Introduzione ai Fitofarmaci
I prodotti fitosanitari (agrofarmaci o fitofarmaci) sono tutti quei prodotti, di sintesi o naturali, che vengono utilizzati per combattere le principali avversità delle piante (malattie infettive, fisiopatie, parassiti e fitofagi animali, piante infestanti).
Princìpi legali
[modifica]In verità tutto il settore è disciplinato da norme, che si originano generalmente in sede Comunitaria tramite Direttive le quali vengono poi recepite e trasformate in leggi e decreti dagli Stati membri.
La legge italiana definisce prodotti fitosanitari quei prodotti che: « proteggono i vegetali (piante vive o loro prodotti) da organismi nocivi, eliminano piante o parti di esse indesiderate, favoriscono i processi vitali delle piante (esclusi i concimi), conservano i prodotti vegetali (ortaggi, frutta, semi; esclusi i conservanti altrimenti disciplinati) ».
Nel termine di legge sono comprese, quindi, le seguenti categorie di prodotti:
- anticrittogamici (contrastano le malattie e/o alterazioni da funghi e batteri);
- nematocidi, insetticidi e acaricidi (combattono insetti e altri animali dannosi);
- diserbanti ed erbicidi (eliminano le malerbe);
- fitoregolatori (ormoni vegetali ed assimilabili);
- radicanti e bracchizzanti.
La produzione, il commercio e l'impiego di tali prodotti non è, almeno legalmente, approssimativo. Ogni nuova molecola che viene posta in vendita subisce un lungo iter di sperimentazioni scientifiche che debbono essere documentate e di procedure burocratiche (anche a livello Europeo). Per converso, certi rimedi cosiddetti o spacciati per naturali o sono veramente casalinghi, oppure sono in realtà molto spesso classificati erroneamente come prodotti fitosanitari oppure coadiuvanti dei prodotti fitosanitari (come i rameici, zolfo, sapone molle, olio di colza ecc). I prodotti autorizzati sono sottoposti a revisioni di vario tipo in rapporto a indizi e dati che man mano si accumulano, come ad esempio sulla possibile trasformazione nel terreno o nell'acqua dei residui in sostanze nocive.
Il settore è disciplinato in modo analogo a quello dei medicinali ad uso umano. Prima dell'introduzione della nozione giuridica di prodotti fitosanitari, i fitofarmaci per la casa, il balcone e il giardinaggio erano classificati come presidi medico-chirurgici. Attualmente sono inglobati nei prodotti fitosanitari e individuati con la sigla PPO (Prodotti per Piante Ornamentali). Sono di libera vendita, anche nei supermercati.
Etichettatura
[modifica]La legge impone e definisce i termini di etichettatura dei prodotti fitosanitari. Essa contiene icone in forma simboli e sigle, frasi di rischio, composizione e formulazione del prodotto, diversi tipi di informazioni scritte per esteso, indicazione delle colture e avversità per le quali il prodotto è registrato e relativi dosaggi.
Icone
[modifica]Le icone sono relative a:
- tossicità per l'operatore
- Per l'acquisto e l'impiego di prodotti classificati Molto tossico, Tossico, Nocivo, occorre possedere uno specifico patentino che si ottiene frequentando apposito corso;
- I fitofarmaci PPO appartengono a classi tossicologiche per le quali non occorre il patentino;
- pericolosità per l'ambiente;
- effetti chimico-fisici.
Composizione e formulazione
[modifica]La composizione di un P.F. è data da:
- principio attivo, ossia la sostanza che produce l'effetto tossico sull'elemento patogeno;
- Non necessariamente è una molecola chimica naturale o di sintesi, potendo essere anche un microrganismo antagonista.
- Esso è sempre dichiarata con il nome tecnico assieme alla percentuale presente nel formulato.
- Vi sono prodotti che contengono anche più di un p.a. (di solito due ma anche tre).
- coadiuvanti, dati da sostanze non dichiarate nell'etichetta che servono a stabilizzare, conservare, migliorare l'efficacia del principio attivo;
- coformulanti, dati da sostanze inerti non dichiarate nell'etichetta che fungono da solventi o diluenti.
Per formulazione si intende invece come si presenta materialmente il prodotto. Essa viene sempre indicata con le seguenti sigle:
- L = liquido;
- SC = sospensione concentrata;
- WG = granuli idrosperdibili;
- PB = polvere bagnabile.
Spesso nella denominazione commerciale del prodotto viene aggiunta una sigla che la richiama. Il termine COMBI indica che sono combinati due diverse formulazioni.
Infine, dopo una serie di informazioni di tipo medico, caratteristiche tecniche, compatibilità con altri fitofarmaci, fitossicità, ed altri rischi, viene riportato l'elenco delle colture e delle avversità per le quali il prodotto è stato autorizzato con specifico Decreto del Ministero della Salute, e relativi dosaggi.
Modalità di impiego
[modifica]I prodotti fitosanitari vanno impiegati osservando dovute norme di prudenza. I fitofarmaci si somministrano generalmente per irrorazione sulla chioma o foglie; alcuni possono venire distribuiti per irrigazione con l'acqua di bagnatura, poi vi sono prodotti specifici per disinfestare il terreno da parassiti, altri autorizzati in impiego endoterapico ossia immessi nella pianta. Quelli per i quali occorre il patentino è obbligatorio l'uso di appositi D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuali).
Il prodotto, una volta diluito, deve essere utilizzato subito dopo la preparazione o nel giro di qualche ora. L'acqua di soluzione deve avere la stessa temperatura dell'ambiente perché altrimenti alcuni principi attivi potrebbero dar luogo a problemi di fitotossicità. In qualche caso viene consigliato di acidificare la soluzione.