Rivoluzione francese (scuola media)

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Rivoluzione francese (scuola media)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia per la scuola media 2

Prima della rivoluzione[modifica]

Nei giorni prima della {{|Rivoluzione francese|Rivoluzione francese}} l’economia della Francia non era della migliori perché le spese militari erano aumentate e i costi della {{|Corte|corte}} del {{|Re|re}} erano notevoli. {{|Luigi ⅩⅥ}} riunì gli Stati generali, cioè una specie di parlamento formato dai rappresentanti di ciascuna classe sociale, per obbligare la {{|Nobiltà|nobiltà}} e il {{|Clero|clero}} a pagare le tasse.

La società è divisa in ceti[modifica]

I cetiVK erano dei gruppi sociali, ognuno aveva dei diritti e doveri e doveva obbedire a delle leggi. La società del periodo che viene prima della rivoluzione era suddivisa in tre ceti:

nobiltà

clero (uomini di chiesa)

terzo stato (ricchi borghesi, abitanti delle città e contadini)

Il terzo stato era composto dal 98% di popolazione ed era costretto a sborsare molti soldi per pagare le numerose tasse.

Crisi finanziaria[modifica]

Negli ultimi decenni del settecento la Francia entrò nel deficit, cioè le spese dello stato erano più alte di quelle entrate, ma il re non poteva chiedere altre tasse solo alle persone del del terzo stato. Incarica gli Stati generali a pensare se imporre le tasse anche a clero e nobiltà. Scoppiò un grande contrasto tra la votazione di testa(dove il voto è individuale) o per ceto(dove ogni ceto ha un solo voto). Non si giunse ad un accordo e decisero di formare un terzo stato, l’Assemblea nazionale, che si pose l'obiettivo di scrivere una nuova costituzione per il Paese.

Da quale momento si fa iniziare la Rivoluzione francese?[modifica]

La Rivoluzione Francese iniziò nel 1789 con l’attacco alla Bastiglia, un carcere simbolo del potere del re, fu attaccata il 14 luglio 1789 da una folla composta dai cittadini. Da molti mesi c'erano dei cattivi raccolti che avevano alzato mostruosamente il prezzo del pane causando povertà nelle città e nelle campagne. Fra i cittadini di Parigi, che erano già provati dalla povertà, la notizia si diffuse in breve tempo. Si diffuse anche il sospetto che il re volesse sciogliere l'Assemblea Costituente. I cittadini di Parigi pertanto si riunirono per le strade e si abbandonarono ai saccheggi. Il 14 luglio 1789 una folla popolare assaltò il carcere della Bastiglia, dove si trovavano i prigionieri politici e quindi simbolo della prepotenza del re, liberò i prigionieri che vi erano rinchiusi. In breve tempo la rivolta si estese anche nelle altre campagne della Francia. In questo periodo nacque anche la bandiera francese (rossa, bianca, blu). Tra Agosto e Novembre l’Assemblea Costituente dettò alcuni atti modificando radicalmente il sistema politico precedente. Luigi XVI, che viveva a Versailles, rifiutò però le decisioni prese dall’assemblea. Le donne parigine marciarono su Versailles e costrinsero il re a trasferirsi nel castello delle Tuileries, a Parigi. Con la costituzione del 1791, preparata dall’assemblea, la Francia diventò una monarchia costituzionale.


P1330119 Carnavalet Berthault abbaye St-Germain 30 juin 1789 G27664 rwk

In cosa consiste una monarchia costituzionale?[modifica]

In un settembre del 1791 l'assemblea nazionale votò la nuova costituzione che trasformò la Francia in una monarchia costituzionale. Il sovrano aveva il potere esecutivo, invece il potere di voto sulle leggi veniva assunto dall' Assemblea legislativa, eletta sulla base del censo (patrimonio posseduto). L'Assemblea legislativa, che nell' Ottobre del 1791 diventò Assemblea costituente, era composta da diversi gruppi(o club) di persone chiamate "deputati" e ogni unione aveva degli orientamenti politici diversi. I club più importanti erano quelli dei Foglianti e dei Giacobini.

La Francia rivoluzionaria e repubblicana[modifica]

Il 10 agosto del 1792 i Sanculotti, ovvero i popolani di Parigi, assaltano il palazzo reale della Tuileries, accusando l'imperatore di tradimento. A settembre dello stesso anno scompare l'assemblea legislativa lasciando il posto alla convenzione, un'altra assemblea costituente. In tanto sul fronte di guerra la Francia perde molti componenti. Finalmente però il 20 settembre del 1792 i francesi a Valmy, sconfiggono il potente esercito russo. Pochi giorni dopo nasce la repubblica. Nel 1793 Luigi XVI viene condannato alla ghigliottina (strumento con cui si esegue la decapitazione,per i condannati a morte).

La Francia rivoluzionaria entra in guerra[modifica]

Alle guerre interne all'Assemblea si aggiungeva anche il pensiero per un attacco straniero. Si sapeva che molte truppe erano sui confini ad aspettare una lotta e il re Luigi XVI poteva essere aiutato da molte sue conoscenze, per una guerra spietata. L'Assemblea non voleva perdere e pensò di entrare in guerra per prima, nel 1792 la Francia dichiarò guerra contro Austria e Prussia.


Il Terrore della Guerra civile[modifica]

La rivoluzione si difende con il terrore[modifica]

Nel 1793 la Francia era cerchiata dai suoi nemici. In più scoppiano rivolte interne per la difesa della monarchia. La Convenzione affida il potere ad un Comitato di salute pubblica, guidato da Maximilien Robespierre. Il ruolo del Comitato è di abbattere tutti i nemici della rivoluzione.

Un colpo di Stato, finisce il Terrore[modifica]

Nel giugno 1794 le rivolte interne erano ormai finite visto che l'esercito rivoluzionario vince nel paese di Fleurus. Il 27 Luglio le forze politiche moderate si prendevano tutto il potere e Robespierre viene ghigliottinato. I moderati mantengono la repubblica, ma mettevanevano in vigore una nuova costituzione. Nel 1795 le forze politiche concedevano i poteri ad un parlamento di cinque persone chiamato "il Direttorio," queste persone resteranno fino al 1799.

                                                             Siege of Lyon (1793)

La fuga del re[modifica]

Il re e la regina cedettero dopo tutte le proteste della folla e non sentendosi più sicuri in Francia si trasferirono all'estero, sia per mettere in salvo la loro vita e anche per gli aiuti dalle corti contro la Francia rivoluzionaria. In una notte del 1791 Luigi.

La situazione delle donne durante la rivoluzione[modifica]

Durante la rivoluzione le donne contribuivano molto all'assalto sulla Bastiglia e all'attacco alla Tuileries, erano infatti le prime a marciare verso Versailles. Allo scoppio della guerra circa 300 donne chiedono di potersi arruolare e un centinaio riesce a partire verso il fronte. Nonostante le obbiezioni dell' assemblea. Alcune di loro formano dei club femminili dove si commentano le decisioni prese dal governo. Gli uomini sono preoccupati per il tanto attivismo preferirebbero vederle lavorare a maglia e consideravano le rivoluzionarie delle pericolose agitatrici. Persino coloro che si battevano per tutti i cittadini trovavano inaccettabile che gli stessi diritti possono valere anche per le donne. La rivoluzione non da alle figure femminili nessun vantaggio, ma il problema della condizione femminile affrontato apertamente per la prima volta comincia lentamente a cambiare l'opinione pubblica al fine di portare, con il tempo, a risultati completi.

                                                            Lesueur Tricoteuses 1793

I volontari si mobilitano per difendere la patria[modifica]

Nonostante l'entusiasmo dell'Assemblea il paese non era ancora pronto per battersi. Le sue truppe sbattevano mentre i nemici si forzavano per entrare nel confine della Francia. La Francia si mobilitò in tutte le parti del paese perciò giunsero a Parigi molti volontari con il desiderio di difendere la patria. Tra di loro c'era un grande battaglione proveniente da Marsiglia.

I Sanculotti: la passione e la violenza[modifica]

Da questo momento e fino al 1795 la rivoluzione ebbe nuovi conflitti portando sul campo tutta la loro passione e la loro violenza. Furono popolani di Parigi come persone semplici, bottegai, artigiani, chiamati Sanculotti per un motivo banale, cioè solamente perché non portavano i calzini fino al ginocchio. I volontari iniziarono l'attacco al palazzo reale delle Tuilieres. accusando il re di tradimento.

Le lotte all'interno dell'Assemblea legislativa[modifica]

Il club dei Foglianti erano propizi al sostenimento della monarchia e sedevano alla destra del presidente, perciò si chiamavano "la Destra." Invece i Giacobini erano più propensi a un cambiamento politico totale e desideravano che tutti i maschi adulti votassero, invece loro erano seduti a sinistra e si chiamavano "la Sinistra." Dopo la scomparsa del re, giravano voci che i deputati fossero più propensi alla repubblica che alla monarchia, e quindi si decise di formare una repubblica rivoluzionaria.

Luigi XVI viene ghigliottinato[modifica]

Le lotte fra girondini e montagnardi si fecero molto forti, quando si trattò di processare Luigi XVI, accusato di tradimento. I girondini volevano salvare il re a differenza dei montagnardi che lo volevano morto. La Convenzione decise che il re doveva essere decapitato, e il 21 gennaio del 1793 fu decapitato Luigi XVI. La notizia della morte del re impaurì le monarchie europee e in poco tempo la Francia si trovò in guerra.

Test[modifica]

  

1 Robespierre vien ghigliottinato durante il periodo della Rivoluzione francese

Vero
Falso

2 I reali di Francia scapparono all'estero nel 1783

Vero
Falso

3

La società del periodo che viene prima della rivoluzione era suddivisa in tre ceti:

4

Quante donne riescono a partire verso il fronte?

5 La Bastiglia è stata attaccata e presa il

12 luglio 1789
14 luglio 1782
14 luglio 1789
13 agosto 1812

6 Quando i francesi a Valmy sconfiggono il potente esercito russo?

25 settembre del 1795
20 settembre del 1792
20 ottobre del 1795
15 settembre del 1792

7 Nel 1797 Luigi XVI viene condannato alla ghigliottina

Vero
Falso

8 L'Assemblea entrò in guerra

nel 1790
nel 1805
nel 1797
nel 1792

9

A chi affida il potere la Convenzione?

10 Il potere di voto sulle leggi veniva assunto dal re

Vero
Falso

11 Da chi è guidato il Comitato di salute pubblica ?

Maximilien Robespierre
Luigi
un centinaio di donne
Giacobini


Note[modifica]

Bibliografia[modifica]

  • Paolucci S., Signorini G., Marisaldi L., Di tempo in tempo, vol.2, Bologna 2012, Zanichelli (ISBN 978-88-08-97943-8)