Utente:Fornaeffe/Sandbox

Le onde, normalmente, sono sommabili tra loro. Nel caso della radiazione elettromagnetica questo è possibile solo se le due onde possono rappresentare lo stesso fotone (in pratica se sono generate dalla stessa sorgente luminosa), e in quel caso si verificano alcuni fenomeni interessanti, che si possono racchiudere nel concetto di interferenza.

Prendiamo due onde con la stessa ampiezza, la stessa pulsazione ma con una differenza di fase $\varphi \,\!$:

• $\phi (t)=Asen{(\omega t)}\,\!$
• $\phi (t)=Asen{(\omega t+\varphi )}\,\!$

La loro somma è

${\begin{aligned}Asen{(\omega t)}+Asen{(\omega t+\varphi )}&=2Asen{\frac {(\omega t)+(\omega t+\varphi )}{2}}cos{\frac {(\omega t)-(\omega t+\varphi )}{2}}=\\&=2Acos{\frac {\varphi }{2}}sen{\left(\omega t+{\frac {\varphi }{2}}\right)}\end{aligned}}$

cioè un'altra onda con la stessa frequenza delle due onde iniziali, fase intermedia tra le due e ampiezza che dipende dallo sfasamento: da un massimo di due volte l'ampiezza originaria per onde in fase ( $\varphi =2k\pi ,k\in \mathbb {N}$ ) e un minimo di zero per onde in opposizione di fase ( $\varphi =(2k+1)\pi ,k\in \mathbb {N}$ ).

Bibliografia

• Claudio Oleari e Andrea Peri. Schede di OTTICA. 2006.

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