Guerre Persiane

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Guerre Persiane
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia greca

La prima guerra Persiana[modifica]

Tutto intero il mondo greco verso la fine del VI secolo a.C. è gravemente minacciato. Ad est l'impero persiano sotto Dario I raggiunge l'apogeo della sua potenza e ricchezza. Ad ovest i Cartaginesi e gli Etruschi, gelosi del florido commercio greco, cercano di arrestarne l'espansione. Le città greche inoltre sono sempre tra loro profondamente divise o in lotta aperta: nella Magna Grecia, Crotone distrugge la rivale città di Sibari. Al re persiano tuttavia mancava una favorevole occasione per invadere la Grecia.

Questa occasione gli venne offerta dalla ribellione di alcune città greche dell'Asia Minore, cadute sotto dominio persiano già all'epoca di Ciro. Dario aveva imposto pesanti tributi a queste città. Nel 499 i Greci dell'Asia Minore si sollevarono, capeggiati dalla città di Mileto, cacciarono le milizie persiane e riacquistarono la libertà. Temendo la vendetta dei Persiani chiesero aiuto a tutti i Greci.

A questo drammatico appello due sole città risposero: Eretria ed Atene. Mandarono un corpo di spedizione in Asia Minore, che prese, incendiò Sardi e poi si ritirò. Abbandonati a se stessi, gli Ioni non riuscirono a tener testa ai Persiani: nel 494, Mileto, patria di Talete, padre della filosofia europea, fu presa e distrutta. Gli uomini vennero uccisi, le donne ed i fanciulli deportati a Susa. Vinti i Greci dell'Asia Minore, Dario decise di punire i greci del continente. Nei primi mesi del 490 la grande flotta persiana lasciò i porti dell'Asia Minore con 50.000 soldati persiani a bordo.

Fu attaccata per prima Eretria: conquistata, fu data alle fiamme e distrutta. Poi nell'estate del 490 le forze persiane sbarcarono nella pianura di Maratona: Atene chiese aiuto alle altre città della Grecia, ma l'appello non fu raccolto. Solo Platea, una piccola città della Beozia, mandò mille soldati.

Eppure era in giuoco non solo la vita di Atene, ma la libertà stessa di tutti i Greci. Contro il forte corpo di spedizione persiano, le cui truppe migliori erano formate da arcieri e da cavalieri, Atene insieme poco più di 10.000 opliti. Il campo ateniese era posto tra le alture del monte Pentelico. Le forze opposte stettero ad osservarsi per più giorni. Poi i Persiani con una mossa sbagliata decisero di rimbarcare a loro cavalleria, inutile per combattere in un paese montagnoso.