L'Europa nella seconda metà del XVII secolo

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L'Europa nella seconda metà del XVII secolo
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia moderna

La Francia di Luigi XIV[modifica]

Re Luigi XIV fu re di Francia dal 1643 fino alla sua morte nel 1715. Durante questo periodo si affermò come un politico non ordinario, ma la figura dell'assolutismo francese. Ha lottato per una mentalità "Un roi, une loi, une foi", che significa "Un re, una legge, una fede". Ha raggiunto questo obiettivo? Sì, Luigi XIV è stato in grado di realizzare il suo obiettivo di "un re, una legge, una fede". Ciò è stato possibile aumentando la sottomissione dei nobili al re riducendo il loro potere e centralizzando il governo, stabilendo il Codice Louis e la rimozione della libertà religiosa degli ugonotti protestanti attraverso la revoca dell'Editto di Nantes, mettendo su un piedistallo il cattolicesimo.

Riuscì a stabilire una legge stabilendo il Codice di Luigi XIV, standardizzando la legge in tutta la Francia che era stata basata su consuetudini regionali. Ridusse anche i poteri dei nobili, rendendoli alla mercé dei loro re. Con questa diminuzione del potere, non c'era altra scelta per i nobili se non quella di essere apparentemente fedeli al 100% al re Luigi XIV. Desiderava che i nobili gareggiassero tra loro per il suo piacere. Vendette titoli a vari nobili per guadagnare fondi per le sue guerre, per le quali i nobili furono esentati da alcune tasse anni dopo come ricompensa. Infine, rese impotenti gli Stati Generali (l'organo decisionale per le tasse) che ripresero solo alla fine del 1700.

Voleva che la sua gente lo temesse per prevenire rivolte o conflitti. Per trasmettere l'idea di essere veramente l'"unico" re della terra, si chiamò "Re Sole".