Civiltà precolombiane (superiori)
Sono chiamati civiltà precolombiane l'insieme di tutti i popoli che vivevano l'America prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo.
Introduzione
[modifica]La storia delle civiltà precolombiane viene suddivisa in periodi archeologici:
- Fase Litica o Periodo Paleo-indiano (12.000-8.000 a.C.)
- Fase Arcaica o Periodo Meso-Indiano (8.000-1.000 a.C.)
- Fase Formativa (1.000-500 a.C.)
- Fase Classica (500-1.200 a.C.)
- Fase Post-classica (1.200-conquista degli europei)
Le principali popolazioni che si interfacciarono con i colonizzatori furono della fase post-classica: Maya, Aztechi, Inca.
Maya
[modifica]La civiltà Maya si era stanziata nella penisola dello Yucatàn intorno al II millennio a.C.. Nel X secolo si sottomisero ai Toltechi, un'altra popolazione precolombiana, ma questi ultimi acquisirono la cultura maya tanto da considerare la civiltà maya-tolteca. Questa civiltà non formò mai uno stato unitario, erano invece organizzati in città stato (circa 300). La società era suddivisa in classi sociali. In cima alla piramide c'erano i nobili, poi i sacerdoti, i lavoratori, e infine gli schiavi. Dal punto di vista culturale, i Maya inventarono un sistema di scrittura molto complesso. Inoltre costruirono piramidi a gradoni che fungevano di templi. La loro religione era politeista, ma la divinità più importante era il Dio Sole (Itzam Na).
Aztechi
[modifica]Gli Aztechi occuparono il territorio dell'attuale Messico. A differenza dei Maya, questa civiltà organizzò un vero e propri impero. La piramide sociale vedeva in cima il sovrano affiancato da un consiglio di nobili, seguiti dai sacerdoti, nobili, uomini liberi, servi e schiavi. La capitale dell'impero era Tenochtitlàn fondata nel 1300. Gli Aztechi edificarono piramidi che fungevano da templi, dove si portavano pure sacrifici umani. La loro religione era politeista, ma la divinità principale era il Dio Sole a cui si offrivano sacrifici umani.
Incas
[modifica]Gli Incas fondarono un vasto impero lungo le Ande con Cuzco (nell'attuale Perù) come capitale. La parola Inca significa figlio del Sole, inizialmente questo appellativo era destinato all'imperatore, poi fu estesa a tutta la popolazione. In cima alla gerarchi c'era l'imperatore seguito dalla nobiltà maggiore, poi da quella minore. Imperatore deteneva tutte le terre, ma queste venivano distribuite ai contadini per lavorare. I figli dell'aristocrazia andavano a scuola per imparare la lingue dello Stato, la Storia e la religione. Da loro non esisteva la scrittura, usavano una tecnica dei nodi (chiamata quipu) che serviva principalmente per contare. Di grande importanza erano i sacerdoti. Anche il culto degli Incas era politeista, ma considerava più importanti le divinità Inti (dio del Sole) e Viracocha (il Creatore). Anche loro facevano sacrifici sia animali che umani.