del manico, perché così, almeno all'inizio, non saremo costretti ad un eccessivo stiramento delle dita (che, ricordiamolo, devono coprire quattro tasti senza sollevarsi). Nello schema successivo, le righe orizzontali indicano le corde, quelle verticali delimitano i tasti, e i pallini indicano dove premere con le dita, tenendo presente che:
- 1- dito indice
- 2- dito medio
- 3- dito anulare
- 4- dito mignolo
Giunti al Mi cantino, dopo aver suonato la nota premuta dal mignolo, si torna indietro, sollevando il mignolo e suonando la nota premuta dall'anulare, sollevando l'anulare e suonando la nota premuta dal medio ecc, per poi cambiare corda e ricominciare dal mignolo. Questo esercizio va ripetuto infinite volte, in quanto serve per far acquistare agilità alla mano sinistra e per far acquisire alla destra una perfetta pennata alternata. L'esercizio va inoltre esteso a tutto il manico, cominciando dal primo tasto al quarto tasto, poi dal secondo al quinto poi dal terzo al sesto e così via fino ad arrivare alla cassa. Ci vuole molta pazienza, anche perché queste sequenze non hanno musicalità, ma sono le premesse necessarie per imparare una buona tecnica sullo strumento.
Esercizi per chitarra classica, senza plettro
[modifica]Questo tipo di esercizi è riferito all'impostazione classica della chitarra classica, la quale richiede anche un determinato tipo di postura, vedi pagina impostazione.
Esercizio 1
[modifica]Esercizio 2
[modifica]Esercizio 3
[modifica]Esercizio 4
[modifica]Esercizio 5
[modifica]Esercizio 6
[modifica]Esercizio 7
[modifica]i m i m i m i m i m i m i m i m ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v |-1--2--3--4--|-2--3--4--5--|-3--4--5--6--|-4--5--6--7--|-5--6--7--8--| |-------------|-------------|-------------|-------------|-------------| |-------------|-------------|-------------|-------------|-------------| |-------------|-------------|-------------|-------------|-------------| |-------------|-------------|-------------|-------------|-------------| |-------------|-------------|-------------|-------------|-------------| 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4
Esercizio 8
[modifica]i m i m i m i m i m i m i m i m ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v ^ v e-6--7--8--9--|-7--8--9--10--|-8--9--10–11--|-9--10–11--12--|| B-------------|--------------|---------------|----------------|| G-------------|--------------|---------------|----------------|| D-------------|--------------|---------------|----------------|| A-------------|--------------|---------------|----------------|| E-------------|--------------|---------------|----------------|| 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4
La pulizia del suono
[modifica]Produrre rumori, ronzii, fruscii, ecc. durante un'esecuzione è seccante per il musicista, intollerabile per un pubblico che ascolta. Esistono alcune accortezze che ci permettono di evitare questi problemi: stoppare le corde che non si suonano e l'uso di effetti elettronici appropriati.
Stoppare le corde
[modifica]Può capitare di pizzicare o sfiorare erroneamente alcune corde durante alcuni passaggi. Importante, quindi, è stoppare le corde che non si suonano.
Per bloccare le corde al disopra di quella (o quelle) di interesse è sufficiente appoggiarci il palmo della mano destra; le corde che si trovano sotto devono essere controllate dalle dita della mano sinistra.
Di seguito è riportato un esempio in cui, suonando la terza corda, dovremo stoppare le ultime tre con il palmo della mano destra (contrassegnate da colore blu scuro), e le prime due con una delle dita della mano sinistra che in quel momento non viene utilizzata (contrassegnate da colore blu chiaro).
e----------------------------------------------------------------
|
B----------------------------------------------------------------
|
G-------3-------------------------------------------------------- |
D----------------------------------------------------------------
|
A----------------------------------------------------------------
|
E----------------------------------------------------------------
|
Bloccare le corde con il palmo della mano destra ricorda la tecnica palm mute, mentre stoppare le corde con la mano sinistra è un po' più difficoltoso. Infatti è necessario appoggiare le dita, allungarle o stenderle sulle corde non utilizzate, in modo del tutto differente in ogni occasione; ma comunque senza necessità di effettuare pressione. Un po' di pratica renderà del tutto automatico questo procedimento.
Passaggio da una corda all'altra
[modifica]Per evitare l'effetto Let ring utilizzare le dita per interrompere la vibrazione delle corde.
Nei casi come quelli riportati nell'esempio, nel passaggio tra la seconda e la prima corda, si consiglia di stoppare il "B" con la falange del pollice destro durante il movimento di plettrata per il mi cantino ("e", corda a vuoto).
^ v v ^ e|------------0---4--------------------------|| B|---0---4-----------------------------------|| G|-------------------------------------------|| D|-------------------------------------------|| A|-------------------------------------------|| E|-------------------------------------------||
Esercizi
[modifica]Non vi sono esercizi specifici, se non quelli proposti ai principianti per imparare a controllare la pennata.
Se possedete già un buon controllo, consiglio di eseguire i propri brani con un livello di distorsione alto dell'amplificatore, in modo da rendere molto evidenti eventuali sbavature, plettrate involontarie... e quindi imparare a correggerli.
Occorre per eliminare il fruscio sgradevole imparare ad alzare le dita dalla tastiera sempre prima del cambio di capotasto, il fruscio è dato dallo sfregamento delle dita sulle corde basse, se si impara ad usare questa tecnica su ogni pezzo che si studia si eliminererà completamente il fruscio, questo anche su pezzi molto veloci.
Lo stretching
[modifica]Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer
Attenzione! In caso doveste sentire dolore nell'eseguire questi esercizi, smettere immediatamente per non arrecare danni permanenti alle vostre articolazioni!
Il riscaldamento e gli esercizi di stretching rivestono un ruolo molto importante per riuscire a progredire nei nostri studi e per riuscire a migliorarsi in quelli che abbiamo già affrontato. Il riscaldamento permette alle dita di prepararsi allo sforzo da compiere, permettendo una maggiore resa, precisione e rapidità nei movimenti. Lo stretching aiuta a rilassare i muscoli dopo lo sforzo, riducendo in parte i dolori che si possono avere dopo una attività prolungata. E attenzione anche a non sforzarvi troppo poiché è frequente nel chitarrista la tendinite.
Un consiglio! |
Una cosa importante è non avere le mani fredde, prima di iniziare. Se così fosse, si consiglia di riscaldarle mettendole sotto l'acqua calda del lavandino (calda non scottante!). |
Esercizi di stretching
[modifica]Avambraccio
[modifica]Piegare completamente il gomito, portandolo in prossimità del busto, con il palmo della mano rivolto verso l'esterno. Con l'altra mano portare indietro la prima facendo leggera pressione sulle dita, in modo che il piegamento del polso faccia percepire una lieve tensione dei muscoli della parte dell'avambraccio rivolta verso l'esterno.
Stessa modalità, ma stavolta il palmo della mano deve essere rivolto verso il corpo. In questo caso si dovrà avvertire tensione nei muscoli della parte esterna dell'avambraccio.
Effettuare questo esercizio per entrambe le braccia.
Polso
[modifica]Muscoli delle spalle
[modifica]Tirare indietro le braccia in modo da rilassare e distendere i muscoli pettorali. Stessa cosa per quelli della scapola.
Mano
[modifica]Si può fare un massaggio del palmo delle mani, come se stendessimo una pomata, calcare con un pollice il palmo di ciascuna mano. Eseguire questa operazione anche sulle dita. Come esercizio si possono allargare le dita della mano.
Dita
[modifica]Gli esercizi per le dita sono in parte da svolgere con lo strumento, altre a corpo libero.
Proprio come gli adulti ci sfidavano da bambini, aprire la mano tenendo le dita rigide una accanto all'altra; divaricare lateralmente le dita, prestando attenzione a "sforbiciare" un dito o un gruppo di dita per volta. Si può fare quindi quest'esercizio per cercare di "allargare" le dita. Si può usare il polso della mano opposta posizionandolo per alcuni secondi nell'incavo delle dita. Attenzione: mai arrivare al dolore!
Esercizi da eseguire sulla tastiera ve ne sono moltissimi. Punkettaro, uno degli autori di questa guida, consiglia:
e:----10----------------10-----------------13----------------------------------------------------------------| B:--------11----------------12-----------------12-------------10-----------------10--------------------------| G:------------12----------------11-----------------11-------------11-----------------12----------------------| etc. D:----------------13----------------13-----------------10-------------12-----------------11------------------| A:------------------------------------------------------------------------13-----------------13--------------| E:-----------------------------------------------------------------------------------------------------------|
Salendo, eseguire su tutte le corde questo movimento. Dopo aver preso una certa dimestichezza, è possibile aggiungere difficoltà (sempre seguendo lo schema precedente).
e:----9-----------------9-----------------9---------------| B:-------11---------------11----------------11------------| G:-----------12---------------12----------------13--------| ecc. D:---------------13----------------14---------------15----| A:--------------------------------------------------------| E:--------------------------------------------------------|
Rinforzare mano e dita
[modifica]Collegamenti esterni
[modifica]- Video su esercizi di stretching di John Petrucci [1]
- Metronomo online