Programma di Geografia per le medie

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Raccolta storica dei Programmi di Geografia per le Medie[modifica]

Dal D.M. 09.02.79 - archivio dell'area Istruzione

GEOGRAFIA[modifica]

Finalità e obiettivi[modifica]

La geografia ha il compito di indagare fenomeni e sistemi antropofisici in una visione dinamica di tutti gli elementi variabili, naturali ed umani, che concorrono a configurare l'assetto del territorio. L'itinerario fondamentale della ricerca geografica consiste nel verificare e nell'interpretare il rapporto dialettico tra gli uomini - con le loro aspirazioni, necessità, strategie, tecnologie - e la natura - con le sue risorse e le sue leggi - in modo da cogliere la molteplicità delle connessioni che modificano, anche nel tempo, le situazioni geografiche.

Una corretta prassi di ricerca geografica che, attraverso i procedimenti dell'analisi e della sintesi conduca l'alunno ad una visione integrata dalla reciprocità uomo-ambiente, contribuisce a sollecitare l'osservazione, a conferire il senso dello spazio, a sviluppare le capacità descrittive, ad arricchire il patrimonio culturale, a promuovere lo spirito critico. Tale procedimento stimola l'alunno ad una attiva partecipazione alla realtà culturale, sociale ed economica e contribuisce a prepararlo a scelte ragionate e responsabili anche in vista del suo inserimento nel mondo del lavoro.

La geografia assolve al proprio impegno formativo nei confronti dell'alunno promuovendo l'elaborazione di concetti e l'organizzazione di ipotesi, secondo un metodo scientifico.

Il fatto che essa comporti anche momenti descrittivi non significa affatto che i fenomeni e le connessioni fra i fenomeni debbano essere presentati in forma non problematica; al contrario, occorre guidare l'alunno a scegliere e collegare, interpretare i dati, avendo presente che il descrivere non deve necessariamente coincidere con la accettazione acritica di formulazioni chiuse e definitive.

È inoltre rilevante l'acquisizione - anche attraverso la geografia - della capacità di tradurre, nei limiti dell'utile e del possibile, gli elementi quantitativi in elementi qualitativi e viceversa, ai fini dell'educazione alla ricerca geografica.

Si tenga presente che proprio la geografia può stimolare la capacità di calcolo rapido in termini di ordini di grandezza per poter impostare immediate comparazioni, escludendo la memorizzazione di cifre, sulle quali non si sappia poi ragionare.

Indicazioni programmatiche[modifica]

L'analisi del paesaggio non si limiterà, solo, all'individuazione dei fatti e degli oggetti geografici, nè alla mera e passiva identificazione dei segni che l'uomo vi ha lasciato nel corso dei secoli, ma indagherà le interrelazioni, le sincronie, gli influssi, l'azione distinta e composita dei diversi elementi.

L'indagine sui fenomeni coinvolgenti la dinamica uomo-ambiente prenderà avvio dalle più immediate esperienze dell'alunno, in modo che tali fenomeni possano essere ricostruiti in sede di verifica problematica diretta, puntualizzando e analizzando i dati necessari (ad esempio, paesaggio agrario, sistemazione urbanistica, approvvigionamento idrico, fonti e consumo di energia, situazione demografica, produzione alimentare, agricola e di trasformazione industriale, consumi, vie di comunicazione, ecc.). Nella programmazione l'insegnante tiene conto delle concrete possibilità offerte dal territorio circostante, che verrà attentamente osservato, indagato e definito a mano a mano che si procede nella ricerca. Gli alunni si impegneranno nell'individuare i vari elementi che lo compongono, per esaminarli nel loro manifestarsi, per coglierne le funzioni e le relazioni, per scoprire le modifiche apportate dall'uomo, per approfondirne le caratteristiche culturali e le diverse modalità e tecniche delle trasformazioni operate nei secoli.

Tali attività didattiche, che richiedono un costante collegamento con l'insegnante delle scienze - al quale è affidato l'insegnamento degli aspetti geofisici e astronomici - consentono che l'alunno conquisti cognizioni fondamentali di geografia fisica e antropica e si renda conto che - pur se l'uomo può trasformare l'ambiente - la terra ha una sua storia.

Sarà cura dell'insegnante partire, nella presentazione degli argomenti, dalla osservazione diretta, o da fotografie e illustrazioni, scegliendo preferibilmente quei fenomeni che possano offrire una situazione problematica concreta.

La partenza da situazioni presenti nel territorio in cui il ragazzo vive ha una duplice funzione: quella di far cogliere i problemi nella loro concretezza e in tutte le loro dimensioni e quella di fondare saldamente il metodo di conoscenza su una ricostruzione critica e verificabile dei problemi. La presa di contatto con la realtà vicina deve essere utilizzata per stimolare progressivamente l'interesse per la conoscenza del lontano: qualificando così l'indagine verso prospettive sempre più ampie e più articolate ed iniziando alla conoscenza di altri paesaggi e di altri Paesi. Perciò anche lo studio dell'Italia dovrà procedere tenendo sempre presenti i rapporti tra il nostro Paese e il resto del mondo in ogni ambito di problemi, ricorrendo il più possibile a comparazioni e riferimenti che aiutino e stimolino i processi di generalizzazione. Analogo procedimento andrà seguito nello studio degli altri Paesi, con gli opportuni confronti con l'Italia.

Indicazioni metodologiche[modifica]

Occasioni per iniziare l'indagine geografica saranno, di volta in volta, i fenomeni che scaturiscono da rapporti quali: suolo e risorse, territorio e insediamenti, rilievo e viabilità, ambiente e attività economiche, paesaggio, regione e popolamento, ecc., o da relazioni più complesse quali: risorse idriche e loro utilizzazione, fonti di energia, dislocazione industriale, risorse alimentari, processi di produzione e di trasformazione, equilibri territoriali, scambi, emigrazione, ecc.; temi che sono da considerare in maniera sempre più approfondita nell'arco del triennio.

Ogni progetto d'indagine deve tendere a far acquisire all'alunno un complesso, il più possibile ampio e articolato, di conoscenze geografiche attraverso l'osservazione degli elementi analitici del paesaggio e dei fattori che lo caratterizzano, per giungere ad una ricomposizione di quadri unitari regionali (approfondendo in particolare, la conoscenza della propria Regione, intesa anche come comprensorio politico-amministrativo), nazionali, continentali. Risulta pertanto chiaro che dovrà essere eliminata ogni presentazione in chiave puramente descrittiva o in termini puramente storico-politici o sociologici o antropologici, anche se tutte queste dimensioni dovranno essere presenti, allo scopo di enucleare le connessioni tra fenomeni, fatti e realtà, ovunque localizzati.

Il processo di conoscenza relativo alla distribuzione dell'umanità sulla superficie terrestre, nella sua articolazione in Stati, sarà indotto, durante il triennio, all'interno dei campi d'indagine e dei problemi che costituiscono oggetto di specifico approfondimento, mediante la lettura costante del mappamondo e del globo terrestre, la consultazione e la eventuale costruzione di carte geotematiche, avviando progressivamente alla comprensione delle rappresentazioni simboliche dello spazio geografico con costanti controlli didattici che mirino a verificare che i procedimenti percettivi e concettuali in essa coinvolti siano realmente acquisiti. È indispensabile, a tal fine, che l'insegnante proceda all'impostazione di un ragionato piano didattico, inserito nella programmazione che il Consiglio di classe dovrà inizialmente formulare.

Itinerario didattico[modifica]

Per facilitare l'acquisizione di una mentalità geografica la classe tenderà a configurarsi come un laboratorio di ricerca, si ricorrerà alla necessaria strumentazione tecnica (bussola, pluviometro, cassa a sabbia, ecc.); si introdurranno codici idonei alla raffigurazione di dati mediati ed immediati (carte, grafici, diagrammi, ecc.); si attueranno operazioni che sollecitino la manualità (plastici, mappe, fotografie, ecc); si promuoveranno adeguate letture (resoconti e diari di viaggiatori, esploratori, ecc.); si applicheranno diversi metodi di indagine (ricerche, interviste, inchieste, questionari, ecc.); si organizzeranno scambi epistolari con altre classi (in Italia e all'estero), si utilizzeranno gli opportuni sussidi (documentari, filmini, diapositive, lucidi, ecc.). Si realizzeranno, infine, per quanto possibile, attività all'esterno della scuola (lezioni all'aperto, escursioni, visite, ecc.).

Tra i sussidi indispensabili per la conoscenza della realtà economica si tengano presenti, in particolare, i compendi statistici, per giungere così alla preparazione diretta dei grafici di ogni tipo. Non è possibile, infatti, avere una conoscenza di base ragionata dei fenomeni naturali ed economici in termini di dinamica e di sviluppo se non si ricorre ad un minimo di identificazione e di definizione dei dati ed alla loro elaborazione in termini quantitativi.

L'itinerario didattico proposto potrà realizzarsi solo se non si abbia la pretesa di acquisire informazioni che esauriscono la totalità dei fenomeni terrestri. Una adeguata programmazione che selezioni, a volte anche in modo campionario, zone del territorio rispetto a problemi fondamentali per illuminare il rapporto uomo-ambiente, sarà indispensabile e andrà organizzata anche a livello di Consiglio di classe, sia per utilizzare le connessioni con l'insegnamento storico, linguistico, artistico, tecnico, sia per realizzare rapide e frequenti prove di verifica ed esercitazioni (costruzione di grafici, letture di tabelle, ecc.) che sostituiscano le tradizionali interrogazioni orali. In particolare andrà tenuto sempre presente il rapporto con gli insegnamenti scientifici; proprio la geografia, infatti, può costituire, a livello di scuola media, un ausilio notevole per superare la frattura tra scienze umane e sociali da un lato, e scienze naturali dall'altro, così grave nella nostra cultura.

Articolazione annuale[modifica]

1° Anno[modifica]

La conoscenza dei principali aspetti geografici (fisici, biologici, antropici, socio-economici) del paesaggio locale, nella interazione tra gruppo umano e territorio, e le più accessibili ed evidenti esperienze, rafforzate dalla consultazione delle carte e dall'uso di altri strumenti, daranno luogo alla comprensione di problemi di generale interesse nel mondo.

L'alunno, partendo dalla sua regione e attraverso lo studio particolare dell'Italia, allargherà progressivamente le sue prospettive ed approfondirà la sua competenza geografica.

2° Anno[modifica]

Utilizzando le esperienze e le conoscenze già acquisite, l'alunno approfondirà argomenti e problemi relativi allo studio particolare dell'Europa e del bacino mediterraneo. Tale allargamento di prospettiva consentirà all'alunno di prendere coscienza dei problemi geografici nella loro più articolata dimensione socio-politico-economica dell'Europa nel mondo.

3° Anno[modifica]

Lo studio dei più significativi Paesi del mondo offrirà l'occasione per continuare nei raffronti con l'Europa e con l'Italia nonché per completare la conoscenza e approfondire la riflessione sui rapporti antropici, culturali, politici ed economici.

L'alunno, con opportuni riferimenti e progressive scoperte di connessioni, giungerà così alla comprensione non solo degli ambienti geografici, ma dell'interazione tra ambienti e popolazioni e tra popoli e popoli.