Utente:Giorgiacass/Sandbox 3
La filiazione
[modifica]Definizione
[modifica]La filiazione è il legame di parentela, dipendenza o appartenenza che lega giuridicamente genitori, o tutori, e figli; essa è prevista dall'articolo 30 della Costituzione Italiana, in cui si determina l'educazione e l'istruzione come diritti e doveri dei genitori su i figli di qualsiasi filiazione. In rispetto dell'articolo, inoltre, i genitori potrebbero essere ritenuti, dalla legge, incapaci e assolti dai loro doveri.
In una prima distinzione legale, veniva distinta la filiazione naturale, quando i figli sono nati al di fuori del matrimonio, dalla filiazione legittima, quando i figli sono generati da persone tra loro coniugate; nel 2012, però, questa distinzione è scomparsa con la riforma della legge dell'articolo 315, che pone tutti i figli sotto lo stesso stato giuridico, indipendentemente dallo stato dei genitori. Viene però ancora riconosciuta la filiazione adottiva; con l'articolo 30 della Costituzione si assicura ai figli nati fuori dal matrimonio, una tutela giuridica e sociale medesima ai diritti della famiglia legittima.
La costituzione del rapporto di filiazione
[modifica]La relazione tra genitori e figli diviene un rapporto giuridico con il conseguimento dello status a capo dei figli, provato con un atto di nascita, iscritto nei registri dello stato civile entro 10 giorni dalla nascita, per determinarne gli effetti giuridici. Nel caso di mancanza dell'atto di nascita, lo status del figlio viene convalidato provando il possesso dello stato di figlio da parte del genitore, o tutore.
Il riconoscimento del figlio
[modifica]Il riconoscimento è un atto irrevocabile e solenne, compiuto o con l'atto di nascita tramite testamento, oppure con una dichiarazione ufficiale. Nel caso in un riconoscimento paterno tardivo, il cognome della madre non viene eliminato, ma affiancato da quello paterno.
Nel caso, invece, di un mancato riconoscimento del figlio, egli conseguita la maggiore età, può richiedere ad un giudice la dichiarazione di maternità e paternità naturale, fornendo elementi di prova utili (in particolare il test del DNA).
Il riconoscimento del figlio, nato fuori dal matrimonio, può avvenire congiuntamente o separatamente al concepimento da parte di genitori o parenti.
In caso di morte dei genitori, i figli naturali possono non essere dati in adozione (come previsto in passato) ma affidati ai nonni.
Gli obblighi del genitore verso i figli
[modifica]La responsabilità genitoriale è l'insieme dei diritti e dei doveri investiti dei genitori verso il minore, tenendo conto delle inclinazioni e aspirazioni di quest'ultimo. I figli sono, quindi, soggetti sino al compimento della maggiore età alla responsabilità genitoriale, comune di entrambi i genitori, che non elimina però il principio di auto responsabilità di ognuno dei giovani.
I genitori saranno obbligati a mantenere economicamente il minore, ad istruirlo ed educarlo, non mancando di una assistenza morale; potranno disporre anche di una rappresentanza legale dei figli minori, con cui amministrano il loro patrimonio con potere fiscale sui loro beni.
La decadenza della responsabilità genitoriale, prevista dal giudice, entra in atto nel momento in cui i genitori trascurano i propri doveri nei confronti dei figli, provocando l'allontanamento dei figli dell'abitazione familiare. Spetta, in questo caso, al tribunale, nominare un tutore su cui ricada la responsabilità genitoriale comparabile a quella dei genitori.
I doveri dei figli
[modifica]Anche i figli dispongono di precisi obblighi verso i loro genitori: devono rispettarli e contribuire al mantenimento, non soltanto economico, della famiglia.
Bibliografia
[modifica]Maria Rita Cattani e Flavia Zaccarini, Nel mondo che cambia, Pearson, 2022.