Apologia di Socrate
L’Apologia è la più importante fonte di informazioni sul processo di Socrate.
Socrate viene sottoposto ad un processo, perché accusato di corrompere i giovani e non credere negli dei.
Socrate sostiene che in realtà lui non dovrebbe essere condannato, ma dovrebbe ottenere un premio, perché Socrate è convinto di migliorare i cittadini ponendo loro molte domande. Questo modo di porsi davanti ai giudici non è il migliore, in quanto potrebbe irritarli, infatti Socrate preferisce dire la verità, invece di usare belle parole e false argomentazioni per ingannare i giudici. Per difendersi dalla prima accusa, si paragona ad un tafano che punzecchia un cavallo addormentato per tenerlo sveglio. Il cavallo è la metafora della città di Atene, che deve essere appunto risvegliata da Socrate, cioè il tafano. Socrate si prende l’incarico di questo compito perché è convinto che si possa arrivare alla verità e alla conoscenza solo attraverso il dialogo, che è il modo di Socrate per “punzecchiare” i suoi interlocutori.