Dimensionamento del secondario del trasformatore - sez. 2^ -

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Dimensionamento del secondario del trasformatore - sez. 2^ -
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Gli alimentatori
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Calcolo dei parametri di progetto per gli avvolgimenti secondari[modifica]

Il dimensionamento del trasformatore, iniziato nella lezione precedente indicata come sezione 1^, si conclude con i calcoli relativi alle caratteristiche degli avvolgimenti dei secondari e della temperatura di lavoro.

I parametri di progetto per gli avvolgimenti secondari prevedono nell'ordine il calcolo di:

Resistenza equivalente degli avvolgimenti[modifica]

La resistenza equivalente ( ) degli avvolgimenti si calcola come se il trasformatore avesse, invece di un primario e i secondari, due avvolgimenti uguali al primario; detta resistenza si computa con la formula:

dove è la resistenza del filo del primario espressa in

si ricava, o dalle tabelle del costruttore del filo, o da una misura eseguita su di uno spezzone di conduttore di alcuni metri; nel nostro caso, per filo del diametro di decimi di millimetro, si ha ; con questo dato si calcola infine

Essendo

abbiamo:

Determinazione del rapporto [modifica]

Per il calcolo degli avvolgimenti secondari è necessario conoscere, in base al valore di quale rapporto ( ) si riesce ad ottenere tra la tensione continua , che si vuole sul carico, dopo il rettificatore, e il picco della tensione alternata disponibile sui secondari.

Per semplificare la determinazione di detto rapporto, invece di formule complicate, è utile l’impiego di un diagramma universale con il quale, in funzione di una variabile ( ), facile da calcolare, si ottengono i valori cercati.

La variabile , da utilizzare per la determinazione del rapporto è calcolabile con la formula:

dove tensione di alimentazione in Volt eff. applicata al primario.

Essendo

,

abbiamo:

Il diagramma al quale abbiamo fatto cenno per la determinazione del rapporto è riportato in figura 1; ponendo in ascisse il valore di ed alzando la perpendicolare ad intercettare la curva, si ottiene, sulle ordinate, il valore cercato del rapporto

figura 1

Osservazioni sul diagramma di figura 1

Al passo precedente abbiamo impiegato il diagramma di figura 1 per la determinazione del rapporto questa procedura, intimamente legata alle caratteristiche degli alimentatori che impiegano il filtro capacitivo, è applicabile sempre ché il valore di non sia troppo elevato e che di conseguenza il valore di sia , ovvero che sia

Qualora queste condizioni non siano verificabili, si può, se indispensabile, estrapolare i dati dal diagramma; meglio ancora sarebbe però cambiare alcuni parametri di progetto, come ad esempio aumentare la sezione del ferro o ridurre la potenza da fornire per riportare a valori inferiori a

Calcolo delle caratteristiche del secondario[modifica]

Calcolo della ( )

Per il calcolo delle caratteristiche del secondario s’inizia valutando la tensione di picco ( ) che deve essere applicata al rettificatore, detta tensione sarà la somma della tensione continua voluta sul carico più la tensione ( ) che cade ai capi di due diodi [1], cioè:

Se ipotizziamo che un diodo, sottoposto alla corrente richiesta dal carico, abbia una , i due diodi che conducono nei diversi semiperiodi hanno una caduta di tensione pari a

Essendo

sarà:


Calcolo della tensione alternata del secondario

La tensione efficace ( ) che deve essere fornita dal secondario è calcolabile con la formula :

Essendo:

abbiamo:


Calcolo del numero di spire del secondario

Il numero delle spire del secondario si determina con la formula:

essendo:

abbiamo:

spire

Calcolo della sezione del filo

Il diametro del filo, da attribuire al secondario, è dato dall'espressione:

Essendo

si ha:

da arrotondare a .

Controllo della temperatura del trasformatore[modifica]

Dopo il progetto del trasformatore è necessario procedere al controllo della sopraelevazione di temperatura dovuta alle diverse perdite di potenza nel ferro e negli avvolgimenti.

La temperatura di lavoro del trasformatore si calcola come somma tra la temperatura ambiente ( generalmente si assumono °C ) e la sopraelevazione termica dovuta alle perdite nel ferro e nel rame.

È buona norma che la sopraelevazione di temperatura del trasformatore non ecceda i °C.

Il calcolo della sopraelevazione termica inizia dalla valutazione delle perdite:

Perdite di potenza nel ferro

Le perdite nel ferro fornite dal costruttore per il nucleo T25 sono riportate nella tabella utilizzata per la scelta del pacco risultano

Perdite di potenza negli avvolgimenti

Le perdite sull'avvolgimento primario sono date dall'espressione:

Essendo si ha:

Le perdite sull'avvolgimento secondario sono date dall'espressione:

dove è la resistenza del filo del secondario espressa in Ohm / m; si ricava, o dalle tabelle del costruttore del filo, o da una misura eseguita su di uno spezzone di conduttore di alcuni metri; nel nostro caso, per filo del diametro di millimetro, si ha Ohm/m.

Essendo si ha:

La potenza dissipata totale è la somma delle tre sopra calcolate:

ovvero:


Calcolo della sopraelevazione della temperatura

Per la determinazione della sovra elevazione di temperatura del trasformatore è ora necessario utilizzare il diagramma di figura 2 dopo aver calcolato il rapporto


figura 2

essendo , si ha :

Con il valore di posto in ascissa del diagramma di figura 2 si ha infine, in ordinata , il valore °C; da questo, sommando la temperatura ambiente °C si ha la temperatura complessiva alla quale verrà a trovarsi il trasformatore: °C


Il valore della temperatura che abbiamo calcolato, pur accettabile, è sensibilmente elevato e si riferisce al trasformatore senza alcun radiatore; essendo il trasformatore fissato ad un supporto metallico la temperatura complessiva sarà senz'altro inferiore, grazie all'effetto radiante dell’appoggio.

Il calcolo della sopraelevazione della temperatura che abbiamo svolto è stato eseguito dopo il progetto del trasformatore; se il valore del fosse risultato molto superiore ai °C avremmo dovuto ripetere i calcoli utilizzando un nucleo di ferro a sezione superiore a quella scelta all'inizio.

Questa procedura non è molto pratica ma è più sicura di altre che calcolano il inizialmente facendo delle previsioni a volte imprecise.

Note[modifica]

  1. Si considerano due diodi avendo previsto un ponte di rettificazione