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Il 2 Novembre - Festa dei Morti

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Il 2 Novembre - Festa dei Morti
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Progetti per la Scuola Primaria
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%
Il giorno dei morti, di Bouguereau, 1859.

Il 2 novembre si celebra quella che è comunemente detta Festa dei Morti. In realtà più che una festa è una giornata di ricordo, di commemorazione dei propri defunti (e infatti essa è "ufficialmente" chiamata Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, in latino: Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum). Essa, nonostante sia ritenuta da molti un giorno festivo, in realtà non è mai stata riconosciuta come festività civile, diversamente dal 1º novembre giornata in cui si festeggia Ognissanti. La Festa dei Morti, in alcune regioni italiane, è stata in passato un'antica versione di Halloween; infatti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il "ben dei morti", ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.

Le fave dei morti di Perugia

Molte tradizioni sono ancora collegate a questa giornata. Ad esempio in Lombardia tra la notte del 1 e del 2 novembre viene posto in cucina un vaso di acqua fresca per far dissetare i morti. In Friuli è lasciato un lume acceso, un secchio d’acqua e un po’ di pane. In Trentino, Piemonte e Val d'Aosta vengono fatte suonare le campane per richiamare i morti mentre in casa viene lasciato la tavola apparecchatia e il focolare acceso per i defunti. In Liguria vengono preparati i bacilli (fave secche) e i balletti (castagne bollite). In Umbria si preparano gli stinchetti dei morti che sono dolci a forma di fave. In Abruzzo, oltre a lasciare la tavola preparata, si lasciano tanti lumini accesi alla finestra quante sono le anime care oppure si scavano e intagliano le zucche e inserire una candela all'interno usandole come lanterne, proprio come ad Halloween. A Roma è tradizione tenere compagnia ad un defunto consumando un pasto vicino alla sua tomba. In Sicilia molti riti sono collegati ai bambini. Se hanno fatto i buoni, riceveranno dai morti i doni che troveranno la mattina sotto il letto (giochi ma soprattutto di dolci, come i pupi di zuccaro cioè le bambole di zucchero). Tipici sono anche gli scardellini, dolci fatti di zucchero e mandorle (o nocciole) a forma di ossa dei morti e si mangia la frutta martorana, fatta di pasta di mandorle colorata.

Anche nel resto del mondo si celebra la Festa dei Morti. In America Centrale e Latina nel giorno dei morti (Día de Muertos), oltre a visitare i cimiteri, si addobbano le tombe con fiori, e vi si depositano giocattoli (se il defunto è un bambino) o alcolici. Il Dia de Muertos Messicano è diventato addirittura patrimonio dell'umanità il 7 novembre 2003. Vi è, in alcune abitazioni, ancora la consuetudine di preparare l'altare dei morti arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso. I festeggiamenti durano molti giorni e si rifanno alle tradizioni precolombiane, con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi. Per le strade si possono ammirare rappresentazioni caricaturali della morte.