Grecia geografica
La civiltà greca fu caratterizzata dalla frammentazione politica, che è un po' il riflesso della situazione geografica della penisola: un paese attraversato da sistemi montuosi, che corrono paralleli alla costa.
A Nord scorre la catena del Pindo; al centro quella del Parnaso: tali catene sono poi affiancate da formazioni montuose laterali, oppure da monti di notevole altezza come l'Olimpo nella Tessaglia.
Si tratta dunque di un territorio per vari versi difficile da percorrere, diviso in regioni ognuna delle quali presenta caratteristiche proprie, e gli stessi fiumi, dal Penèo in Tessaglia all'Achelòo in Etolia fino all'Alfèo e All'Eurota nel Peloponneso, pur costituendo delle importanti vie d'acqua, non riuscirono in sostanza ad attenuare se non di poco l'isolamento delle diverse regioni della Grecia.
La Grecia, nel complesso, presenta numerose pianure, ma quasi tutte assai poco estese, fatta forse eccezione per tre o quattro, come quella del Penèo; o le due della Beozia e quella intorno ad Atene, nonché quella dell'Eurota, dove sorge Sparta.
Il mare e le sue coste rivestì un'importanza fondamentale per lo sviluppo economico della Grecia favorendo il commercio e i contatti con popoli anche lontani e offrendo altresì porti sicuri e attrezzati per la navigazione costiera e in mare aperto.
Pur senza caricare l'assetto geografico di valenze storiche sproporzionate, è indubbio che la geografia giocò un ruolo non secondario nello sviluppo di certi fenomeni tipici del mondo greco; da un lato le pressioni cui furono sottoposte le pianure da parte dei popoli montanari, alla ricerca incessante di nuove fonti di sostentamento; dall'altro le grandi migrazioni, che comportarono per molti greci la ricerca di nuovi territori e la formazione delle colonie fuori dalla Grecia, poiché l'agricoltura offriva un sostentamento molto stentato alle popolazioni locali.
Bibliografia
[modifica]- Una buona descrizione geografica della Grecia, e ottime osservazioni sociali ed economiche in M. Grant, Le civiltà mediterranee, Milano, Bompiani, 1983, pp. 98 sgg.