Peter Pan

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Peter Pan
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Classici della letteratura per ragazzi
Illustrazione di Peter Pan che suona il flauto, da Peter e Wendy, pubblicato nel 1911, illustrato by FD Bedford
Peter Pan
Peter Pan
Statua di Peter Pan presso Kensington Gardens, Londra

Peter Pan è un personaggio letterario creato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie nel 1902. Si tratta di un bambino che vola e si rifiuta di crescere, trascorrendo un'avventurosa infanzia senza fine sull'Isola che non c'è, come capo di una banda di Bimbi Smarriti, in compagnia di Sirene, Indiani, Fate e Pirati; occasionalmente incontra bambini nel mondo reale, da dove egli stesso proviene, essendo un bambino mai nato, ed avendo trascorso i primi tempi della sua eterna infanzia nei Giardini di Kensington. Oltre che in due opere letterarie e in un'opera teatrale di Barrie, il personaggio appare in numerose opere di varia natura (film, cartoni animati, fumetti) ispirate agli scritti di Barrie, e nel relativo merchandising. L'autore, alla sua morte, lasciò in eredità i suoi diritti d'autore all'ospedale pediatrico Great Ormond Street Hospital.

Origine e storia del personaggio[modifica]

Copertina dell'edizione 1915 del romanzo di J.M. Barrie, illustato da FD Bedford.

Peter Pan apparve per la sua prima volta in The Little White Bird (L'uccellino Bianco), un romanzo scritto nel 1902 da Barrie per un pubblico adulto.

In seguito al largo successo dell'opera posteriore Peter Pan e Wendy, nel 1904, gli editori di Barrie stralciarono i capitoli dal 13 al 18 dell'opera barriana, e la ripubblicarono nel 1906 sotto il titolo Peter Pan nei Giardini di Kensington, con l'aggiunta delle illustrazioni di Arthur Rackham.[1]

L'avventura più nota del personaggio debuttò il 27 dicembre 1904, nello spettacolo teatrale Peter Pan, or The Boy Who Wouldn't Grow Up (Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere).

Questa storia fu poi adattata, ingrandita e trasformata da Barrie in un romanzo pubblicato nel 1911 come Peter e Wendy, poi Peter Pan e Wendy, ed infine semplicemente Peter Pan.

Da allora il personaggio è apparso in moltissime opere in particolare cinematografiche, a partire dal film Peter Pan del 1924, al celeberrimo film animato di Walt Disney del 1953, alle varie trasposizioni successive del romanzo (Peter Pan del 2003) e a quelle ad esso ispirato ([w:[w:Hook]], film di Steven Spielberg del 1991).

La storia del ragazzo che non voleva crescere e del suo autore (curiosamente anch'egli considerato - per la sua poetica visionaria e disincantata e per la sua capacità di saper giocare anche in età adulta - una persona incapace di crescere) sono state il soggetto del film 2004. Neverland - Un sogno per la vita.

Aspetto[modifica]

Barrie non descrive mai molti l'aspetto fisico del suo personaggio così che ognuno può immaginarlo come vuole , neanche nel romanzo Peter e Wendy, (e degli artisti che illustrarono le varie edizioni del libro). Barrie in "Peter and Wendy" menziona il fatto che Peter Pan possiede ancora tutti i suoi denti da latte. Lo descrive come un bel bambino con un luminoso sorriso, "felice fra le foglie scheletriche ed il vento che soffia fra gli alberi". Nella recita, il vestito di Peter è fatto di foglie autunnali e ragnatele. Il suo nome ed il fatto che suona il flauto può suggerire una vaga connessione con il dio greco Pan.

Tradizionalmente il personaggio è stato interpretato sul palco da donne adulte, una decisione dovuta alla difficoltà di trovare interpreti così giovani, perciò la rappresentazione non ha mai puntato alla "verosimiglianza".


Edizioni italiane[modifica]

  • James Matthew Barrie, Peter Pan nei giardini di Kensington, Firenze, Bemporad, 1913.
  • James Matthew Barrie, Peter Pan e Wendy, Firenze, Bemporad, 1922.
  • James Matthew Barrie, Peter Pan, Milano, Bompiani, 1939.
  • James M. Barrie Le avventure di Peter Pan, Edizioni Corticelli-Mursia, p. 218 ISBN 9788842537014
  • James M. Barrie "L'uccellino bianco" - I Nobel p. 270 tradotto da Luisa Pecchi prima edizione novembre 2011

Edizione in lingua inglese[modifica]

Note[modifica]

  1. Andrew Birkin, J.M. Barrie & the Lost Boys, Yale University Press, 2003, p. 47, ISBN 0300098227.