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Verbo εἰμὶ

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Verbo εἰμὶ
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materie:
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Il verbo essere

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Un particolare verbo appartenente alla coniugazione atematica (prima classe senza raddoppiamento) è proprio εἰμί, il verbo essere. Anche se viene presentato spesso come un verbo irregolare, a una più attenta analisi ci si accorge che in realtà, se si escludono la desinenza della 3a persona singolare (la 2a sarebbe quella regolare anche degli altri verbi atematici, ma ha finito per essere soppiantata da -ς) dell'indicativo, quella della 2a persona singolare dell'imperativo e le forme del participio, le sue desinenze sono quelle di tutti gli altri verbi in -μι. Ciò che le fa apparire differenti è il tema ἐσ-/σ-, che incontrandosi con altre vocali lascia da parte il σ provocando contrazioni.

Presente

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Indicativo Congiuntivo Ottativo Imperativo
1a singolare εἰμί εἴην -
2a singolare εἶ ἦς εἴης ἴσθι
3a singolare ἐστί (v) εἴη ἔστω
2a duale ἐστόν ἦτον εἶτον (εἴητον) ἔστον
3a duale ἐστόν ἦτον εἴτην (εἰήτην) ἔστων
1a plurale ἐσμέν ὦμεν εἶμεν (εἴημεν) -
2a plurale ἐστέ ἦτε εἶτε (εἴητε) ἔστε
3a plurale εἰσί (v) ὦσι εἶεν (εἴησαν) ἔστων oppure ἔστωσαν oppure ὄντων

Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:

Infinito Participio
εἶναι masch. ὢν femm. οὖσα neu. ὄν

Per approfondire il discorso iniziato prima, si dirà che:

  • l'indicativo è formato dal tema ἐσ- tranne che alla 3a persona plurale; quindi la 1a persona ha origine da * ἐσ-μι, in cui la caduta del σ dà allungamento di compenso di ε > ει; la seconda da ἐσ-σι, per semplificazione di σσ in σ, poi anch'esso caduto lasciando le due vocali. Nelle prime due persone del plurale il σ ha resistito, mentre la 3a si forma così: * σ-ε-ντι, da cui il σ cadde (senza lasciare aspirazione per analogia con le altre forme), τ si assibilò a σ (quindi * ἐνσι) e ν cadde lasciando posto all'allungamento di compenso di ε: εἰσί (con ν efelcistico).
  • il congiuntivo deriva interamente dal tema ἐσ- che si incontra con le regolari desinenze cadendo e provocando contrazioni; stessa cosa per l'ottativo, a cui viene aggiunto il suffisso modale -ιη- (singolare) e -ι- (plurale e duale).
  • l'imperativo ha la forma -θι, propria anche dell'aoristo terzo (cfr. γνῶθι σαυτόν, "conosci te stesso").
  • l'infinito è * ἐσ-ναι con caduta del σ e allungamento di compenso di ε; il participio è un tema in dentale che si declina come λέων e viene dal tema σ- con una vocale irregolare ο.

Imperfetto

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Desinenze e strutture atipiche ha anche l'Imperfetto di εἰμί, che è costruito con il tema ἐσ-, naturalmente con l'aumento.

1a singolare ἦν (ἦ)
2a singolare ἦσθα (ἦς)
3a singolare ἦν
1a plurale ἦμεν
2a plurale ἦστε (ἦτε)
3a plurale ἦσαν
2a duale ἦστον (ἦτον)
3a duale ἤστην (ἤτην)
  • la forma alternativa della 1a persona singolare deriva da ἦσ, dove la sonante si è vocalizzata in α che si è contratta con η dopo la caduta del σ intervocalico.
  • le forme alternative della 2a persona plurale e duale si confondono con quelle del congiuntivo presente.

Futuro

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Il futuro del verbo essere deriva anch'esso dal tema ἐσ-. La ragione per cui nelle forme della coniugazione c'è un solo σ (contrariamente a quanto si dovrebbe pensare, dato che il futuro richiede il suffisso -σ-) è che il gruppo σσ, come spesso succede, si è semplificato in σ.

Indicativo Ottativo
1a singolare ἔσομαι ἐσοίμην
2a singolare ἔσῃ ἔσοιο
3a singolare ἔσται ἔσοιτο
1a plurale ἐσόμεθα ἐσοίμεθα
2a plurale ἔσεσθε ἔσοισθε
3a plurale ἔσονται ἔσοιντο
Infinito Participio
ἔσεσθαι ἐσόμενος, -η, -ον

Il verbo "essere" non possiede altri tempi verbali se non quelli del presente, del futuro e dell'imperfetto. A tutti gli altri tempi (aoristo, perfetto e piuccheperfetto) sopperiscono le forme del verbo γίγνομαι.