Dimostriamo la prima implicazione. Per l'algebra delle successioni si ha che
e per il Teorema della permanenza del segno anche
e dunque
.
Proviamo ora la seconda affermazione ragionando per assurdo. Se
avremmo, per il punto (i), che esiste un
tale che
ma questo contraddice l'ipotesi e l'asserto è così provato.

Teorema (dei due carabinieri o del confronto)[modifica]
Il Teorema si chiama anche "dei due carabinieri" non a caso; infatti intuitivamente è come se il limite di
rimanga intrappolato tra i due "carabinieri"
, cioè un qualcosa di tipo

.
Per ipotesi
e
convergono a
, dunque


Se
, si ha che
, ma sappiamo che in mezzo alle due successioni ci sono i
e vale per tutti gli
.
Dunque
e posto
si ha

e dunque converge.

Teorema del Carabiniere Isolato[modifica]
Questo Teorema è molto simile a quello precedente, ma in questo caso la successione rimane intrappolata tra il "carabiniere" e un muro, rappresentato da
, oltre il quale non si può andare.
Bisogna però prestare attenzione ad usare il teorema nel verso giusto, infatti supponendo che
se abbiamo
nulla si può dire del limite di
e viceversa se
, nulla si può dire del limite di
.

Teorema (del confronto per successioni divergenti)[modifica]
Siano
due successioni e
.
Se
si ha che anche
cioè
, che va all'infinito ed è minore di
, "spinge" anche
all'infinito insieme ad essa.
Analogamente l'inverso, cioè se
e
diverge negativamente, spinge
a
.
.
Se
per tutti gli
e
sempre per tutti gli
, certamente anche ogni
è maggiore di
e dunque anch'essa tende a
.
In modo identico si prova la seconda affermazione.

Successioni limitate[modifica]
Sia
una successione reale. Diciamo che
è
- superiormente limitata se

- inferiormente limitata se

Se la successione è sia inferiormente che superiormente limitata, essa si dice semplicemente limitata e notiamo che
è limitata se e solo se
, cioè se e solo se
.
Teorema (limitatezza delle successioni convergenti)[modifica]
Ogni successione convergente è limitata.
Prendiamo in esame una generica successione
e supponiamo che essa risulti convergente, ciò implica che
quando
, o scritto in modo più formale:

,

tale che

si ha

.
Detto questo:

(
disuguaglianza triangolare)
.
Per ipotesi possiamo trovare
tale che
pertanto:

possiamo concludere che

dove


Chiamiamo infinitesima una successione
convergente a
, cioè se
.
In altri termini, il prodotto tra una successione infinitesima e un'altra limitata genere una successione infinitesima.
Siccome
è limitata per ipotesi, esiste un
.
Dunque
. Ma
tende a
e dunque anche
tende a
.
La successione
è intrappolata tra due successioni che tendono a
dunque, per il Teorema dei carabinieri,
e quindi è infinitesima.

Successioni di Cauchy[modifica]
Sia
una successione reale.
si dice che è una successione di Cauchy se

In altri termini, una successione si dice di Cauchy se i suoi termini sono vicini tra loro quanto tanto si vuole, purché gli indici siano abbastanza grandi.
Ogni successione convergente successione è una successione di Cauchy.
Sia
convergente a
. Dunque, per la definizione di limite di una successione, si ha:
(*)
Ora un trucchetto: se è vera la (*), allora varrà anche se al posto di
prendo
, tanto
è un numero del tutto arbitrario. Allora consideriamo ora
(**)
Dunque

ed infine

e questo prova la proposizione.

Teorema (completezza sequenziale di
)[modifica]
Se
è una successione reale di Cauchy, allora è convergente.
Dobbiamo provare che esiste
.
Consideriamo una successione di Cauchy
. Abbiamo che
.
Fissiamo ora un numero
e otteniamo
. Allora

e dunque, per ogni
si ha che

dunque
è limitata e per il Teorema di Bolzano-Weierstrass, esiste una sottosuccessione di
convergente a
. Dunque
.
Poniamo poi
e se
(e dunque
perché
) abbiamo

Dunque
converge a
.
