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Malattie dell'apparato cardiocircolatorio (superiori)

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Malattie dell'apparato cardiocircolatorio (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Scienze naturali per le superiori 4
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Malattie dell'apparato circolatorio

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Questo è l' apparato circolatorio

Il centro del apparato circolatorio è il cuore, che pompa il sangue che a sua volta,convoglia le sostanze necessarie al nutrimento e quindi al funzionamento di tutto l’ organismo. Questo è un sistema che può incepparsi in vari modi: attraverso il malfunzionamento della pompa centrale o una disfunzione dei vasi sanguigni, o ancora a causa di una fragilità di un'arteria o di un suo irrigidimento e la conseguente incapacità di assorbire l’ aumento della pressione sanguigna, sono questi meccanismi a determinare una malattia del sistema circolatorio.

Aritmie cardiache

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Le aritmie cardiache sono alterazioni del normale battito del cuore. Normalmente il cuore batte a 60-80 battiti al minuto (circa uno al secondo).

  • Extrasistole: è un singolo battito anomalo, fuoritempo, del cuore. In genere è innocua e asintomatica.
  • Tachicardia: quando il battito (frequenza cardiaca) aumenta in modo anomalo sopra i 100/min. Frequente è ad esempio la TSV (tachicardia sopra-ventricolare).
  • Fibrillazione: quando il battito è irregolare, caotico, non coordinato. Può essere atriale (palpitazioni) e ventricolare. Quest'ultima è molto pericolosa e può portare all'arresto cardiocircolatorio, si ricorre al defibrillatore se è disponibile.
  • Bradicardia: quando la frequenza cardiaca diminuisce (60-40 battiti al minuto). Negli atleti però la diminuzione dei battiti cardiaci è "normale". Può sopraggiungere dopo un infarto e comporta un rallentamento del flusso sanguigno. Negli sportivi questo adattamento è normale in quanto associato ad una maggiore efficienza contrattile del cuore, e permette al sistema cardiovascolare di fornire migliori prestazioni durante l’attività fisica.

Arteriosclerosi e aterosclerosi

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L'arteriosclerosi è un indurimento, una perdita di elasticità della parete arteriosa. Una forma di arteriosclerosi molto diffusa e pericolosa è l'aterosclerosi, quando si forma una placca (ateroma) all'interno del lume dell'arteria. Questa placca può rallentare il flusso sanguigno o ostruirlo completamento causando trombosi (rallentamenti del flusso sanguigno) e ischemie (blocco reversibile del flusso sanguigno). Se la placca si stacca entra nel flusso sanguigno per bloccarsi l'addove il vaso si restringe formando un embolo.

Importanti fattori di rischio sono: fumo, ipercolesterolemia, diabete mellito, ipertensione, obesità.

Ipercolesterolemia

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Per ipercolesterolemia si intende un eccesso di colesterolo nel sangue, in particolare ci si riferisce ad un aumento del colesterolo trasportato dalle lipoproteine a bassa densità (LDL), comunemente definito "colesterolo cattivo".

Il colesterolo è uno steroide di colore bianco, ha consistenza simile a quella della cera. Il colesterolo è indispensabile per la vita animale, in particolare ha un ruolo importante nel definire la fluidità di una membrana cellulare. Esso viene sintetizzato principalmente nel fegato e nel sangue viene rivestito e trasportato attraverso lipoproteine di tre tipi:

  • VLDL (very low density lipoprotein) a bassissima densità; è un precursore dell'LDL, quindi, come l'LDL, è negativo averne in eccesso
  • LDL: (low density lipoprotein) a bassa densità, liberano il colesterolo sulla parete dei vasi, formando delle masse che ostruiscono i vasi, e per questo vengono identificate come colesterolo cattivo.
  • HDL: (high density lipoprotein) ad alta densità; rimuovono il colesterolo dalle arterie e lo riportano al fegato. Per questo l’HDL è considerato un colesterolo buono. In ogni soggetto il meccanismo LDL-HDL dovrebbe assicurare che le arterie restino pulite.

Infarto

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Per infarto si intende la morte di un tessuto per ischemia, a causa di un flusso sanguigno insufficiente a mantenere vive le cellule di un tessuto. L'aterosclerosi è la maggiore causa. Esistono vari tipi di infarto (cerebrale, miocardico, intestinale) e quello più famoso è l'infarto del miocardio che consiste nella morte di una parte del cuore, nel 98% dei casi è una conseguenza dell’ ateriosclerosi cronica che causa una ischemia prolungata. È più frequente negli uomini ed è strettamente legato allo stile di vita come abuso di tabacco, ipercolesterolemia, obesità, sedentarietà. I vasi sanguigni maggiormente coinvolti nell'infarto sono le coronarie. I più comuni sintomi dell'infarto sono: dolore toracico, alle spalle e agli arti superiori. Quando c'è un arresto cardiaco può risultare determinante l'uso di un defibrillatore.

Ictus

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L’ictus si verifica quando un coagulo di sangue blocca un’arteria cerebrale (ictus ischemico-> infarto cerebrale, nell'80% dei casi) o quando un’arteria del cervello viene danneggiata e si rompe (ictus emorragico), provocando interruzione dell'apporto di sangue ossigenato nell'area cerebrale. Come conseguenza più probabile si ha la morte di una parte del cervello e quindi la morte dell'individuo o la comparsa di una qualche forma di invalidità.

Ipertensione

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L'ipertensione è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. La pressione sistolica dovrebbe rimanere sotto i 120 mmHg. L'ipertensione è un grave fattore di rischio per diverse malattie come ictus, infarto, aneurisma (dilatazione vascolare), deficit renale.

Trombosi venosa profonda

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La trombosi venosa profonda è la formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda del corpo, che causa un’ostruzione parziale o completa al flusso del sangue. È più frequente nella popolazione anziana, anche se può colpire qualsiasi età. Le sedi più colpite sono le grandi vene della gamba e della coscia, ma la trombosi può formarsi anche in una grande vena del braccio, del collo o dell’addome.

La complicanza più temuta di questa condizione è l’embolia polmonare, un’evenienza che si verifica quando un frammento di trombo si stacca e passa in circolo, per andarsi a fermare a livello delle arterie polmonari. La trombosi venosa profonda è più frequente nella popolazione anziana, anche se può colpire qualsiasi età.

Malattie del sangue

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Leucemia

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La leucemia è un termine con il quale si indica un insieme di malattie maligne, vari tipi di cancro o tumori caratterizzati dalla proliferazione neoplastica di un numero elevato di globuli bianchi anormali.

Il quadro clinico della leucemia è dovuto essenzialmente all'invasione del midollo da parte dei globuli bianchi anomali e alla conseguente distruzione delle cellule normali: il paziente affetto da leucemia sviluppa in maniera leggera, dunque anemia, per insufficiente produzione di globuli rossi, infezioni frequenti e gravi per la ridotta produzione di globuli bianchi ed emorragia a causa di ridotta produzione di piastrine.

Il trattamento comporta la combinazione tra chemioterapia, radioterapia, terapia mirata, e trapianto di midollo osseo.

Anemia

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L'anemia è una patologia causata dalla riduzione di emoglobina nel sangue o ad un suo malfunzionamento. Poiché l'emoglobina riempie i globuli rossi, in genere un altro sintomo è la diminuzione della loro quantità o la loro deformazione. Nell'anemia falciforme i globuli rossi sono deformati a forma di falce (foto). Può avere origini genetiche (talassemia, anemia falciforme), oppure da carenze di Ferro o vitamina B12.