Il meraviglioso mago di Oz

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Il meraviglioso mago di Oz
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Classici della letteratura per ragazzi
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Il meraviglioso mago di Oz (The Wonderful Wizard of Oz, 1900) è un celebre romanzo per ragazzi di L. Frank Baum, illustrato da W.W. Denslow.

La prima edizione fu pubblicata da George M. Hill (Chicago) nel 1900; l'opera è stata poi ripubblicata innumerevoli volte (talvolta semplicemente con il titolo "The Wizard of Oz", "Il mago di Oz") e tradotta in numerose lingue.

Il successo di quest'opera (che fu poi adattata anche per il cinema, nel celebre film del 1939 Il mago di Oz, di Victor Fleming con Judy Garland) diede inizio alla serie dei Libri di Oz, una serie di diverse decine di romanzi per ragazzi ambientati nel mondo di Oz inventato da Baum (solo alcuni dei quali furono scritti dallo stesso Baum).


Trama[modifica]

Dorothy è una bambina che vive in ansas con gli zii e il cane Toto (chiamato in diverse edizioni con il nome Totò). Un giorno, un ciclone solleva la casa di Dorothy, con la bambina e il cane ancora all'interno (per colpa di Toto, infatti, Dorothy non va nel rifugio sotterraneo come invece fecero gli zii), e la trasporta in volo, depositandola nella Terra Blu dei Munchkin (tradotto in alcune edizioni italiane come Terra dei Mastichini oppure Terra dei Ghiottoni). Nell'atterraggio, la casa schiaccia la Strega Cattiva dell'Est.

La Strega Buona del Nord viene a complimentarsi con Dorothy per l'accaduto, e le dona le Scarpette d'Argento della defunta Strega Cattiva. Le spiega, poi, che in tutto il paese di Oz (così si chiamava quel luogo fantastico) esistono quattro streghe, di cui due buone (la Strega del Nord e la Strega del Sud) e due cattive (la defunta Strega dell'Est e la Strega dell'Ovest).

Dorothy esprime subito il desiderio di tornare in Kansas dagli zii, e la Strega le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, l'unico che avrebbe potuto aiutarla. Per trovare il Mago, le dice, sarà sufficiente seguire la «strada di mattoni gialli» fino alla Città di Smeraldo. La Strega bacia Dorothy sulla fronte, affermando che grazie a quel bacio nessuno oserà farle del male.

Lungo la via, a Dorothy e Toto si uniscono tre compagni di viaggio, i quali decidono di accompagnare la bambina per fare anche loro delle richieste personali al Mago di Oz: lo Spaventapasseri (che vuole chiedere un cervello), il Boscaiolo di Latta (che vuole chiedere un cuore) e il Leone Codardo (che vuole chiedere il coraggio).

Durante il viaggio, i quattro incontrano i mostruosi Kalidash, mostri dal busto di orso e la testa di tigre, ma grazie allo sforzo dei tre amici di Dorothy, le terribili creature vengono sconfitte. Andando avanti, trovano un fiume che divide la strada di mattoni gialli e il gruppo costruisce una zattera per attraversarlo, ma lo Spaventapasseri rimane per sbaglio appeso in mezzo al fiume aggrappato al suo remo, e i suoi amici lo salvano grazie all'aiuto di una benevola cicogna. Giungono quindi ad un campo di papaveri, i quali «emanano un odore acuto, capace di addormentare chiunque lo aspiri; e se il dormiente non viene immediatamente allontanato, rischia di non svegliarsi più». Dorothy, Toto e in seguito il Leone cadono in un sonno profondo, ma per fortuna non lo Spaventapasseri e il Boscaiolo (poiché non sono «creature di carne e sangue»). Così i due riescono a salvare Dorothy e il cagnolino, ma non riescono a trascinare via il Leone, poiché troppo pesante. Solo grazie all'aiuto della regina dei topi campagnoli (che il Boscaiolo di Latta aveva salvato uccidendo un gatto selvatico) il Leone verrà messo in salvo.

Dorothy consola il leone

Giunti alla Città di Smeraldo, Dorothy e i suoi compagni vengono invitati ad indossare speciali occhiali «per non essere accecati»; attraverso le lenti, tutto appare verde. Il Mago li riceve uno alla volta, e ad ognuno appare sotto diverse sembianze (a Dorothy come una grande testa; allo Spaventapasseri come una donna splendida; al Boscaiolo come un bizzarro mostro; al Leone come una sfera infuocata). Il Mago promette di aiutarli solo dopo che avranno ucciso la Strega Cattiva dell'Ovest che regna sulla Terra Gialla dei Winkies (o Terra dei Gialloni).

Durante il viaggio alla ricerca della Strega, Dorothy e i compagni devono affrontare numerosi avversari, mandati dalla Strega dell'Ovest per ucciderli: lupi (mozzati dalla scure del Boscaiolo di Latta), cornacchie (uccise dallo Spaventapasseri), le api nere (morte spezzando i pungiglioni contro il Boscaiolo, mentre gli altri si erano nascosti sotto l'imbottitura di paglia dello Spaventapasseri), e l'esercito dei Winkies (terrorizzati dal ruggito del Leone vigliacco). Infine, la Strega usa il potere del Cappello Dorato per inviare contro i viandanti le Scimmie Alate. Queste smantellano il Boscaiolo e lo Spaventapasseri, ma non osano far del male a Dorothy, riconoscendo il segno del bacio della Strega Buona del Nord, e si limitano a portarla insieme a Toto e il Leone al castello della Strega Cattiva.

Qui, volendo ad ogni costo impossessarsi delle scarpette di Dorothy (che, invece, ne ignora i poteri), ma sapendo di non poterle torcere neanche un capello (per via del bacio impresso sulla fronte), la Strega dell'Ovest costringe la bambina a lavorare per lei in qualità di serva. Il Leone viene tenuto a digiuno finché non acconsentirà a trainare la carrozza della Strega, ma lui continua a rifiutare (complice Dorothy, che ogni notte gli porta segretamente del cibo). Quando la Strega Cattiva ruba a Dorothy una delle Scarpette d'Argento, la bambina, infuriata, le lancia addosso un secchio d'acqua, che inaspettatamente provoca la morte della Strega per "scioglimento". I Winkies, felici di essersi liberati della tiranna, aiutano Dorothy a ricostruire lo Spaventapasseri e il Boscaiolo. Al Boscaiolo viene offerto di diventare re dei Winkies: egli accetta, ma non prima di aver aiutato Dorothy a tornare a casa nel Kansas.

Usando il Cappello d'Oro sottratto alla Strega, Dorothy invoca le Scimmie Alate, che portano lei e i suoi compagni alla Città di Smeraldo. Il Mago di Oz inizialmente rifiuta di incontrarli, ma in seguito alla minaccia di un attacco delle Scimmie Alate, è costretto ad acconsentire. Qui, Dorothy e i suoi scoprono che il Mago non è altri che un vecchio ventriloquo proveniente da Omaha, in Nebraska, giunto nella terra di Oz con la sua mongolfiera, che un vento forte aveva disancorato trasportandolo in quella terra sconosciuta.

Pur essendo un comune mortale, il Mago riesce ad esaudire i desideri dello Spaventapasseri (infilandogli una melma di crusca e spilli nella testa come cervello), del Boscaiolo (praticandogli una finestrella in petto e riponendo all'interno un cuore di seta cremisi riempito di sabbia) e del Leone (facendogli bere una pozione che, a suo dire, infondeva coraggio). Per ricondurre Dorothy e Toto a casa, il Mago costruisce una nuova mongolfiera, e decide di tornare negli Stati Uniti con loro. Lo Spaventapasseri viene eletto dal Mago nuovo reggente della Città di Smeraldo. A causa di un incidente, tuttavia, la mongolfiera parte con solo il Mago a bordo.

A Dorothy disperata viene consigliata dalla Sentinella dai baffi verdi di chiedere aiuto a Glinda, la Strega Buona del Sud. Tutta la compagnia si rimette quindi in viaggio, questa volta verso la Terra Rossa dei Quadling (il Paese dei Grassoni), anche questa volta affrontando numerosi pericoli lungo la via, come quello degli alberi guerrieri che sbarra loro la strada. Grazie all'accetta del Boscaiolo di Latta, il gruppo riesce a passare incolume. I quattro arrivano nella città di porcellana dove incontrano la graziosa Principessa di porcellana. Tra l'altro, il Leone Codardo uccide un ragno gigantesco che terrorizza gli animali di una foresta, e viene eletto loro Re. Egli acconsente, ma decide di stabilirsi nella foresta solo quando Dorothy sarà partita. Arrivano nel paese delle Teste-Martello, strani esseri umanoidi con gambe, un collo allungabile e la loro micidiale testa. Dorothy e i suoi amici superano il paese ostile volando con le Scimmie Alate.

Al palazzo di Glinda, Dorothy scopre di aver sempre posseduto gli strumenti per tornare a casa: le Scarpette d'Argento, infatti, possono portarla ovunque. Dopo un saluto accorato, Dorothy «prese in braccio Toto, batté per tre volte uno contro l'altro i tacchi delle Scarpette d'Argento» e torna finalmente a casa, dove riabbraccia i suoi zii.

Riferimenti politici del romanzo[modifica]

Secondo una diffusa interpretazione Il meraviglioso mago di Oz nacque come allegoria della politica monetaria degli Stati Uniti alla fine del 1800.

Tra il 1880 ed il 1896, vi fu in una massiccia quanto imprevista deflazione, che causò un crollo drastico dei prezzi nell'economia americana (23% ca.). Poiché la maggior parte dei contadini dell'ovest del paese erano indebitati con le banche dell'est, quando i prezzi diminuirono, il valore reale dei debiti aumentò e le banche si arricchirono considerevolmente a spese dei contadini.

Alcuni politici populisti, tra cui William Jennings Bryan, cominciarono a sostenere che la soluzione fosse la libera coniazione dell'argento: gli Stati Uniti in quel periodo seguivano un regime di Gold standard; l'assunzione dell'argento come moneta da affiancare all'oro, effettivamente, avrebbe potuto aumentare l'offerta di moneta complessiva, innescando così l'inflazione e riportando a livelli normali i prezzi.

Ciononostante, Bryan, candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti dopo il presidente Cleveland, perse le elezioni a favore del repubblicano William McKinley e gli Stati Uniti continuarono con il Gold standard.

Esistono varie possibilità nell'assegnare i personaggi del racconto ai politici del tempo. La seguente interpretazione fu proposta dallo storico dell'economia Hugh Rockoff nell'edizione dell'agosto 1990 del Journal of Political Economy:

Alla fine del romanzo, Dorothy ritrova la via di casa, ma non limitandosi a seguire la strada gialla. Dopo un viaggio lungo e pericoloso scopre che il mago non può aiutare lei come i suoi compagni di viaggio; tuttavia, ella scopre il potere magico delle sue scarpette d'argento (il colore delle scarpette di Dorothy venne modificato dai produttori di Hollywood nel 1939 per la trasposizione cinematografica).

Traduzioni[modifica]

Il Mago di Oz è stato tradotto in una cinquantina di diverse lingue. In alcuni casi, l'opera ebbe un tale successo da essere addirittura rimaneggiata per adattarsi meglio alla cultura locale. Per esempio, esistono versioni hindu dell'opera in cui, per motivi religiosi, il Boscaiolo di Latta fu trasformato in un serpente.

Uno degli adattamenti più originali fu quello del traduttore sovietico Alexander M. Volkov (1939), che aggiunse diversi episodi, incluso uno in cui la protagonista (chiamata "Ellie" anziché Dorothy) viene rapita da un orco. L'opera di Volkov ha persino un titolo leggermente diverso ("Il Mago della Città di Smeraldo"). Volkov scrisse anche altre opere ambientate nella terra di Oz. In seguito, l'opera originale di Baum fu ritradotta in russo in modo più fedele.

Testo in lingua inglese[modifica]

Note[modifica]

Bibliografia[modifica]

Lyman Frank Baum Il mago di Oz Edizioni Mursia p. 146 ISBN 97888842537120