Composti aromatici - Quiz
Informazioni sul questionario
[modifica]Argomenti del test
[modifica]Struttura del benzene secondo il modello di Kekulé (triene a doppi legami coniugati con due strutture di risonanza) e secondo la teoria degli orbitali molecolari (modello orbitalico di Hückel) - La simbologia dell’anello benzenico: simbologia di Kekulé e simbologia π-delocalizzata (di Thiele) - Condizione di aromaticità e regola di Hückel per prevedere il comportamento aromatico dei composti ciclici coniugati - Composti aromatici, antiaromatici e non aromatici - La nomenclatura tradizionale dei composti aromatici - Isomeria orto, meta e para - Le regole IUPAC di nomenclatura dei composti aromatici - Radicali arilici (arili) - Il meccanismo della sostituzione elettrofila aromatica (SEA) - Il catione benzenonio (o ione arenio o complesso σ) - Alogenazione, nitrazione, solfonazione e alchilazione dell'anello aromatico (reazione di Friedel–Crafts) - Effetto del sostituente sull'orientazione: sostituenti orto-, para-orientanti e sostituenti meta-orientanti - Effetto del sostituente sulla velocità di reazione: sostituenti attivanti e disattivanti l'anello, gruppi elettron-attrattori ed elettron-repulsori (o elettron-donatori) - Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e policiclici condensati (IPC).
Avvertenze sull'uso della nomenclatura IUPAC
[modifica]Le regole applicate nel questionario, per l'assegnazione dei nomi sistematici corretti, sono quelle proposte dalla IUPAC nell’ultima versione di: Nomenclature of Organic Chemistry: IUPAC Recommendations and Preferred Names 2013 - The Royal Society of Chemistry (Cambridge, UK). Tra le moltissime novità di questa nuova versione, una delle più importanti è senz’altro l’introduzione del concetto di Preferred IUPAC Name (PIN): un nome sistematico univoco che si costruisce applicando un dettagliato ordine gerarchico di criteri. Ora, anche se è ancora permesso assegnare un nome sistematico differente dal PIN (detto allora General IUPAC Name) a condizione che non si presti ad ambiguità e che rispetti i principi generali dettati dalla IUPAC nelle precedenti Recommendations (1979 e 1993), è opportuno chiarire che, nel questionario, tutti i nomi sistematici diversi dal PIN sono da considerarsi non corretti.
Avvertenze per la compilazione
[modifica]- Prima di ogni domanda è riportato, tra parentesi quadre, l'argomento specifico della domanda.
- Ogni domanda ammette una sola risposta esatta.
Misurazione dei risultati
[modifica]- Punti per ogni risposta esatta: 1.
- Punti per ogni risposta errata o non data: 0.
Valutazione
[modifica]Nei questionari a risposta chiusa si può azzeccare un certo numero di risposte esatte anche tirando a caso. Per cui, se non si vuole utilizzare il metodo della sottrazione di punti in presenza di risposte errate, occorre adottare una scala di valutazione che tenga conto della possibilità che la risposta esatta sia stata data fortuitamente.
Se il test offre quattro possibilità di scelta, dovremo considerare che c'è una probabilità su quattro di cogliere la risposta giusta anche per caso. Pertanto una prova basata su venti domande e alla quale sono state date cinque risposte esatte, non è indice di alcuna abilità, perché lo stesso risultato potrebbe essere ottenuto, a caso, da chiunque.
Quindi, su di una scala da uno a dieci, cinque risposte esatte (Pmin. = 5) danno diritto al voto minimo (Vmin. = 1), al contrario venti risposte esatte (Pmax. = 20) danno diritto al voto massimo (Vmax. = 10). Per valutare i casi intermedi si può applicare il metodo grafico o quello analitico. Nel metodo grafico si costruisce un diagramma cartesiano che ha sull'asse delle ordinate il numero di risposte esatte (5 ≤ P ≤ 20) e su quello delle ascisse i voti (1 ≤ V ≤ 10). Si individuano quindi due punti, il primo di coordinate (Vmin., Pmin.) ed il secondo di coordinate (Vmax., Pmax.) e si traccia il segmento di retta che li unisce. A questo punto basta entrare da sinistra in corrispondenza del numero di risposte esatte (P) e leggere il voto (V) corrispondente sulle ascisse. Analiticamente basta applicare la formula dell'equazione della retta di estremi (Vmin., Pmin.) e (Vmax., Pmax.) e calcolare il voto (V) corrispondente ad un certo numero di risposte esatte (P).
Punteggio minimo
[modifica]Il punteggio minimo consigliato per poter affrontare l'argomento successivo (corrispondente al voto di sufficienza di 6 su 10, o 18 su 30) è: 13 punti su 20.
Quiz n. 1
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Quiz n. 2
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Quiz n. 3
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Quiz n. 4
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Risorse
[modifica]- Idrocarburi
- Nomenclatura IUPAC
- Polimeri e Polimerizzazione
- Isomeria
- Regola di Hüchel, Composti aromatici e Composti antiaromatici
- Benzene
Quiz di chimica organica
[modifica]Bibliografia
[modifica]- Harold Hart, Christopher M. Hadad, Leslie E. Craine & David J. Hart, Chimica organica, Bologna, Zanichelli, 2019, ISBN 978-88-0862-051-4.
- Henri A Favre, Warren H Powell, Nomenclature of Organic Chemistry: IUPAC Recommendations and Preferred Names 2013, Cambridge, UK, The Royal Society of Chemistry, 2013, ISBN 978-0-85404-182-4.
Collegamenti esterni
[modifica]- Rodomontano, Chimica organica, rodomontano.altervista.org. URL consultato il 3 gennaio 2020.
Feedback
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