Utente:Francesca Piscopo/sandbox4

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La teoria dei giochi[modifica]

Molti economisti hanno paragonato il comportamento economico delle imprese oligopolistiche ai giochi di strategia, ovvero gli scacchi o il bridge.

Sostanzialmente fra le imprese esiste un forte rapporto di interconnessione che comporta lo stimolo di ognuna di esse a predisporre la propria attività sulla base delle possibili mosse o contromosse dell'avversario, affidandosi di conseguenza a dei comportamenti strategici.

L'analisi del comportamento delle imprese nell'oligopolio viene frequentemente condotta facendo riferimento al "dilemma del prigioniero", ovvero un gioco a mosse simultanee generato dal matematico Tucker.

Il dilemma consiste in: due persone accusate di aver commesso un reato e imprigionate in due posti separati, in cui è negata la possibilità di comunicare fra di loro. Il giudice riporta le possibili opzioni a loro disposizione, ovvero:

- nel caso entrambe confessano, saranno condannate a sei mesi di reclusione;

-saranno sottoposte a una pena di tre mesi se si verifica viceversa:

-se una confessa e invece l'altra nega, allora la prima avrà una condanna di un solo mese di reclusione, mentre la seconda a dodici mesi.

Se sostituiamo l'ipotesi di confessare o non confessare con la proposta di un prezzo più basso o più alto per due imprese oligopoliste, la strategia preferibile sarà la prima.

In presenza di un oligopolio collusivo, naturalmente, la strategia cambia perché diventa conveniente per le due imprese mettersi d'accordo per applicare un prezzo più alto.