Tipi di manutenzione
Manutenzione preventiva
[modifica]La manutenzione preventiva è una politica di manutenzione che si prefigge l'obiettivo di eseguire un intervento manutentivo di "revisione", "sostituzione" o "riparazione", prima che nel componente si manifesti il guasto.
- Manutenzione preventiva
- Norma UNI 10147
- Anno Pubblicazione 1993
- Definizione Breve Manutenzione eseguita ad intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di una entità
- Argomento Concetti generali
- Termine Inglese Preventive Maintenance
Manutenzione migliorativa
[modifica]La Manutenzione migliorativa, detta anche manutenzione proattiva, è una politica di manutenzione che prevede un intervento di revisione, finalizzato a migliorare il valore o la prestazione di un sistema o di una parte di esso. L'azione manutentiva non è subordinata a malfunzionamenti ma deriva da esigenze di miglioramento espresse sia dall'utilizzatore sia dal manutentore.
Il termine Manutenzione migliorativa si contrappone al termine Manutenzione correttiva, concettualmente è esattamente l'opposto. Dove per Manutenzione correttiva si intendono l'insieme di azioni manutentive che non concorrono ad aumentare il valore del sistema né a migliorarne le prestazioni, ma semplicemente ripristinano lo status quo ante.
Nella Manutenzione migliorativa, l'azione manutentiva concorre invece ad aumentare il valore del sistema e/o a migliorarne le prestazioni, e per questo è da considerare la più squisitamente manutentiva delle politiche.
Fin da quando il manutentore riceve in carico l'impianto appena installato ed avviato, non smette mai di pensare a dove sia possibile migliorarne la prestazione, in quello che viene anche detto processo di miglioramento continuo o Kaizen.
La qualità delle azioni migliorative e la loro necessità, discende dal fatto che molti mezzi utilizzati dall'industria per produrre sono realizzati a livello prototipale o in piccolissime serie e conseguentemente il progetto di questi sistemi, in genere relativamente complessi, non è qualitativamente paragonabile con il progetto di sistemi fortemente serializzati (come l'automobile), seppur altrettanto complessi, dove il progetto subisce numerose revisioni ricevendo feed-back dalla messa in opera di un certo numero di prototipi (nell'ordine della decina e fino al centinaio per sistemi che dovranno raggiungere il milione di esemplari).
Per questo, almeno a livello industriale, o in quei settori dove si riscontrano sistemi dalle caratteristiche analoghe (complessità unita a bassissima serializzazione), la Manutenzione migliorativa è così importante al punto che è uno degli elementi centrali della Total Productive Maintenance.
- Manutenzione migliorativa
- Norma UNI 10147
- Riferimento nella Norma 3.10
- Anno Pubblicazione 1993
- Definizione Breve Insieme delle azioni di miglioramento o piccola modifica che non incrementano il valore patrimoniale dell'entità
- Argomento Concetti generali
- Termine Inglese Proactive Maintenance
Manutenzione incidentale
[modifica]La manutenzione incidentale, un tempo detta anche "manutenzione a guasto", è una politica di manutenzione che prevede un intervento di riparazione, sostituzione o revisione, solo a guasto avvenuto. L'azione manutentiva è quindi subordinata all'attesa del manifestarsi del guasto.
Solo a guasto avvenuto viene preparato ed eseguito un intervento di "ripristino" che riporta la prestazione del sistema al livello che aveva prima del manifestarsi del guasto in un suo componente.
In francese il termine Manutenzione incidentale assume il significato letteralmente di Manutenzione correttiva, tuttavia nella nostra lingua, si definisce Manutenzione correttiva l'insieme di azioni manutentive che non concorrono ad aumentare il valore del sistema né a migliorarne le prestazioni, ma semplicemente ripristinano lo status quo ante, come avviene sempre per la Manutenzione incidentale, ma a rigor di logica, può avvenire anche con la Manutenzione preventiva. Nella lingua italiana Manutenzione correttiva si contrappone a Manutenzione migliorativa, dove appunto l'azione manutentiva concorre ad aumentare il valore del sistema e/o a migliorarne le prestazioni.
- Manutenzione correttiva
- Norma UNI 10147
- Riferimento nella Norma 3.7
- Anno Pubblicazione 1993
- Definizione Breve La manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un'avaria e volta a riportare un'entità nello stato in cui possa eseguire la funzione richiesta
- Argomento Concetti generali
- Termine Inglese Corrective Maintenance
Manutenzione autonoma
[modifica]L'automanutenzione, detta anche manutenzione autonoma è quella operata dall'utilizzatore del sistema, ed è uno dei pilastri su cui è fondata la Total Productive Maintenance.
In Italia, si affermò per la prima volta nel periodo fra le due guerre, nella gestione della manutenzione delle grandi navi (due corazzate di quasi 50.000 tonnellate di stazza) della Regia Marina Italiana.
In queste navi, delle dimensioni di una città galleggiante, e con oltre 5.000 uomini di equipaggio, era impensabile fare manutenzione senza la collaborazione di tutto l'equipaggio, non solo del personale preposto, quindi, ma anche degli utilizzatori dei sistemi cui erano affidati le operazioni di manutenzione più elementari.
Nel settore dell'ambiente costruito si ebbe un esempio di automanutenzione con i Laboratori di quartiere, teorizzati e sperimentati da Giovanni Ferracuti e da Gianfranco Dioguardi all'inizio degli anni '80 del secolo scorso.
- Manutenzione Autonoma
- Norma UNI 10147
- Riferimento nella Norma 3.12
- Anno Pubblicazione 1993
- Definizione Breve Manutenzione effettuata direttamente dall'utilizzatore dell'entità
- Argomento Concetti generali
- Termine Inglese Autonomous Maintenance
Manutenzione secondo condizione
[modifica]La manutenzione secondo condizione è un particolare tipo di manutenzione preventiva, che individua la necessità dell'azione manutentiva sulla base dello stato di salute attuale di un componente.
Lo stato di salute del componente è valutato correlando una o più grandezze fisiche e/o chimiche allo stato del componente ed individuando un valore di soglia, relativamente a queste grandezze, oltre il quale (o al di sotto del quale) il componente ha una elevata probabilità di guastarsi.