Programmi geografia ITC
Finalità:
L'insegnamento di Geografia concorre a promuovere:
- La comprensione della realtà contemporanea attraverso le forme dell'organizzazione territoriale, intimamente connesse con le strutture economiche, sociali e culturali
- La capacità di cogliere le dinamiche globali delle società umane, la pluralità dei loro esiti possibili, le responsabilità delle scelte necessarie
- La comprensione del ruolo delle società umane nell'organizzazione dell'ambiente, la comprensione del significato dell'ambiente naturale e della complessità di quello artificiale
- La responsabilità, la partecipazione, la creatività, la consapevolezza e l'autonomia di giudizio di fronte ai grandi temi della gestione dell'ecosistema, dei rapporti tra i popoli e le regioni, dell'organizzazione del territorio
- L'accettazione della varietà delle condizioni locali (naturali, tecnologiche, culturali ed economiche) e la consapevolezza della loro interdipendenza in sistemi planetari
- L'identità personale e collettiva, la solidarietà con gli altri gruppi, la comunicazione interculturale con la consapevolezza della particolarità della propria condizione ambientale
- La padronanza del linguaggio cartografico e della geo-graficità come parte della competenza linguistica generale
OBIETTIVI Dl APPRENDIMENTO
Lo studente al termine del corso deve dimostrare di essere in grado di:
- Usare un linguaggio geografico appropriato
- Leggere e interpretare criticamente carte geografiche e tematiche a scala diversa
- Leggere e interpretare criticamente grafici, plastici e fotografie
- Consultare atlanti e repertori
- Ricercare, analizzare ed elaborare informazioni di interesse territoriale e tradurle efficacemente dal linguaggio verbale e numerico in quello grafico e cartografico
- Rappresentare carte mentali di un territorio che siano congruenti con gli schemi geografici progressivamente acquisiti
- Analizzare a grandi linee un sistema territoriale, individuandone i principali elementi costitutivi, fisici e antropici, e le loro più evidenti interdipendenze
- Individuare i fattori che influiscono sulla localizzazione di attività economiche
- Confrontare l'assetto territoriale di spazi diversi
- Applicare le abilità strumentali e metodologiche acquisite all'analisi di un territorio ancora non conosciuto o di semplici casi regionali nuovi
- Leggere attraverso categorie geografiche gli eventi storici e fatti e problemi del mondo contemporaneo
CONTENUTI
1. Il sistema uomo-ambiente e le sue articolazioni
Nucleo tematico
Gli uomini, per soddisfare le proprie esigenze, si organizzano in gruppi sociali ed elaborano sistemi di conoscenza con i quali trasformano l'assetto originario degli ecosistemi. Alla varietà naturale si aggiunge la varietà dell'opera umana nel tempo, da cui nasce l'articolazione territoriale.
Temi significativi:
a) ecosistemi in rapporto a tipi di clima;
b) il coinvolgimento dell'uomo nei flussi di energia, nel ciclo dell'acqua e in quello alimentare;
c) popolamento, dinamica demografica, densità di popolazione;
d) relazioni tra culture, tecnologie e uso delle risorse.
2. Gli spazi rurali nell'economia tradizionale
Nucleo tematico
Le comunità dotate di tecnologie semplici non trasformano incisivamente gli ambienti, non posseggono insediamenti complessi, vivono in piccoli gruppi e con gravi problemi di sopravvivenza. Deforestazione, dissodamento, regolazione delle acque sono opere di trasformazione che consentono la sedentarizzazione del gruppo, l'aumento della densità della popolazione e della produzione, la possibilità di sopravvivenza.
Temi significativi:
a) tipi di paesaggio rurale,
b) agricoltura di sussistenza,
c) il villaggio agricolo,
d) il ruolo della città tradizionale, luogo di mercato e delle comunicazioni.
Situazioni per la scelta dei casi di studio: latifondo e microfondo, agricoltura di zone umide e aride, paesaggi a campi aperti e chiusi, economia tradizionale della montagna, le piantagioni, le problematiche della fascia intertropicale, con riguardo alla povertà, alla sottoalimentazione e alle malattie endemiche.
3. Gli spazi industriali
Nucleo tematico
La disponibilità di nuove fonti di energia, tecniche di manifattura e trasporto, offerte dalla rivoluzione industriale, accentuano le capacità di trasformare l'ambiente. La popolazione aumenta e si concentra, si stabiliscono relazioni su scala mondiale, che producono nuove specializzazioni regionali e trasformano la divisione internazionale del lavoro.
Temi significativi:
- La città industriale
- Le zone minerarie
- Le infrastrutture di comunicazione
- Le fonti di energia
Situazioni per la scelta dei casi di studio: paesaggio dei bacini carboniferi, prime concentrazioni industriali, città industriale e quartieri operai, nodi di traffico ferroviario e portuale; le conseguenze della rivoluzione industriale nelle aree coloniali e nel Terzo Mondo.
4. Città, aree metropolitane e reti urbane
Nucleo tematico
L'evoluzione tecnologica e della gestione dell'informazione produce più intense relazioni tra i centri, l'espansione del modo di vita urbano e la formazione di vaste aree metropolitane. In esse si svolge gran parte delle attività di servizio e di gestione.
Temi significativi:
- Ruolo della città nella organizzazione regionale
- Urbanizzazione degli spazi regionali
- Formazione delle aree metropolitane e delle megalopoli
- La terziarizzazione e la specializzazione dei centri all'interno delle reti urbane
- Il paesaggio e la differenziazione interna delle città
- Le città del Terzo Mondo
Situazioni per la scelta dei casi d i studio: quelle richiamate nei temi significativi, avendo riguardo alla qualità della vita e alle condizioni sociali nelle diverse dimensioni urbane, e adottando il metodo comparativo.
5. Gli spazi extraurbani
Nucleo tematico
Gli spazi interposti nelle maglie della rete di città si organizzano con funzioni complementari a quelle urbane; l'evoluzione dei modi di vita e la diffusione di tecnologie indotte dalla cultura urbana modificano le forme tradizionali del territorio rurale.
Temi significativi:
- L'agricoltura specializzata
- Le aree per il tempo libero
- L'industrializzazione diffusa
Situazioni per la scelta dei casi di studio: la monocoltura, il grande allevamento e le loro connessioni con l'industria agro-alimentare; le risorse e le aree turistiche; le riserve e i parchi naturali; le aree della piccola impresa e dell'artigianato.
6. Gli squilibri territoriali
Nucleo tematico
L'intensità e la qualità dello sviluppo creano disparità tra luoghi e si manifestano a scale diverse (intraurbana, regionale, nazionale e internazionale).
Temi significativi:
- Lo spopolamento delle campagne
- I ritardi nell'industrializzazione
- Il problema demografico (denatalità, boom, migrazioni)
- L'esplosione urbana
- Il sottosviluppo (Nord e Sud del mondo)
Situazioni per la scelta dei casi di studio: quelle idonee a mostrare le diverse scale a cui si manifestano gli squilibri: montagna intera, Mezzogiorno, aree deboli del Mediterraneo, casi di sottosviluppo, indicando le loro connessioni con aree sviluppate.
7. Gli squilibri ambientali
Nucleo tematico
L'intensità delle trasformazioni imposte all'ecosistema e la riduzione degli spazi di ulteriore espansione hanno evidenziato i limiti del prevalente tipo di organizzazione del territorio. L'umanità ha organizzato gli ambienti tendendo a migliorare le proprie immediate possibilità di sopravvivenza, innescando inconsapevolmente anche processi che hanno portato, e portano a lungo termine, degli effetti non desiderati. Si pone perciò il problema di rendere le forme di organizzazione antropica dell'ambiente compatibili con quelle naturali o comunque stabilizzate.
Temi significativi:
- L'inquinamento
- Lo smaltimento dei rifiuti
- La limitatezza delle risorse
- La desertificazione
- Le grandi calamità indotte dal cattivo uso dell'ecosistema
- Il bilancio energetico
Situazioni per la scelta dei casi di studio: quelle di particolare rilievo locale, avendo riguardo a fatti che abbiano suscitato l'interesse dell'opinione pubblica.
Note generali
- I contenuti si articolano in una serie di “nuclei tematici”, enunciazioni sintetiche di una problematica da sviluppare con la trattazione di alcuni (due o tre) “temi significativi” scelti tra quelli indicati. La trattazione dei temi significativi si accompagna - tranne che per il primo nucleo tematico - all'esame di casi di studio esemplari, da scegliere, con la guida delle indicate “situazioni per la scelta dei casi di studio”, in base all'ambiente in cui opera la scuola, all'attualità, alla sensibilità del docente.
- Il nucleo tematico iniziale, grazie anche a numerose prove di ingresso opportunamente scandite e finalizzate soprattutto all'accertamento di prerequisiti, consente la ricapitolazione e la prima sistematizzazione delle conoscenze e delle abilità acquisite dallo studente nella scuola media; i risultati delle stesse prove vengono utilizzati inoltre per la progettazione di calibrati interventi di recupero e di rinforzo. L'attuazione di tale nucleo ha quindi importanza fondamentale per la strategia didattica e richiede temi adeguati.
- Per ogni nucleo tematico il numero dei casi di studio va rapportato, da un lato, all'esigenza di giungere ad una ragionevole generalizzazione e, dall'altro, alla necessità di consentire non un arido e frammentario studio descrittivo, ma un concreto approfondimento del modo in cui funziona un territorio, dei principali fattori in gioco e della complessità di motivazioni che stanno alla base dei cambiamenti territoriali
- Nella scelta dei casi di studio è naturale privilegiare tematiche riguardanti l'Italia, la Comunità Europea, il bacino del Mediterraneo. Ciò tuttavia non deve far dimenticare l'apertura a questioni attinenti aree extraeuropee, soprattutto se esse sono significative per mettere in risalto la specificità dei fenomeni considerati e per sviluppare comparazioni.
- Nello svolgimento dell'intero programma va posta attenzione anche alle implicazioni sociali ed alle tensioni ambientali provocate dalle varie modalità di organizzazione del territorio.
- In relazione alle diverse identità degli indirizzi di studio il docente ha la possibilità di scegliere tra i temi proposti quelli ritenuti più adatti e più motivanti per gli studenti ed eventualmente può aggiungerne altri dello stesso tipo, tenendo conto di possibili e utili collegamenti con le altre discipline del curricolo.
INDICAZIONI DIDATTICHE
La finalizzazione formativa della Geografia nel biennio e la natura e articolazione delle unità tematiche indicate presuppongono il superamento d'una modalità organizzativa dei contenuti di tipo piattamente regionale o astrattamente generale e richiedono invece un approccio didattico problematico, concettuale e paradigmatico.
E' importante valorizzare, sul piano apprenditivo, il continuo e necessario riferimento alla collocazione spaziale e al valore dei luoghi, così come alla spiegazione generale di fatti e oggetti d'interesse geografico, che sono costanti acquisite nella moderna dldattica della disciplina e contribuiscono ad arricchire e ispessire la carta mentale dello studente.
I singoli nuclei tematici vanno visti come scansioni didattiche d'un percorso unitario, che si propone di far scoprire la coesistenza e l'interconnessione spaziale di temi e problemi oltre che di singoli elementi d'interesse geografico.
Va sottolineata l'utilità di concetti (densità di popolazione, insediamenti, mobilità spaziale, reti urbane e di comunicazioni, regione, impatto ambientale ecc.), che, attraversando i nuclei tematici, consentono collegamenti e confronti didatticamente fruttuosi per una comprensione e interpretazione sintetica e critica della realtà territoriale alle diverse scale.
Per ogni nucleo, I'esemplificazione e l'utilizzazione di casi concreti, pur focalizzata sul vicino direttamente osservabile e su singole realtà degli spazi italiano, comunitario e mediterraneo, deve peraltro consentire anche l'esame di situazioni molto diverse a scala mondiale.
L'itinerario didattico qui proposto si basa, oltre che sui casi di studio, sull'analisi geografica dell'intero territorio inteso come geosistema.
Si possono utilizzare tecniche didattiche del seguente tipo:
- Lettura e interpretazione di carte a varia scala e di altre rappresentazioni sintetiche del territorio;
- Elaborazione di dati statistici;
- Costruzione di carte tematiche e di altre rappresentazioni grafiche; - correlazioni grafiche, cartografiche e statistiche;
- Grafici, statistiche e altre semplici tecniche quantitative; - uso di simulazioni e giochi;
- Lettura e interpretazione di diapositive, film, videocassette, fotografie (terrestri e aeree), rilevazioni da satellite capaci di informare sulle strutture, gli usi e i significati delle varie forme territoriali.
Fondamentale è la promozione dell'osservazione diretta e l'indagine sul terreno, da condurre attraverso lezioni all'aperto ed escursioni di studio secondo la metodologia geografica tradizionale.
Utile il ricorso a colloqui e interviste sulla base di questionari elaborati in classe, anche al fine di un confronto tra vicino e lontano e tra qualitativo e quantitativo.
Accanto ad atlanti e carte murali non va trascurato l'uso del calcolatore per l'archiviazione e l'elaborazione, anche cartografica, di dati e come strumento di esercitazioni interattive.
L'operatività dell'itinerario indicato consente frequenti verifiche.
Ad integrazione delle tradizionali interrogazioni orali vanno considerate soprattutto le prove oggettive (a risposta fissa, a scelta multipla, corrispondenze, completamenti, ecc.), ma anche la stesura di brevi relazioni, commenti a fotografie, interpretazione di grafici e carte, discussioni generali e di gruppo.
Se gli obiettivi operativi risultano ben definiti, graduati e concatenati, verifiche implicite derivano dalla stessa continuità apprenditiva degli studenti. Verifiche numerose e diversificate facilitano la valutazione di tale continuità, rendendo più oggettiva l'attribuzione periodica e finale di un giudizio e consentendo l'accertamento in itinere non solo della congruità e coerenza degli obiettivi definiti nell'ambito della programmazione, ma dell'intero processo curricolare.