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L'età moderna (scuola media)

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lezione
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L'età moderna (scuola media)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia per la scuola media 2
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 75%

L'età moderna è un periodo storico iniziato nel 1492, anno della Scoperta dell'America e terminato nel 1789, anno della Rivoluzione Francese.

Una società in crisi

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Nel corso dell'età moderna ci fu un' interruzione della crescita demografica, crescita iniziata dopo la crisi del 1300. I fattori che ne furono la causa:

  • le carestie
  • le scarse innovazioni agricole
  • le guerre
  • le epidemie, in particolare di peste.

La peste si diffuse durante la Guerra dei Trent'anni dagli eserciti in tutta Europa. In Italia colpì soprattutto la parte settentrionale dove la popolazione si era dimezzata. La Spagna passò da 11 a 10 milioni di abitanti, le isole britanniche passarono da 6,8 a 9,3 milioni di persone . Gli uomini credevano che la peste venisse diffusa con la magia e la stregoneria. Si pensava che gli untori venissero pagati per diffondere la malattia. Il 20% della popolazione era costituito da indigenti, che vennero imprigionati, cacciati fuori dalla città e mandati in ospizi dove erano tenuti come in prigione. Chiedere l'elemosina fu proibito.

La peste di Manzoni

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Alessandro Manzoni nel romanzo "I promessi sposi" e "La storia della colonna infame" raccontò l'epidemia di peste del 1630 a Milano. Descrisse la figura degli untori, coloro che secondo la superstizione popolare si pensava spargessero la malattia. In verità si trattava di poveri vecchi che avevano ricevuto una denuncia e per questo furono giustiziati e condannati. Nei "Promessi sposi" Manzoni evidenzia gli sbagli commessi dai governanti spagnoli di Milano (il Ducato di Milano faceva parte dell'Impero di Filippo II) nel gestire la peste.

Una società misogina

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Le donne nell'Età moderna erano disprezzate degli uomini: la mentalità dominante era quella maschilista (superiorità dell'uomo rispetto alle donne) e misoginia (il disprezzo delle donne). Si pensava che le donne erano attratte dal peccato e che conduceva il maschio a cadervi. L'unito compito che dovevano eseguire le donne era quello di partorire i figli; la nascita avveniva in condizioni difficili per scarsa condizione di igiene. La maggior parte delle donne morivano proprio per questo motivo. La donna venne educata a parlare poco, tenere gli occhi bassi e svolgere ogni tipo di attività domestica. Per le donne era proibito frequentare università, scuole pubbliche e mestieri di ogni tipo. Le donne avevano due opzioni: entrane in un monastero o il matrimonio. L'odio per le donne si manifestò maggiormente con la caccia alle streghe: donne ritenevano che avevano stretto un patto con il diavolo per compiere il male. Erano ritenute streghe donne molto belle che avevano donato la loro anima per la bellezza, oppure donne molto brutte, perché il diavolo le aveva ridotte così. Questo fenomeno non interesso solo i cattolici, ma anche i protestanti che furono molto intolleranti nella caccia alle streghe.

Una società di affamati e malati

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I poveri, vivendo in condizioni poverissime, spendevano l'80% del loro denaro per comprare il cibo, di cui il pane era l'alimento principale. Quindi per i vestiti, scarpe, legna per riscaldarsi ecc. restava poco denaro. In alcune occasioni la gente si poteva nutrire a sazietà, ad esempio nei banchetti dei matrimoni. Nei periodi di carestia le persone morivano di fame; in questi periodi si ricorreva soprattutto al cannibalismo o all'alcol; invece i ricchi potevano mangiare quanto volevano. Alcune volte i nobili si ammalavano di gotta, una malattia che colpisce soprattutto le articolazioni delle gambe e piedi dovuta al consumo eccessivo di carne. Questa malattia di curava con impacchi di fragole e una dieta povera di grassi e alcol. I nobili venivano curati a casa, perché avevano i soldi per pagare il dottore. I poveri invece venivano curati tutti all'ospedale. Solo quando c'erano epidemie vere e proprie di peste, venivano curati tutti in ospedali, chiamati lazzaretti. I cadaveri degli appestati non venivano neppure seppelliti, ma ammucchiati e coperti con un po' di terra oppure bruciati per eliminare gli odori.

La rivoluzione scientifica

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Tolomeo e Aristotele furono i primi ad affermare la teoria geocentrica, secondo la quale la Terra era al centro dell'Universo e tutti i pianeti ruotavano intorno ad essa. Nel Rinascimento questa concezione venne rivoluzionata: il polacco Niccolò Copernico, osservando gli astri, dimostrò che il Sole è al centro dell'Universo e tutti i pianeti girano attorno ad esso. Questa nuova concezione prende il nome di teoria eliocentrica. Venne condannata dalla Chiesa perché si riteneva in contrasto con la Bibbia. Dopo di lui, l'italiano Galileo Galilei dimostrò l'esattezza del sistema copernicano usando un cannocchiale. Introdusse inoltre un nuovo metodo di studio nelle scienze, che prende il nome di Metodo scientifico o galileiano, fondato sull'osservazione di un fenomeno naturale, formulazione dell'ipotesi, realizzazione dell'esperimento, l'ipotesi confermata che diventa teoria. Galileo diffuse le sue idee attraverso i libri: il suo libro più importante è il "Dialogo sopra i massimi sistemi", la teoria eliocentrica e geocentrica. Questo libro è un dialogo tra tre personaggi: Salviati, Simplicio e Sagredo, che discutono sulle due teorie. Galileo venne processato dal Tribunale dell'inquisizione e venne costretto nel 1633 ad abiurare, cioè ammettere pubblicamente i propri errori.

L'arte barocca

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Il barocco è un movimento culturale, artistico, filosofico e letterale che va dal 1600 al 1750. Lo scopo in questo periodo storico è quello di stupire, meravigliare. Roma fu il nuovo centro dell'arte barocca. Le forme del barocco sono fantasiose e ricche di decorazioni e danno l'idea del movimento.

Bibliografia

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"Vedere la storia 2 - La civiltà moderna e l'Ottocento", di G. Gentile, L. Ronga, A. Rossi, Casa editrice La Scuola