Letteratura al femminile (superiori)
Nel corso del Novecento la condizione della donna nei paesi industrializzati ha conosciuto una significativa trasformazione, in conseguenza all'emancipazione femminile e della diffusione del femminismo. Dagli anni sessanta le donne si sono inserite sempre più in vari settori lavorativi, e l'organizzazione domestica e familiare ha conosciuto sviluppi tali da consentire loro maggiori liberà e autonomie. Anche la cultura non è rimasta estranea a questo fenomeno e si è assistito, rispetto al passato, a un più intenso rapporto tra donne e letteratura. Le autrici si sono dedicate in particolare alla narrativa, raggiungendo risultati molto originali e vicini al filone del realismo critico. La letteratura al femminile cerca di analizzare la realtà esprimendo un punto di vista nuovo, femminile, che sfugge ai modelli della letteratura "maschile". I romanzi raccontano di personaggi femminili, prestando grande attenzione all'indagine psicologica e alle forme concrete della vita sociale e familiare.[1] Tra le esperienze letterarie più intense del secolo vi è senza dubbio quella di Elsa Morante;[2] molto importanti sono state anche scrittrici come Anna Maria Ortese, Natalia Ginzburg, Lalla Romano.
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