Presidente della Repubblica (Francia)

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Presidente della Repubblica (Francia)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Diritto comparato

Impedimenti Presidenziali[modifica]

Ovvero la possibilità che il presidente della Repubblica sia momentaneamente o permanentemente indisposto a svolgere il suo compito. In Francia è stato previsto anche un sistema di individuazione di questa “indisposizione”, se temporanea può, lo stesso Presidente, delegare il Primo Ministro. Altrimenti:

Articolo 7. Costituzione francese

[…]

Nel caso di vacanza della Presidenza della Repubblica, dovuta a qualsiasi causa, o d'impedimento constatato dal Consiglio costituzionale su incarico del Governo e deliberante a maggioranza assoluta dei suoi membri, le funzioni del Presidente della Repubblica […] sono provvisoriamente esercitate dal Presidente del Senato e, laddove quest'ultimo sia a sua volta impedito dall'esercitare tali funzioni, dal Governo.

Nel caso di vacanza o quando l'impedimento è dichiarato definitivo dal Consiglio costituzionale, lo scrutinio per l'elezione del nuovo Presidente ha luogo, tranne in caso di forza maggiore riconosciuto dal Consiglio costituzionale, non meno di venti giorni e non più di trentacinque giorni dall'inizio della vacanza o della dichiarazione del carattere definitivo dell'impedimento.

In Italia un sistema simile non esiste, ma deve essere lo stesso presidente della Repubblica a definirsi incapace. L'unico caso simile incontrato nella nostra storia è quello del presidente Segni.

Il Presidente fu colpito il 7 agosto 1964 da trombosi cerebrale ed accertata la condizione di impedimento temporaneo il 3 giorni dopo ne assunse le funzioni ordinarie il Presidente del Senato Cesare Merzagora (fino al 29 dicembre 1964). Pur trattandosi di grave malattia, non si arrivò mai alla dichiarazione, da parte della Commissione medica (formata per la prima volta giusto per quell'occasione), di "impedimento permanente", che avrebbe comportato una nuova elezione. La situazione fu risolta dalle dimissioni volontarie, del 6 dicembre 1964.

Responsabilita' Presidenziale[modifica]

Con l'ultima revisione costituzionale risalente al febbraio 2007 sono state modificate anche le norme di Responsabilità Presidenziale.

Fino al 2007. Il presidente della Repubblica non era responsabile delle azioni compiute per la sua carica se non nel caso di Alto tradimento.

Il presidente della Repubblica Francese non solo è un soggetto di controllo ma è strettamente connotato al piano politico. Il sistema della Controfirma esiste ma è molto più limitato che nel nostro paese. In pratica gli atti che necessitano di controfirma sono pochi e neanche i più importanti. Si sente qua la forte impronta presidenzialistica del sistema americano, per cui il capo dello stato è molto forte e non condannabile se non per una condizione estrema quale è l'alto tradimento. Con la riforma n° 238 del 23 febbraio 2007. Cambiano un po' le carte in tavole. Viene eliminata la condizione dell'Alto Tradimento (che storicamente risale ad una tradizione troppo risalente) e introdotte 2 ulteriori fattispecie:

  • Se il presidente viene portato davanti alla corte penale internazionale (previsto dall'articolo 53-2)
  • Procedura di destituzione. Può essere attuato dall'alta corte. Disciplinata dall'articolo 68.

Articolo 68. Costituzione francese.

Il Presidente della Repubblica puo' essere destituito solo in caso di mancanza ai propri doveri incompatibile con l'esercizio del proprio mandato. La destituzione viene pronunciata dal Parlamento riunito in Alta Corte di Giustizia.

La proposta di riunire l'Alta Corte approvata da una delle assemblee del Parlamento viene immediatamente trasmessa all'altra che si pronuncia entro quindici giorni.

La maggioranza richiesta è quella del 2\3. Si scongiura la possibilità di un colpo di mano da parte del Parlamento per destituire il Presidente non si vieta la ricandidatura. In questo modo il Presidente verrebbe rieletto dagli elettori solo nel caso in cui si fosse veramente verificata una presa di potere. Una volta che il presidente si riconfermasse in carica potrebbe sciogliere il parlamento.

Attribuzioni presidenziali[modifica]

Per attribuire nuovi poteri al Capo dello Stato nel 1958 gli viene data l'esclusiva di una serie di atti politici di un certo rilievo. Eliminando così la controfirma.

  • Nomina Primo ministro.

Articolo 8. Costituzione francese

Il Presidente della Repubblica nomina il Primo ministro.

[...]

Su proposta del Primo ministro, nomina gli altri membri del governo e pone fine alle loro funzioni.

L'esecutivo francese ha 2 teste: il presidente della Repubblica da un lato e il primo ministro dall'altro. In questa sede ovviamente deve essere più neutrale possibile. È a capo del consiglio dei ministri ed è quindi suo compito nominare il Primo ministro (senza bisogno di Controfirma ma ha bisogno di fiducia dal Parlamento).

  • Presidenza del Consiglio dei ministri. Tutti i Consigli dei Ministri devono essere presieduti dal PdR. L'ordine del giorno è determinato solo da lui. Il primo ministro può, a titolo eccezionale sostituirlo in virtù di una delega espressa e per un ordine del giorno determinato. No delega in bianco.
  • Promulgazione e rinvio leggi. Può promulgare leggi entro 15 giorni dalla trasmissione al governo del testo approvato.
  • Capo delle forze armate. Anche se questo ormai non si sa bene cosa significhi. Probabilmente ha un ruolo garantistico dei diritti fondamentali anche nella remota evenienza di una guerra.
  • Poteri straordinari. È un potere di riserva per i casi in cui il governo è in crisi.

Articolo 16. Costituzione francese

Quando le istituzioni della Repubblica, l'indipendenza della nazione, l'integrità del territorio o l'esecuzione degli impegni internazionali sono minacciati in maniera grave ed immediata e il regolare funzionamento dei poteri pubblici costituzionali è interrotto, il Presidente della Repubblica adotta le misure richieste dalle circostanze dopo aver ufficialmente consultato il Primo ministro, i Presidenti delle assemblee ed il Presidente del Consiglio costituzionale.

Egli ne informa la nazione con un messaggio.

Tali misure devono essere ispirate dalla volontà di assicurare ai poteri pubblici costituzionali, nel minor tempo possibile, i mezzi necessari per provvedere ai loro compiti. Il Consiglio costituzionale è consultato al riguardo.

Il Parlamento si riunisce di pieno diritto.

L'Assemblea nazionale non può essere sciolta durante l'esercizio dei poteri eccezionali.

Quando i pubblici poteri sono gravemente minacciati il Presidente dei Francesi può assumere pieni poteri e porre rimedio in maniera autonoma, in modo da poter essere veloce e incisivo. Simile alla figura del dictator romano. È ovviamente una fase temporale.

Quando De Gaulle inserì l'articolo fu altamente criticato (In memoria della Repubblica di Weimar) sono così inserite delle misure di assicurazione quali una garanzia procedurale, possibilità di riunirsi a pieno diritto del parlamento, il solo verificarsi di situazioni gravi, obbligo di sentire il consiglio costituzionale in modo da limitare la possibilità di colpi di stato o prese di potere.

  • Scioglie l'assemblea.

Articolo 12. Costituzione francese

Il Presidente della Repubblica, sentito il Primo ministro e i presidenti delle assemblee, può sciogliere l'Assemblea nazionale.

Le elezioni politiche hanno luogo almeno venti giorni e al massimo quaranta giorni dopo l'avvenuto scioglimento.

[…]

Non si può procedere ad un nuovo scioglimento durante l'anno che segue dette elezioni.

Essendo questo un potere distruttivo non può essere utilizzato a fini politici, ma solo per mera funzionalità.

In Italia è attribuito ad un potere neutro quale è il nostro Presidente della Repubblica.

Come mai in Francia lo si è dato ad una forza Politica? La regione teorica la si deve ricercare della definizione che De Gaulle ha voluto dare di Presidente della Repubblica: costui, come si gira, può avere carattere politico o garantistico.

Per sciogliere deve sentire il governo, anche se il suo parere non ha potere vincolante. Dal 2007 il potere ha doppia direzione perché il Parlamento può mandare a casa il Presidente (e viceversa). Dal '58 il PdR ha usato questo potere solo 5 volte.

  • Potere di messaggio all'esecutivo. Il Presidente della Repubblica comunica con le due assemblee del Parlamento mediante messaggi di cui è data lettura e che non danno luogo a dibattito.

Da non confondersi con i messaggi televisivi (mediatici) che sono nati con la prassi.

In Italia questo potere è previsto in 2 casi: se il Presidente deve spiegare il motivo per cui ha respinto una legge o se vuole esprimere semplicemente il proprio pensiero.

  • Altri atti che non necessitano controfirma sono prettamente burocratici e previsti dalla Costituzione agli articoli 54 (Verificare compatibilità con Costituzione dei trattati internazionali), 56 (Nominare 3 membri del Consiglio Costituzionale), 61 (Chiedere controllo di legittimità delle leggi).