Partito politico

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Partito politico
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Diritto costituzionale

L'art 49 Cost. disposizione nuova rispetto all'esperienza prerepubblicana che ignorava le dinamiche inerenti ai partiti politici.

Nei primi anni del XX secolo i regolamenti del regno e del senato menzionano non i partiti politici, ma la loro azione nel parlamento disponendo gruppi parlamentari. I primi partiti di massa cercano di convogliare gli interessi nati dalla seconda rivoluzione industriale. riconoscimento del nuovo soggetto P.N.F. (assimilato agli organi costituzionali dello stato fascista) che veicola il rapporto tra società e stato. Per la prima volta il partito è destinatario di una disposizione costituzionale che gli assegna un compito importante. L'art 49 è nesso nella parte Cost. che precede quella dell'organizzazione Cost. :fase della libertà.

Cos'è il partito politico? Romano e Virga, alla fine degli anni 40, sostengono rispettivamente che è un ente ausiliario del governo e un organo dello stato.

All'indomani dell'inaugurazione dell'esperienza costituzionale, chi si interroga guarda più alla vita prerepubblicana dove il partito era necessario all'organizzazione statale.

Cosi pero si mortifica l'innovazione dell'art 49; infatti i nuovi studi sono volti a controbilanciare i vecchi, con un partito adesso immerso nella sfera sociale e quindi espressione stessa della società. Carlo lavagna negli anni 70 ritiene che il partito politico bisogni essere studiato partendo dalla sua natura giuridica: manifestazione della liberta d'associazione ed associazione non riconosciuta dal diritto privato (non è persona giuridica).

Ma non è assimilabile ad altre associazioni, perche la Cost. gli assegna il compito di determinare la politica nazionale. Quindi va studiato mettendo in contatto la dimensione della liberta e dell'autorità , nasce nella dimensione della liberta e la proietta in quella dell'autorità. Se no vi riesce abbiamo un quadro degenerato dell'organizzazione:se troppo autoritario è partito pigliatutto (Giannini) e si scade nella partitocrazia; se esaurisce le sue funzioni nella dimensione della liberta non può trasformare le sue iniziative in atti concreti di governo dello Stato.

Altre associazioni possono animare il mondo politico ma il partito è la più importante.

Alcune precisazioni:

  • la liberta di associazione contempla la liberta di non associarsi; il non cittadino può associarsi al partito politico e rappresentarlo davanti al Presidente della Repubblica (Partito Radicale).
  • Di fronte al diniego di partecipazione al partito, il cittadino non può ricorrere in giudizio a causa della natura privatistica. Il riconoscimento della personalità giuridica è su richiesta, ottenibile solo dopo accertamento di caratteristiche e sottoposizione a vincoli. Il partito non ha richiesto la personalità giuridica perche cosi è libero nell'esercizio della liberta d'associazione senza controllo giuridico.

Quando il sistema dei partiti entra in crisi, nasce una vicenda giudiziaria tra gli eredi della DC, i giudici nel 95 scrivono che le vicende della DC sono interne al partito e insuscettibili di avere rilevanza per la Repubblica.

Il partito entra nelle istituzioni per definire la politica nazionale selezionando il ceto politico: è il dominus del sistema elettorale, individua le persone che on quanto candidati potranno ricoprire i ruoli previsti nei vari livelli di organizzazione, soprattutto degli organi Cost.; hanno un ruolo centrale nella scelta da parte del Presidente della Repubblica del primo ministro, infine ha uno strumento fondamentale per incidere sulla vita parlamentare: i gruppi parlamentari.

Ai sensi dell'art 64 l'organizzazione e il funzionamento di ciascun ramo del parlamento è rimesso ai regolamenti delle 2 camere.

Commissioni, giunte e gruppi parlamentari, ai quali la Cost. rimette espressi legami (le commissioni parlamentari devono mantenere una proporzione con i gruppi parlamentari), ma sono disciplinati dai regolamenti delle Camere.

I neoeletti, entro 3 giorni devono dichiarare a quale gruppo parlamentare fanno parte, pena l'automatica iscrizione ad un gruppo misto, nel quale confluiscono anche gli autonomi e gli esponenti di partiti minori. Il gruppo parlamentare è espressione del partito nel parlamento. La sua natura giuridica è duplice,, infatti è disciplinato dalla Cost., dai regolamenti delle camere e dallo statuto del partito, in cui si afferma che il gruppo parlamentare attui le politiche del partito.

I regolamenti parlamentari disciplinano l'organizzazione e il funzionamento del parlamento che disciplinano i gruppi parlamentare insieme agli statuti dei partiti. Il partito decide la linea e il gruppo parlamentare la deve seguire.

Il parlamento funziona sulla base dei gruppi parlamentari:

  • diranno quali saranno i deputati che faranno parte degli organi del parlamenti
  • procedono all'elezione dei presidenti dei gruppi

I Presidenti danno vita alla conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari che definisce il calendario, programma e ordine del giorno (prima deciso all'unanimità, ora a maggioranza assicurando una via preferenziale al'iniziativa del governo, sempre garantendo l'iniziativa dell'opposizione).

Tutte le volte che un gruppo si sottrae alla direttive del partito, scatta automaticamente l'espulsione dal partito. Prima venivano usate le dimissioni in bianco. I finanziamenti avvenivano in 3 modi: burocratizzazione del partito usando le pensioni parlamentari; qualsiasi tornata elettorale comporta finanziamenti statali.

Ogni anno vi è il trasferimento di denaro dal bilancio delle camere a quello dei gruppi che ne trasferiscono il 95% al partito. Esiste una disposizione generale riguardante la contabilità pubblica: tutti i soggetti che ricevono risorse pubbliche in modo continuativo sono sottoposti al controllo della corte dei conti. Quindi se lo stato elargisse ogni anno denari direttamente ai partiti, la corte controllerebbe i bilanci dei partiti. Essendo soggetti di diritto privato che vuole tutelata la sua liberta d'associazione non gradisce in controllo e quindi li riceve attraverso i gruppi parlamentari.

Durante tangentopoli un referendum abrogativo delle disposizioni sul finanziamento statale della politica riceve il 90% dei consensi, ma Berlusconi scende in campo col finanziamento privato. Inoltre vi era il ritorno di soldi al partito attraverso vie illecite.

I denari vengono spesi per mantenere alto il consenso, creando canali coi cittadini (prima del referendum). A partire dagli anni 90, i mezzi di comunicazione diventano il canale diretto con il popolo e inizia il regolamento di questo settore. Introdotte regole per la disciplina della campagna elettorale (par condicio, sondaggi …). Si può destinare il 4 per mille al sistema dei partiti.

Costantino Mortati porta un emendamento all'art 49 sostenendo che il partito debba avere una struttura democratica. Le regole dell'assemblea costituzionale sono dominate da un velo d'ignoranza in cui i partiti sono ben definiti quindi di bisogna portare tutti i partiti dentro le istituzioni per non lasciarle fuori dal mondo statale.

Se i partiti devono concorrere ad un ordinamento democratico, il partito, secondo Mortati, deve essere il primo organo democratico. Ovviamente l'emendamento non passa, quindi le regole dei partiti non rispondono obbligatoriamente principi democratici. Comunque, il principio di democrazia rimane nei rapporti tra i partiti, eguali fra loro affinché tutti possano concorrere ad individuare la politica nazionale. Comunquenon vi sono sanzioni per la violazione della par condicio.